di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
23 Apr 2021 19:46 - WTA
WTA Stoccarda: Barty in rimonta. Svitolina salva 2 match point contro Kvitova. Semifinale Sabalenka-Halep
di Diego Barbiani
[1] A. Barty b. [6] Ka. Pliskova 2-6 6-1 7-5
[4] E. Svitolina b. [7] P. Kvitova 6-7(4) 7-5 6-2
Karolina Pliskova è andata vicinissima alla prima vittoria in stagione contro una top-30, e l’avrebbe trovata con un exploit di gran valore contro la numero 1 del mondo. Per le tante volte uscita dal campo scornata e delusa in questo 2021, oggi a Stoccarda avrà un’amarezza enorme anche perché ha fatto tutto bene in un terzo set che come ieri contro Aljona Ostapenko l’ha vista esprimere il livello di gioco migliore. Invece Ashleigh Barty è emersa di testa da un momento molto pericoloso. E c’è voluto tanto del suo carattere per andare fuori giri malgrado otto palle break non sfruttate in terzo set dove, a conti fatti, era stata lei ad andare in difficoltà con un brutto game al servizio sull’1-1.
Imperfetta nel primo set, con un servizio che l’ha tradita sul 2-3 e un paio di scelte errate che le hanno impedito di prendere la prima delle tre palle break mancate nel game successivo, distratta all’inizio del secondo quando ha esordito al servizio con uno smash incredibilmente (soprattutto per i suoi standard col gioco di volo) messo sotto al nastro in totale nonchalance, ma poi letale e dinamica, pronta ad affondare una Pliskova divenuta sempre più fallosa e vittima di un momento negativo che va avanti da tanto. Quando però la ceca ha trovato il break di vantaggio al terzo aveva piano piano preso coraggio e aggressività. Una reazione attesa e che finalmente faceva pensare di avere davanti l’ottima protagonista delle passate stagioni.
Dal 2-1 era messa sotto pressione in ogni turno di battuta. Nel quarto game ha concesso tre palle break, ma ha fatto un ottimo scatto mentale per alzare il livello del dritto e comandare ogni volta che era spalle al muro. Barty non faceva più la differenza coi suoi piazzamenti: cercava di caricare il dritto col top spin e stringere l’angolo, facendola correre, ma Pliskova aveva sempre il colpo col dritto lungolinea o l’inside out e lo scambio era suo. Dopo le tre palle break cancellate molto bene sul 2-1 ne è arrivata una quarta sul 4-3 e di nuovo si è creata l’occasione per il dritto inside out. Il giudice di linea l’ha chiamata ‘out’ ma Barty, ancor prima che Kader Nouni facesse segno, aveva già accettato fosse buona. Riusciva se non altro a fare quello che poteva per mandare Pliskova a servire per il match, e come ieri con Ostapenko la ceca ha avuto qualche tentennamento.
Sul 4-3 aveva commesso due doppi falli, e di nuovo sul 5-4 0-15. Rientrava sul 30-30 ma un nastro maligno dava una nuova chance di break all’avversaria. Ace esterno provvidenziale, e con altri tre servizi vincenti ad annullare le successive occasioni concesse. Era sempre lei a dettare il gioco, ma quando sulla quinta palla break concessa (la nona del set) lo scambio è partito Barty è riuscita con un controbalzo di dritto a metà campo a toglierle il tempo, ribaltando lo scambio a proprio favore e facendola correre in ritardo sul dritto angolato successivo, col risultato di una palla della ceca finita sotto al nastro.
Il 5-5 ha segnato un nuovo match, dove la numero 1 WTA era ora padrona della situazione. Game a zero chiuso per il 6-5, nuovo doppio fallo della ceca per 15-30 e rovescio lungo per il 15-40. Era cambiato tutto, e malgrado una nuova prima vincente sul primo match point non ha saputo salvarsi dal secondo. Barty in semifinale, dunque, dove avrà Elina Svitolina.
