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WTA Seoul: una magnifica Muchova in finale cerca la rivincita contro Linette

Ci piace ricordarlo, perché a lungo andare è diventata una premonizione molto accurata. Anche se per quello che si intravedeva forse era abbastanza scontata. Lo scorso gennaio eravamo a Melbourne e stavamo facendo due chiacchiere con Ben Rothenberg, giornalista freelance che si propone sul New York Times, circa quello che sarebbe stato il 2019.

Uno dei temi toccati era l’assenza di Agnieszka Radwanska, ormai prevedibile ma che sapevamo (tutti) avrebbe lasciato un vuoto importante. E allora perché non chiedere chi poteva diventare la nuova shot-maker della WTA? Noi una risposta l’avevamo in mente, e Ben si è scoperto essere dello stesso parere: Karolina Muchova.

La ragazza della Repubblica Ceca, messasi in mostra lo scorso anno allo US Open, nel 2019 ha giocato molto meno di tante altre colleghe, eppure su 11 tabelloni principali WTA ci sono stati 5 quarti di finale, due semifinali e ora a Seoul è arrivata la seconda finale con un tirato 7-6(5) 6-4 ai danni di Yafan Wang ma che ha messo in mostra una partita dove le mini clip per gli hot shot si sprecherebbero. Il più bello, probabilmente, è quello arrivato sull’1-1 nel tie-break

senza però dimenticare un lob colpito con la palla che l’aveva quasi superata e da molto distante dal campo ha creato la giusta parabola per farlo ricadere nei pressi della linea

Wang reagiva sempre molto bene, e il primo parziale è stato ricco di bei momenti di tennis, spesso anche di alto livello. La cinese ha avuto un break di vantaggio ma sul 5-4 ha subito il rientro veemente della sua avversaria che per poco non chiudeva la situazione a suo favore sul 6-5. Nel tie-break ha preso margine nella seconda metà, dopo che le due avevamo cambiato sul 3-3.

Wang a quel punto pagava il colpo e la ceca volava sul doppio break di vantaggio. Nel momento di chiudere si irrigidiva un po’, permettendo alla cinese di arrivare fino al 4-5. Nel decimo game, però, la tennista classe 96 metteva in campo solo prime e solo punti vincenti prendendosi la meritata vittoria. Contro di lei, nell’atto decisivo, Magda Linette. La polacca ha colto la seconda finale in un mese dopo quella del Bronx di metà agosto in un torneo (vinto) che l’ha vista battere proprio Muchova a livello di quarti di finale in una battaglia chiusasi 6-7(3) 6-4 7-6(4) e dove non ha mai perso la battuta nel corso di tre ore di gioco.

Linette è arrivata all’ultimo atto dopo aver battuto in semifinale con due tie-break Ekaterina Alexandrova, numero 2 del seeding, col punteggio di 7-6(5) 7-6(7). Un po’ di difficoltà per chiudere in entrambi i tie-break, visto che nel primo era 6-2 mentre nel secondo 6-3, in un parziale però in cui era indietro 2-5 e ha rimontato la russa, troppo sprecona quando invece  ha avuto le sue occasioni.

È un momento importante per entrambe le finaliste: Linette fino a un mese fa viveva in una dimensione da giocatrice tra 70 e 90 del mondo, adesso con una vittoria potrebbe addirittura entrare tra le prime 40 e puntare con decisione alla miglior chiusura di stagione possibile visto che, notizia dell’ultima ora, Iga Swiatek ha chiuso la stagione per un infortunio al piede e lei quindi si è garantita di chiudere come numero 1 di un paese che ha perso una colonna portante come Radwanska, ma che si sta comunque proponendo con tre finali raccolte da due giocatrici diverse. Un epilogo diverso, proposto con due persone molto diverse tra loro come prospettive e risultati, con quasi 10 anni di differenza, ma che ora stanno vedendo le loro linee intrecciate e che già a New York hanno deciso per un doppio assieme soprattutto in vista delle Olimpiadi di Tokyo ormai distanti solo 10 mesi.

Risultati

[4] K. Muchova b. [8] Y. Wang 7-6(5) 6-4
[3] M. Linette b. [2] E. Alexandrova 7-6(5) 7-6(7)

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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