YASTREMSKA, PRIMA VITTORIA CONTRO UNA TOP-10. KVITOVA C’È

Dayana Yastremska inarrestabile. L’ucraina ha giocato come ha già fatto vedere in altre circostnanze, come un uragano, ma questa volta ha pescato la giornata sfavillante contro un pezzo da 90: la numero 2 del mondo Karolina Pliskova.

6-1 6-4 il punteggio finale in appena un’ora e 5 minuti di gioco dove ha fatto quello che voleva, schioccando vincenti con una coordinazione e una spinta nelle gambe da fare paura pensando a quando, tra qualche tempo, con maggiore esperienza e partite nelle gambe potrà anche gestire meglio certi momenti senza necessariamente voler spaccare.

È iper aggressiva, ma la sua capacità di trovare il campo e lasciare di sasso le avversarie sembra sempre maggiore rispetto alle palle che perdono controllo e volano via. Ci sono gratuiti, perché è impossibile passare per una giocatrice che contiene quei numeri con un’idea di gioco così spregiudicata, ma il footwork e la reattività la portano a tirare vincenti a tutto braccio anche nelle situazioni più precarie.

Pliskova, che oggi ha continuato sulla prestazione abbastanza col freno a mano tirato come ieri contro Amanda Anisimova, non è riuscita a dare alcun cenno di reazione alle saette che passavano dalle sue parti. Faceva già molta fatica a rispondere, con appena 3 punti vinti in risposta nel primo set, e nei suoi turni di battuta era inefficace. Già sull’1-4 la ceca si è consegnata alla sua avversaria, che ha condotto il set in porto addirittura chiudendo con un ace di seconda. Non c’è stato modo di avere una partita equilibrata anche agli inizi del secondo set, dove Yastremska ha immediatamente preso un nuovo break di vantaggio e dal 3-1 non si è più guardata indietro se non sul 4-3, nell’unica circostanza in cui è sembrata faticare un po’ e il gioco era molto meno fluido, dunque più falloso.

Alla fine però il successo è arrivato, meritatissimo, e domani aprirà la sessione serale contro Petra Kvitova, che per la prima volta in carriera si è imposta contro Sloane Stephens.

Si divertiva, Petra, in un 6-3 6-3 gestito molto bene e dove è sembrata alle volte lasciar andare il braccio per forzare appositamente e cercare di nuovo le sensazioni dei primi mesi del 2019. Sta colpendo molto bene, e sembra che non ci sia più dolore, almeno in queste prime uscite. Molte palle fuori misura, ma molti sono stati anche i vincenti di una partita dominata anche grazie all’efficacia di un ottimo servizio, sempre presente tra prima e seconda palla.

Tre i break creati, due soli i turni di battuta in cui si è scomposta un attimo. Il primo sul 4-3 in suo favore nel primo set, quando Stephens ha avuto il coraggio di cambiare per il lungolinea col rovescio e arrivare alla parità, ma di nuovo la prima ha sistemato le cose oltre a una serie di ottime seconde molto cariche e verso il centro del campo che hanno dato difficoltà a una statunitense che non ha mai veramente trovato il giusto impatto. Nel secondo parziale, invece, l’ex numero 2 del mondo ha trovato il break sul 2-1 e solo sul 5-3 ha un po’ pasticciato, con un doppio fallo in apertura e un dritto non controllato su un ottimo colpo profondo della sua avversaria. Da lì, 0-30, un servizio vincente, un dritto steccato da Stephens su una palla molto profonda, un dritto vincente e un nuovo colpo nei pressi della riga di fondo a indurre all’errore la testa di serie numero 10 del seeding che per la prima volta in carriera si arrende alla ceca.

Risultati

[1] A. Barty b. [12] S. Kenin 6-3 7-5
P. Martic b. [Q] V. Kudermetova 6-3 6-1
[WC] E. Rybakina b. [4] S. Halep 5-4 rit.
[9] A. Sabalenka b. [6] K. Bertens 6-1 7-6(9)
A. Riske b. [8] Q. Wang 6-2 6-1
[3] E. Svitolina b. [Q] S. Kuznetsova 6-4 6-2
[5] P. Kvitova b. [10] S. Stephens 6-3 6-3
D. Yastremska b. [2] Ka. Pliskova 6-1 6-4