L’ucraina ha compiuto un personale capolavoro rientrando da una partita contro Petra Kvitova che sembrava saldamente nelle sue mani e trasformarla in un assolo. Si parla soprattutto di difesa, tenacia e contrattacco. Nel frangente dal 2-5 al 7-5 nel secondo set c’è stato tantissimo merito suo, soprattutto quando sul primo match point ha resistito a un attacco in risposta pizzicando mezza riga esterna. Ugualmente sul punto successivo, altro colpo difensivo che ha mandato fuori posizione la sua avversaria e, tenuto quel game, ha cominciato a essere padrona del gioco.
È stato un match molto duro fisicamente, abbastanza simile a quello che le due giocarono a Miami qualche settimana fa e dove Elina si impose 2-6 7-5 7-5. Oggi l’equilibrio è nato dai primi due set, sebbene Petra abbia servito sia per chiudere il primo che per chiudere il secondo parziale. Aveva fatto inizialmente il break sul 4-4, ma sul 5-4 ha giocato male, partendo con due punti persi da posizione di attacco e facendosi trovare impreparata sul 15-30. Al tie-break, però, ha elevato la qualità del dritto e dal 3-3 ha messo un parziale di 3-0 che le ha dato il vantaggio.
Quando sul 2-1 aveva ottenuto un nuovo break ed era riuscito a confermarlo, la strada per la vittoria sembrava delineata. E questo malgrado tre chance del 5-1 non sfruttate subito dopo. Sul 5-2, però, pur trovando il primo match point con un nastro favorevole non ha potuto nulla sui punti successivi per la grande profondità di Svitolina, che sul 3-5 apriva il game con un gran rovescio incrociato, e dal 15-15 un po’ di tensione è sopraggiunta nel tennis della ceca, che ha mandato lungo un dritto, ha commesso un doppio fallo e ha colpito malissimo lo smash successivo. 5-4, tutto da rifare. Nel decimo game sembrava essere tornata a colpire bene, ma sul nuovo match point Svitolina ha giocato benissimo, cambiando in lungolinea con una palla alta e profonda. Kvitova avrebbe dovuto arrivare in corsa e rigiocare una palla che per natura veniva offensiva, e non avendo tempo e appoggi il risultato è stato un colpo lungo. Dal 5-5 Kvitova ha cominciato la vera discesa, e più lei andava in affanno più Svitolina traeva energia e convinzione, facendosi sempre più abile in difesa e nelle ribattute.
Un nuovo smash sbagliato originava il secondo break consecutivo dell’ucraina, che di nuovo finiva sotto 30-40 al servizio e di nuovo riusciva a cancellare le palle break (due) con due ottimi servizi. Alla fine, con un dritto sbagliato della ceca, aveva il primo set point chiuso con un dritto in lungolinea. Nel terzo set, con una Kvitova affaticata e segnata dalla pesante rimonta subita, non c’è più stata storia. Svitolina ormai era troppo solida rispetto all’avversaria, e dallo 0-1 ha infilato cinque game consecutivi e sul 5-2, in un altro game ai vantaggi, si è esaltata con un passante strettissimo sul 40-40 che le ha dato il match point decisivo, chiudendo il match con una prima al centro.
Altri incontri
Tutto molto agevole per Simona Halep che si è liberata di Ekaterina Alexandrova in un’ora di gioco, col punteggio di 6-1 6-4. In semifinale avrà la numero 5 del seeding Aryna Sabalenka, che ha chiuso a mezzanotte una battaglia di circa due ore e mezza contro Anett Kontaveit, sconfitta 7-5 4-6 6-1.
Risultati
[1] A. Barty b. [6] Ka. Pliskova 2-6 6-1 7-5
[4] E. Svitolina b. [7] P. Kvitova 6-7(4) 7-5 6-2
[5] A. Sabalenka b. A. Kontaveit 7-5 4-6 6-1
[2] S. Halep b. E. Alexandrova 6-1 6-4