[1] A. Barty b. [6] P. Kvitova 6-4 6-2
Ashleigh Barty non trema e fa quello che ci si può aspettare da una numero 1 del mondo: andare in campo e dimostrarsi superiore alla sua rivale, portandosi a casa un successo che le garantisce il passaggio del turno senza dover mettersi a fare calcoli. Una vittoria importante ma presa con grande controllo, mostrandosi superiore a Petra Kvitova fin dalle prime battute, con tanto bel gioco e buon controllo delle situazioni anche nei (pochi) momenti in cui è stata di fronte a delle difficoltà.
Dispiace, da un certo punto di vista, vedere una Kvitova così dimessa. Non era arrivata alle WTA Finals con tanta carica, ma dopo la prima partita contro Naomi Osaka il suo rendimento è precipitato. Oggi si è visto qualcosa di meglio rispetto alla prova contro Belinda Bencic, ma l’avversaria di fronte a lei era molto più centrata e precisa, dunque è venuto fuori un 6-4 6-2 che ha vissuto di equilibrio solo nei primi minuti di gioco.
L’atteggiamento di Petra, oggi, è parso anche quello di chi credeva poco alla possibilità di fare qualcosa. Ha avuto un buon inizio a livello tattico, cercando più che altro di spingere verso il rovescio della sua avversaria e scambiare poco da fondo per non incartarsi nella lentezza del campo, ma sull’1-1 alla prima difficoltà si è subito sciolta. Un brutto attacco, uno dei tanti della giornata di oggi, sul dritto di Barty le è costato il primo break che ha mandato l’australiana sul 2-1. Sono stati diversi i momenti in cui non ha fatto abbastanza col colpo di approccio a rete, sia troppo morbido che poco profondo, e neppure angolato, in cui Barty arrivava piuttosto bene e rigiocava beccandola sempre in affanno.
L’unica chance concreta avuta dalla bi-campionessa di Wimbledon, per rientrare, è arrivata probabilmente sul 3-2 Barty, in un game complicato con diverse situazioni di parità. Kvitova stava spingendo col dritto, ha avuto due nastri molto favorevoli che l’hanno mandata palla break, ma nelle tre chance avute Ashleigh ha sempre trovato la giusta conclusione, che fosse un buon servizio o un vincente da fondo, oppure cercando di muovere l’avversaria ed esporla alle sue difficoltà di questa settimana.
Già sul 5-3 ha avuto, Barty, le prime chance di chiudere il parziale. Kvitova si è salvata ma non ha potuto nulla nel decimo gioco. Nel secondo parziale, invece, l’opposizione mostrata è sembrata ancor minore. Gli errori, dopo i 20 gratuiti del primo set, sono forse aumentati. È aumentata, questo sì, la sensazione che avesse mollato definitivamente non vedendo un’uscita tattica nella partita. Colpiva sempre male, non c’era una vera circostanza in cui fosse favorevole a Barty che è scappata subito sul 4-0, gestendo bene gli ultimi game e prendendosi la partita. Sabato avrà contro Simona Halep o Karolina Pliskova.
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