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27 Ott 2019 13:13 - WTA
WTA Finals Shenzhen: Bencic dura un set, Barty rimonta e raggiunge Osaka in testa al girone
Belinda Bencic non da seguito all'ottimo primo set e viene travolta dal rientro di Ashleigh Barty, ormai praticamente certa di chiudere l'anno al numero 1 del mondo WTA. Martedì nuova sfida contro Naomi Osaka mentre la svizzera avrà Petra Kvitova.
di Diego Barbiani
[1] A. Barty b. [7] B. Bencic 5-7 6-1 6-2
Ashleigh Barty è ormai certa di chiudere il 2019 al numero 1 del mondo WTA, diventando la prima australiana dal 1977, anno di introduzione del ranking nel circuito femminile, a tagliare questo prestigioso traguardo. Soprattutto, l’australiana ha inaugurato la sua avventura alle WTA Finals con un gran successo in una sfida delicata contro Belinda Bencic. L’australiana si è imposta 5-7 6-1 6-2 cancellando la fase finale di primo set dove non ha saputo opporsi al meglio a un’ottima Bencic e ha finito per dilagare raggiungendo Naomi Osaka in testa al girone.
Tanto in equilibrio il primo parziale, tanto squilibrio nei successivi due. Barty ha saputo pienamente riscattarsi dopo aver perso un sanguinoso servizio sul 5-5 nel primo, quando per la prima volta è sembrata veramente irrigidirsi e andare in difficoltà di fronte a un’avversaria che invece sentiva di dover prendere possesso del campo. C’era stato qualche tentennamento anche sul 3-3, ma lì ne era uscita molto bene portandosi a casa un bel game ai vantaggi. Lì, invece, alla prima palla break concessa nella partita è finita sotto e la numero 7 del seeding ha giocato poi un ottimo turno di battuta prendendosi il set con un ace, lo stesso che le aveva dato modo di salvarsi nell’unica palla break concessa, nel primo turno di battuta.
Dal secondo set in avanti Barty ha dominato quasi ogni turno in risposta. Subito avanti 5-0 nel secondo set, e 5-1 al terzo, è diventata quasi ingiocabile non fosse per una palla break concessa (e cancellata) sul 5-1 nel secondo set. 10 ace totali tra cui quello conclusivo, sul match point, a sentenziare una giornata fondamentale per partire al meglio possibile in un appuntamento che per lei e per l’Australia rappresenta un traguardo storico. Contro Osaka, martedì prossimo, una vittoria potrebbe anche darle l’accesso alle semifinali.