[11] M. Berrettini b. [4] D. Thiem 7-6(8) 6-4
Super Matteo Berrettini! A Shangai incassa la prima semifinale in un 1000 in carriera, battendo in due set Dominic Thiem e facendo un ulteriore passo avanti alla battaglia serrata per le Finals. Prova importante e decisa dell’italiano che, seppur non brillando per buona metà dell’incontro, ha saputo essere cinico e mentalmente presente nei momenti chiave, di fatto, indirizzandoli tutti a suo favore.
Nelle fasi iniziali Matteo chiede e ottiene tanto dalla battuta, mantenendo l’asticella della concentrazione alta e giovandone in solidità. Chiude i punti rapidamente, quasi sempre con varianti in uscita dal servizio o con esso stesso. Unico neo, che poi è anche il primo vero sussulto del match, nel settimo game, in cui il romano commette qualche errore di troppo e manda l’altro a palla break, poi cancellata durante uno dei rarissimi scambi lunghi, terminato con un dritto largo di Thiem.
Thiem che, dal canto suo, resta in scia in maniera tranquilla e senza problemi di sorta. Il romano non riesce praticamente mai ad essere pericoloso o a ritagliarsi spazi importanti per lasciare il segno, anche grazie alla prima del finalista di Parigi che reagisce bene agli stimoli ed entra abbondantemente (sopra il 70%). Anche lui, come Matteo, accorcia i punti e predilige l’uno-due a rally laboriosi e duraturi, che su una superficie a lui non congeniale come questa, probabilmente finirebbero solo per penalizzarlo.
È quindi il tiebreak a dover smuovere le acque, ma nessuno dei due sembra voler sfruttare le occasioni per consolidare il vantaggio. Prima è l’austriaco a strappare immediatamente il minibreak, poi consolidato con un meraviglioso rovescio lungolinea a mettere la testa avanti. Dopo è Berrettini a non demordere, rimanere agganciato, rimettersi in carreggiata con un disastroso dritto di Thiem e sorpassarlo, ritagliandosi due set point. E se su uno Thiem è perfetto, sull’altro ha gravi colpe l’azzurro che potrebbe chiudere almeno un paio di volte, ma non riesce e poi spedisce fuori una comodissima volee. È finalmente al diciottesimo punto che ruotano gli equilibri. Sul 9-8 per Berrettini, l’austriaco sparacchia via l’ennesimo colpo, scrivendo la parola fine su un lottatissimo parziale.
La ripresa è una copia carbone di quanto già visto in precedenza. Quattro turni a zero, uno a quindici, uno a trenta. Poche emozioni, tanta riguardevolezza a non lasciarsi sfuggire nulla. Fino al settimo gioco. Di nuovo quel settimo gioco, che nel primo aveva sorriso a Berrettini non facendogli subire break e che ora, il break, glielo porge. Confermato lo strappo, prima di chiudere, s’imballa un po’, concede due palle break, ma le spazza via con l’immancabile servizio e si regala la lieta conclusione. Con questa vittoria, Matteo scavalca Bautista Agut nella race e domani se la vedrà con Zverev per un posto in finale.
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