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04 Mar 2020 05:59 - WTA
WTA Monterrey: Konta elimina Clijsters. Azarenka, il rientro è un incubo
Esordio negativo per molte big in Messico: dopo Venus Williams eliminate anche Kim Clijsters e Victoria Azarenka, tornata in campo dopo otto mesi. Avanti Elina Svitolina mentre Giulia Gatto Monticone subisce una sconfitta rocambolesca.
di Diego Barbiani
Seconda sconfitta consecutiva per Kim Clijsters, impegnata nella sua sfida con sé stessa nel percorso di rientro nel tour WTA dopo quasi otto anni di assenza. La leggenda belga, classe 1983, dopo l’impressionante esordio a Dubai in cui ha sfiorato la vittoria del secondo set contro Garbine Muguruza oggi ha avuto di fronte una sfida risultata ben diversa contro Johanna Konta.
La britannica, all’esordio assoluto nel torneo International di Monterrey, si è imposta con un 6-3 7-5 dopo circa un’ora e mezza di partita. Non c’è mai stato, però, un vero pericolo per lei, che non ha mai dovuto fronteggiare situazioni veramente delicate o vere e proprie palle break. La numero 2 del seeding avanza così al secondo turno dove affronterà Tatjana Maria, emersa dalla battaglia contro Heather Watson, recente vincitrice ad Acapulco, 7-6(4) 3-6 7-5.
La differenza maggiore, probabilmente, tra questa partita della ex numero 1 del mondo e quella giocata due settimane fa a Dubai è che oggi le è mancato lo scatto, bellissimo, mostrato nel secondo set contro Muguruza dove ha innalzato il proprio livello in maniera enorme e ha dato tantissimo filo da torcere alla spagnola. Non una brutta partita, oggi, ma dove sono emerse tutte le normali difficoltà di un lungo periodo senza tennis. Se una rondine non fa primavera, la partita contro Garbine non voleva dire nulla più che buone speranze di poter far bene e quella di oggi, in ogni caso, non vuole invece bocciarla perché, come poi sottolineava Konta a fine partita: “Una che colpisce la palla in quel modo può fare quello che vuole, come vuole e quando vuole e si vede perché ha deciso di riprovarci”.
Per buona parte del primo set Clijsters è parsa addirittura eccedere con il rendimento al servizio. Sette ace nei primi tre turni di battuta, un numero bassissimo di seconde palle in campo e un ritmo apparso molto molto veloce tra un punto e l’altro. Mancava, rispetto a Dubai, l’efficacia del dritto perché oggi Konta, quando riusciva a fare partire lo scambio, era maggiormente capace rispetto a Muguruza di attirarla nell’errore esponendone movimenti che sono apparsi piuttosto arrugginiti. Situazioni viste anche a Dubai, ma che lei era stata bravissima poi a coprire nel secondo set. Oggi l’aggressività della britannica mista a una buona variazione nel ritmo e nel palleggio creava diversi problemi a Clijsters, che non sempre trovava il modo di arrivare bene sulla palla creando anche errori alle volte grossolani.
Ha lavorato con buona, forse sorprendente, esperienza la britannica che fin qui aveva vissuto un 2020 di sole delusioni: zero vittorie su tre partite, e un dubbio enorme sul ginocchio che l’ha costretta allo stop a fine 2019 subito dopo lo US Open e che ancora non sembrava aver recuperato. Oggi non è stata quasi mai chiamata a scambi lunghi, e soprattutto a veri spostamenti lungo il campo perché aveva sempre il comando delle operazioni. Semmai, dopo il primo set vinto raccogliendo i frutti di un buon atteggiamento e di un crollo nelle energie dell’avversaria, a inizio del secondo non ha avuto il killer instict in due momenti. Il primo forse è il più “grave” di tutti, se vogliamo veramente trovare un neo alla sua prestazione, perché sull’1-0 poteva allungare subito con un break di vantaggio e chiudere i conti senza arrivare a giocarsi tutto sul filo di lana mancando invece due palle break e poi, sul 3-4 0-30, è stata troppo vittima della situazione dando modo a Clijsters di avere sempre la palla sul dritto e colpire. In ogni caso, ha gestito molto bene le fasi finali e sul 6-5 si è subito portata avanti in risposta, creando i presupposti per il definitivo break provocando più volte gli errori di Clijsters dal lato del dritto, l’ultimo dei quali sul secondo match point.
Da questo punto di vista, Monterrey non è stato per nulla fortunato. Le tre più importanti star del suo tabellone principale sono uscite subito. Detto di Clijsters, ieri era stata la volta di Venus Williams, alla terza sconfitta su tre del 2020 e ancora apparsa in enorme difficoltà dopo il 4-6 6-3 6-2 contro Anna Karolina Schmiedlova. Come la scorsa settimana ad Acapulco con Kaja Juvan, un’altra qualificata le ha sbarrato la strada rientrando da un set di ritardo e dominando (6-2) il parziale decisivo. Infine, oggi è stata una giornata da incubo per Victoria Azarenka. Magari non dal punto di vista strettamente sportivo, perché rivederla in campo dopo otto mesi fa tanto piacere pensando a quelli che possono essere stati i problemi personali legati, molto probabilmente, a una parte molto delicata della sua vita privata, ma poi il verdetto del campo è impietoso. Tamara Zidansek l’ha travolta per 6-2 6-2. Ci sono pochissimi segnali positivi da raccogliere, a cominciare da una condizione fisica completamente da ricostruire e un vederla così fragile. Di fronte a sé aveva un’avversaria di buona costanza, molto regolare e ancora molto giovane (come esperienza) nel tour per capirne reale valore, eppure oggi ha fatto un po’ il bello e il cattivo tempo con un’Azarenka lontanissima (soprattutto per i suoi standard) dal potersi definire accettabile.
In tutto ciò, torna al successo la numero 1 del seeding Elina Svitolina dopo alcune pesantissime sconfitte. Un comodo 6-3 6-2 alla numero 88 del mondo Danka Kovinic che vale l’accesso al secondo turno dove affronterà Olga Govortsova, passata attraverso le qualificazioni e vincitrice 3-6 6-2 6-1 contro la lucky loser Caroline Dolehide all’esordio. Niente gloria invece per la nostra Giulia Gatto Monticone, che è stata superata 6-4 4-6 6-4 da Anastasia Potapova, prossima avversaria di Zidansek. Partita estremamente complessa nel suo sviluppo, con la russa che quasi buttava un vantaggio di 6-4 4-1 e addirittura 5-0 e 0-40 nel terzo set. La piemontese era tornata in partita con due controbreak, ma nel nono game Potapova si è girata la caviglia ed è stata costretta all’intervento della fisioterapista per un medical time out in un momento cruciale. Non è sembrata fingere, ma quella pausa l’ha inevitabilmente aiutata se non altro a spezzare il rientro dell’azzurra che ha poi perso la battuta nel decimo gioco, perdendo anche l’incontro.
Risultati
[1] E. Svitolina b. D. Kovinic 6-3 6-2
[SE] L. Fernandez b. [Q] S. Voegele 7-6(5) 6-2
[10] L. Davis b. N. Podoroska 6-3 6-0
A. Rus b. V. Flink 4-3 rit.
[PR] K. Bondarenko b. S. Sorribes Tormo 4-6 6-0 6-2
T. Zidansek b. [7] V. Azarenka 6-2 6-2
A. Potapova b. [Q] G. Gatto Monticone 6-4 4-6 6-4
T. Maria b. H. Watson 7-6(5) 3-6 7-5
[2] J. Konta b. [WC] K. Clijsters 6-3 7-5