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07 Mar 2021 17:55 - WTA
WTA Lione, Tauson trionfa in finale: 7 vittorie su 7, primo titolo e top-100 conquistata
di Diego Barbiani
[Q] C. Tauson b. [Q] V. Golubic 6-4 6-1
Clara Tauson completa la sua settimana da favola a Lione, trionfando nel torneo WTA 250 francese e prendendosi il primo sigillo della carriera, che varrà anche l’accesso alla top-100. La storia della danese è speciale, perché è una ragazzina classe 2002 di cui si era parlato tanto bene fin dai primi tornei ITF tra 2017 e 2018, ma di fatto non ha mai avuto aiuti di alcun genere nella sua scalata soprattutto se confrontata con altre giovani in rampa di lancio fin dai 15-16 anni.
La sua storia, da questo punto di vista, è abbastanza simile a Iga Swiatek, lei che è arrivata in top-20 vincendo uno Slam senza mai aver ottenuto wild-card in carriera tranne quella “obbligata” a Wimbledon nel 2019 dopo aver trionfato nell’edizione junior del 2018. Come la polacca, in uno strano gioco del destino, ha ottenuto la prima vittoria della carriera in Francia vincendo sette partite consecutive senza lasciare alcun set, non perdendo mai più di quattro game per parziale. Come la polacca, lo scorso autunno, in uno dei Roland Garros più travolgenti e sorprendenti degli ultimi anni.
Tornei diversi, superfici diverse, valore completamente diverso, ma rimane la particolarità, soprattutto se associata a lei e Swiatek (un anno di differenza tra le due) che sono apparse nel circuito maggiore di fatto quando le tenniste più importanti del loro paese si sono ritirate. Swiatek ha giocato il primo torneo tra le grandi all’Australian Open 2019, due mesi dopo il ritiro di Agnieszka Radwanska. Tauson ha vinto la prima partita nel circuito maggiore al Roland Garros 2020, secondo torneo disputato, a conti fatti un paio di mesi dopo l’addio di Wozniacki. E così Clara si è manifestata in una settimana perfetta, dove partendo dalle qualificazioni ha messo in riga ottime giocatrici da cemento veloce indoor come Ekaterina Alexandrova testa di serie numero 1 all’esordio, o Camila Giorgi ai quarti. Giocatrici che non lasciano tempo di pensare, che impongono un ritmo molto alto.
Oggi non aveva cominciato benissimo, indietro di un break dopo i primi due game, ma sullo 0-2 ha trovato la scossa anche grazie a un lungo scambio dove si è esibita in un tweener che le ha dato il punto con la successiva rincorsa sulla palla corta della svizzera. La reazione, una volta preso il controllo del gioco, è stata importante fino al 5-3 e servizio a disposizione. Non è riuscita subito a chiudere il parziale, ma si è subito portata 0-40 in risposta. C’è stato un po’ di braccino dell’avversaria con un doppio fallo sul 40-40 e sul quarto set point ha lavorato di grande pazienza da fondo, rimanendo nello scambio malgrado le traiettorie molto cariche dell’avversaria e senza mai farsi prendere dalla foga di accelerare.
Da lì è stato tutto in discesa fino al 6-4 5-0 e 15-40 in risposta. Golubic a quel punto è stata bravissima a complicare il più possibile la vita all’avversaria ritrovando qualità, forse anche spinta dalla disperazione come il gran rovescio incrociato giocato in risposta sul quinto match point fronteggiato. Ha anche avuto una palla break, ma non è riuscita a prolungare ancora la partita e sul sesto match point è arrivato in dritto incrociato di Tauson che è valso il titolo, la top-100 e l’undicesima vittoria consecutiva. Un risultato reso ancor più bello se si pensa che adesso col ranking ancora congelato scalare la classifica è un fattore durissimo: lei domani avrà 853 punti e sarà appena tra 95 e 96 del mondo. Con quel punteggio in condizioni normali sarebbe molto vicina alle prime 80 del mondo. Forse così è ancora più bello, sapendo che c’è riuscita completamente da sola.