[4] S. Tsitsipas b. [6] A. Rublev 6-3 6-4
Non ce l’ha fatta stavolta Andrey Rublev a capovolgere il pronostico che pendeva dalle parti di Tsitsipas solo per un paio di considerazione. Quella più importante, e che alla fine si è rivelata determinante, era il tempo trascorso in campo dai due, visto che il cammino del greco è stato molto agevole tanto da poter parlare di allenamenti agonistici più che quarti o semifinali. Mentre Tsitsipas si allenava Rublev veniva trascinato in furibonde battaglie tennistiche – anche per colpa sua, questo va detto – prima da Bautista Agut e poi, forse soprattutto, da Rafa Nadal. Già in semifinale contro Ruud, Rublev aveva mostrato qualche segno di stanchezza, ma l’ampio divario col norvegese è stato sufficiente per metterlo a riparo. Con Tsitsipas, con cui già a parità di condizioni la partita non è mai semplice, lo svantaggio si è rivelato incolmabile. Se ci aggiungiamo l’altra considerazione, cioè il fatto che per il russo era la partita più importante della sua giovane carriera mentre Tsitsipas ha già un paio di semifinali slam e aveva già perso due finali nei Masters 1000, ecco che la bilancia pendeva per forze di cose dalle parti di Stefanos.
Con queste premesse non si può certo definire soprendente l’andamento del match, vinto agevolmente da Tsitsipas grazie a due break in apertura di set, anche se la sensazione è stata che il punteggio potesse anche essere più severo. A Tsitsipas è comunque bastato tenere uno scambio molto robusto e fare molta attenzione al servizio, accelerando giusto quando Rublev esagerava con i favori, cosa che gli succede troppo spesso quando si trova dalle parti della rete. È un problema, quello del gioco a rete, che Rublev deve trovare il modo di risolvere, perché davvero non può concedere un vantaggio così enorme ai rivali, basti vedere la sciagurata volée che ha dato i due match point a Tsitsipas. Naturalmente questo non toglie che Rublev possa vincere ancora tante partite ma facendo una fatica enorme, che poi finisce appunto per pagare.
Pirmo titolo per Tsitsipas quindi, che ha trovato una settimana molto buona chiudendo il suo primo successo prestigioso addirittura senza cedere neppure un set e perdendo al massimo sette game per match. L’unico arrivato a 5 è stato Davidovich Fokina, che però si è infortunato. Il greco rimane al quinto posto del ranking, mentre Rublev è finalmente riuscito a superare Federer al settimo, ma considerato come vengono conteggiati i punti per ora, tutto questo è buono solo per compilare i tabelloni.
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