A Tokyo fin dalla prima giornata del torneo olimpico si sono verificati i problemi che un po’ tutti si attendevano e raccontavano dai giorni della vigilia.
Nella capitale giapponese c’è un’afa a livelli quasi insopportabili, tanto che se Iga Swiatek ha sudato come raramente le si vede fare in campo addirittura Anastasia Pavlyuchenkova è stata più volte vicina al collasso, con anche un medical time out richiesto e numerose borse del ghiaccio attorno al collo e alla testa nei vari cambi campo.
Lo si temeva fin dal 2019, quando cominciavano ad apparire le prime informazioni che questo evento, come un po’ tutti quelli all’aperto della competizione a cinque cerchi, potesse essere influenzato in maniera importante dall’aspetto atmosferico con alcuni articoli addirittura a giudicare queste come le Olimpiadi più calde almeno degli ultimi decenni. Oggi c’erano 35 gradi e grande umidità e per i primi tennisti e tenniste in campo le condizioni erano rese ancor più pesanti dal cemento, che rilascia ulteriore calore.
La polacca, numero 6 del seeding, è in Giappone da oltre una settimana e per adattarsi al clima ha speso diversi giorni di allenamento a Takasaki. L’esordio contro Mona Barthel non era dei più complessi, ma dopo una partenza sprint sul 5-0 ha avuto una fase dove aveva perso le misure del proprio gioco, gestendo comunque bene il momento per chiudere il set al secondo tentativo (6-2) ed effettuare l’allungo decisivo dal 2-2 nel secondo parziale verso il 6-2 6-2 che la proietta a un secondo turno di ben altro spessore, soprattutto se avrà di fronte a sé Paula Badosa, grande favorita nel match contro Kristina Mladenovic.
Se Swiatek ha avuto un leggero calo di energie tra fine del primo e inizio del secondo set, Pavlyuchenkova invece è crollata dopo un set. E malgrado questo ha travolto nel punteggio Sara Errani, a cui ha lasciato appena un game. Sul 6-0 3-0 aveva messo a segno 29 vincenti a 2, eppure le problematiche stavano aumentando tanto da costringerla anche a un medical time out. Si muoveva sempre peggio, più lenta, con qualche rischio in più mascherato dalla superiorità che stava mostrando. Ai cambi campo le borse del ghiaccio erano ovunque
Errani ha mosso il punteggio e in generale negli ultimi game era sembrata avere qualche chance se non altro di allungare la partita, sfruttando il calo della russa che è costretta a giocare senza il logo della propria bandiera nazionale a causa dello scandalo legato al doping di stato. Fatale all’azzurra, invece, i due lunghi game persi dall’1-3: aveva appena recuperato uno dei due break di ritardo e con Pavlyuchenkova ormai in grande difficoltà non è riuscita a ricucire ulteriormente il distacco. Nel quinto game era avanti 40-15, nel sesto ha avuto palla break. Occasioni non sfruttate e che hanno portato poi al duro 6-0 6-1 conclusivo.
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