Ci hanno sempre fatto credere che l’attesa sia uno stato d’animo intrigante: si è soliti affermare che aumenti il desiderio, che sia preludio al piacere, ma in molti casi non è così e la retorica di cui queste frasi si nutrono irrompe beffarda infrangendosi con la realtà. Aspettare può essere anche doloroso, può diventare un […]
25 Mag 2021 09:00 - Diamo i Numeri
Stats: Alcaraz primo 2003 in top 100, l’Italia ispira Gauff
di Giancarlo Di Leva
In avvicinamento allo Slam parigino, la Next Gen affila le armi per tentare di rompere il dominio che Nadal, Djokovic e Federer esercitano negli Slam ininterrottamente dal 2017. Quattro degli otto semifinalisti dei due tornei disputati in settimana a Lione e a Ginevra non hanno più di 22 anni e tra questi i due vincitori.
A Lione si è imposto Stefanos Tsitsipas, sicuramente tra i tennisti più in forma del momento come dimostrato daI record di match vinti finora quest’anno (34), di finali disputate (4 di cui 2 vinte a Montecarlo e Lione) e dalla leadership nella Race per le ATP Finals di Torino dove è saldamente al primo posto davanti a Djokovic e Rublev.
In finale il tennista greco ha piegato abbastanza agevolmente la resistenza dell’inglese Cameron Norrie, alla sua prima finale nel circuito maggiore e che in ogni caso si conferma in grande ascesa come dimostra la 14sima posizione nella Race. Le maggiori difficoltà Tsitsipas le ha incontrate contro Lorenzo Musetti che in semifinale gli ha strappato l’unico set perso in settimana.
Il tennista toscano, che ha giocato uno splendido torneo mostrando in tutte le circostanze di possedere un ventaglio di soluzioni ampio ed efficace di cui è sempre più padrone, oltre ad una tenuta mentale invidiabile per un ragazzo di 19 anni, fa un ulteriore salto in classifica salendo al 76esimo posto diventando così il quinto italiano in classifica alle spalle di Berrettini, Sinner, Sonego e Fognini.
Con la semifinale raggiunta da Musetti a Lione diventano 10 i piazzamenti in questa stagione dei tennisti italiani almeno in semifinale:
Casper Ruud continua la sua avanzata in classifica sfruttando la particolare attitudine per la terra rossa, superficie sulla quale è, nel biennio 20-21, il tennista col maggior numero di match vinti: 25, davanti a Tsitsipas e Garin.
Il tennista norvegese si è imposto a Ginevra battendo in finale Denis Shapovalov, alzando così il secondo trofeo in carriera dopo quello di Buenos Aires dello scorso anno, in quattro finali disputate nel circuito maggiore. Grazie ai 250 punti conquistati, Ruud entra di slancio tra i top 20 salendo in 16esima posizione.
Il 22enne tennista canadese viceversa incassa la seconda sconfitta nelle tre fin qui disputate in carriera. L’unica vittoria nel circuito maggiore rimane per ora quella ottenuta a Stoccolma nel 2019 dove superò nell’atto finale il serbo Krajinovic.
Per i tennisti canadesi riuscire a vincere un torneo sta diventando un’ossessione: con quella di domenica hanno perso 18 delle ultime 19 finali disputate. Dal torneo di Brisbane del 2016 in cui Raonic ebbe la meglio su Roger Federer, l’unico successo è stato quello di Shapovalov a Stoccolma di cui si è detto. Di seguito il conteggio delle finali disputate da allora dai tennisti canadesi:
Chi sembra destinato a vincere più facilmente è Carlos Alcaraz, spagnolo doc, classe 2003 che da ieri, grazie alla vittoria nel Challenger di Oeiras, fa il suo esordio tra i top 100 diventandone a 18 anni e 19 giorni il rappresentante più giovane in sostituzione di Musetti che ha 19 anni e 82 giorni. Il tennista spagnolo risulta più precoce di Sinner che entrò nei top 100 a 19 anni e 2 mesi.
Se Alcaraz sembra al momento il tennista spagnolo più papabile a raccogliere il testimone da Nadal, in Svizzera sembra vada configurarsi all’orizzonte un altro prospetto su cui il popolo elvetico guarda con trepidazione pensando al vuoto incolmabile che prima o poi si creerà col ritiro di Federer. Parliamo di Dominic Stricker, classe 2002, oggi n.334 del ranking (ma era n.1018 a marzo) che, entrato con una wild card nel main draw del torneo di Ginevra, primo torneo ATP cui ha partecipato, è stato capace di battere in sequenza in due set Cilic e Fucsovics, arrendendosi nei quarti dopo aver vinto un set all’esperto Andujar, che nel turno precedente aveva eliminato Federer, al rientro nel circuito dopo l’unica apparizione diquest’anno a Doha all’inizio di marzo.
In campo femminile continua l’avanzata di Coco Gauff. La teenager americana (classe 2004) che punta dritto alla leadership mondiale, ha trovato la sua “ confort area” in Italia visto che, dopo la semifinale al Foro Italico di Roma, questa settimana ha comodamente vinto il nuovo torneo combined di Parma che questa settimana vedrà in scena i maschi, lasciando solo quattro game in finale alla 29enne cinese Qiang Wang, alla sua quinta finale (ma la prima fuori dal continente asiatico). L’unica tennista che è riuscita ad impensierire la tennista americana è stata la ceca Siniakova che le ha strappato un set in semifinale dopo aver battuto tra le altre due teste di serie (la prima favorita Serena Williams apparsa lontana da una forma accettabile e la francese Garcia, numero 8).
La Gauff ha vinto anche il torneo di doppio (in coppia con la connazionale McNally). A 17 anni e 70 giorni è la più giovane tennista a fare la doppietta dal 2004, quando la russa Sharapova vi riuscì a Birmingham all’età di 17 anni e 55 giorni.
Altri numeri della settimana:
3 – I titoli di doppio vinti dalla Gauff, tutti in coppia con la connazionale McNally: Washington e Lussemburgo nel 2019 e Parma quest’anno.
4 – I tornei challenger vinti in carriera dallo spagnolo Alcaraz in 5 finali disputate.
6 – Le vittorie di Tsitsipas contro i tennisti italiani nel 2021:
7 – I tornei vinti in carriera da Tsitsipas
7 – I tie break giocati e vinti da Musetti in carriera
25 – Il nuovo best ranking di Coco Gauff
29 – La posizione di Musetti nella Race per le Finals ATP
94 – Il ranking dello spagnolo Carlos Alcaraz, classe 2003, che a 18 anni 19 giorni entra per la prima volta tra i top 100