[5] D. Thiem b. [7] A. Zverev 7-5 6-3
Sarà Dominic Thiem ad affiancare Stefanos Tsitsipas nel Final Showdown di domani, in una sfida totalmente all’insegna della Next Gen, con entrambi all’esordio nell’atto finale per il titolo di Maestro. Il tedesco, che qui rincorreva il secondo titolo di fila, non è riuscito a trovare una chiave per liberarsi dalla morsa dell’arcigno austriaco, autore di un gran torneo, anche – e soprattutto – per le vittorie contro Nole Djokovic e Roger Federer nel Round Robin.
La sinossi iniziale vede proprio il 25enne di Wiener Neustadt andare in sofferenza per stare in scia. Mentre Zverev tiene agevolmente i suoi turni di battuta, infatti, lui è costretto ad annullare due palle break in altrettanti giochi, rispettivamente il terzo e il quinto. Sciolti i patemi, comincia a trovare tranquillità, il servizio lo assiste e la partita scivola via liscia, fino al 5-5. Qui, dapprima è Thiem ad andare in difficoltà, trovandosi per la seconda volta 15-30, ma salvandosi grazie a san servizio. Non si può dire lo stesso per il suo avversario: al momento di sbarcare al tiebreak, Sascha si rende protagonista di un pessimo game, zuppo di errori che lo mettono faccia a faccia con due delicatissimi set point di fila. Uno affossa in rete, coincidente al dritto di Thiem. L’altro si carica di tutte le paure, i timori e le insicurezze che il giovane tedesco ha vissuto in questo 2019 e lo porta a commettere un sanguinoso e drammatico doppio fallo che lo condanna. Dopo quasi un’ora, è 7-5 a favore del finalista del Roland Garros.
Nonostante l’obbligo di rimonta da parte di Zverev, il secondo set è un copia-incolla della frazione appena trascorsa, solo più breve. Thiem si salva ai vantaggi. Sascha sembra essere in controllo di un game dei suoi, su 30-0 e 40-15. Qui arriva il crack. Il campione in carica sbaglia due smash pazzeschi, permette all’austriaco la risalita e si fa brekkare. Trema, forse per la prima volta nel torneo, comprensibilmente, il braccio di Thiem, che, nel game immediatamente successivo, causa gratuiti fioccanti, lascia uno spiraglio di luce al tedesco. Zverev sale a palla break, ma se la divora con un drittaccio largo. Poi ha un’altra chance. Ma stavolta è il servizio a dire no. Thiem blinda quel gioco e sarà l’ultima preoccupazione che dovrà accollarsi. Qualche minuto dopo, la gioia della prima finale. Domani, la possibilità di coronare un percorso pazzesco nel migliore dei modi.
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