[7] A. Zverev b. [4] D. Medvedev 6-4 7-6(4)
L’ultimo posto per le semifinali delle ATP Finals 2019 se lo prende Alexander Zverev: il tedesco batte 6-4 7-6(4) Daniil Medvedev in un’ora e 18 minuti e si qualifica come secondo del gruppo Agassi alle spalle di Stefanos Tsitsipas. Ne fa le spese Rafa Nadal, a cui non basta vincere due partite dopo la batosta subita proprio da Zverev all’esordio nel torneo. Lo spagnolo paga la peggior percentuale di set vinti e per l’ennesima volta il Master gli regala una delusione. Zverev invece potrà continuare la difesa del titolo vinto un anno fa. Aveva ottenuto appena un successo contro i top 10 in tutto il 2019 (contro Federer a Shanghai), ne conquista due in soli cinque giorni e prenota la sfida di domani sera contro Dominic Thiem.
L’occasione per riscattare parzialmente un’annata non positiva che lo ha visto scendere di qualche posizione finendo quasi dimenticato mentre altri due giovani come Medvedev e Tsitsipas si prendevano i riflettori. Con un colpo di coda Sascha prova a lasciare un segno ed è positivo che abbia vinto una partita complicata e decisiva per passare il turno: vero che Medvedev era ormai eliminato ma restava avversario pericoloso proprio perché imprevedibile, in più essere arbitro del proprio destino poteva rivelarsi una pressione troppo grande da gestire per il tedesco, che negli ultimi mesi non ha certo dimostrato una mentalità d’acciaio. Preoccupazioni spazzate via con una buonissima partita. Un match rapido con un solo break, a favore di Zverev, curiosamente arrivato nel primo gioco dell’incontro.
Un vantaggio che è bastato al numero 7 del mondo per vincere un set per il resto dominato dai servizi. Stesso copione nel secondo parziale, con una sola palla break (annullata dal russo sul 4-4) e i battitori a farla da padroni. Medvedev ha dimostrato ancora una volta di essere giocatore difficile da sfondare (suoi quasi tutti gli scambi sopra i 5 colpi) e Zverev di soffrire dalla parte del dritto soprattutto quando gli si propone una palla bassa e senza peso. A decidere un tie break naturale approdo del secondo parziale è stato un doppio fallo del finalista degli US Open sul 4-3 avversario. Un piccolo vantaggio che Zverev ha sfruttato chiudendo poi con un ace centrale e un urlo liberatorio. Contro Thiem i precedenti non gli sono favorevoli (5-2 per l’austriaco) ma chissà che questi due match di alto livello vinti non gli siano d’ispirazione per ritrovare definitivamente il giocatore di un anno fa.
Medvedev chiude con zero vittorie il suo primo Master, pesa ovviamente l’harakiri contro Nadal ma la sensazione è che sia arrivato a Londra senza benzina nel serbatoio a causa delle tante partite giocate e di una seconda parte di stagione tanto gloriosa quanto faticosa. E infine c’è Rafa, l’altro deluso di giornata: la festa per il numero 1 di fine anno viene rovinata da una beffarda eliminazione nel round robin. Disastroso all’esordio, miracolato mercoledì, oggi aveva mostrato segnali incoraggianti vincendo un gran bel match ma la missione Finals per lui termina con un nuovo buco nell’acqua. Appuntamento all’anno prossimo, per l’ennesima volta.
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