Finale a sorpresa a Guangzhou, dove per la prima volta dal 2016 non parlerà cinese. La nuova campionessa sarà una tra Sofia Kenin e Samantha Stosur, con la prima che ha rispettato, seppure un po’ a fatica, i gradi di favorita contro Anna Blinkova mentre per l’australiana si tratta di un risultato importantissimo maturato in ogni caso in una porzione di tabellone priva quasi da subito dei nomi migliori.

Bravissima, in ogni caso, la campionessa dello US Open 2014 a prendersi una finale WTA che sul cemento mancava dal torneo di Osaka del 2014 e in generale da Strasburgo nel 2017 dopo una nuova partita al terzo set in una settimana estenuante ma che la riporterà tra le prime 100 del mondo in un momento della carriera dove sembrava avviata verso la fine.

Invece, a quasi 35 anni, la giocatrice di Brisbane ritrova un bel risultato battendo al primo turno Tereza Martincova 6-2 6-4 e centrando così la seicentesima vittoria da professionista (la ventitreesima nell’Era Open a tagliare questo traguardo) e a battere poi Bernarda Pera 6-4 1-6 7-6(5), Nina Stojanovic 6-2 7-6(1) e ora Viktorija Golubic 2-6 7-6(5) 6-1. Era arrivata a Guangzhou, dove è in tabellone con una wild-card con 3 tie-break giocati e persi in stagione, è arrivata in finale giocandone 3 e vincendone altrettanti.
Contro di lei, però, ci sarà l’ostacolo che malgrado la testa di serie la indichi come terza favorita era forse la più accreditata di tutte al successo finale. Kenin sta portando avanti un 2019 di grande sostanza e che la vede a oggi ben dentro le prime 15 del mondo nella Race, che considera i risultati a partire dal primo gennaio. Per lei, oltre al successo di ieri contro Jasmine Paolini, è arrivata oggi l’affermazione ai danni di Blinkova per 7-6(4) 4-6 6-1 nell’unica circostanza in cui è stata chiamata al set decisivo.

Domani la russa partirà grande favorita nella sfida che potrebbe darle il terzo alloro della stagione dopo Maiorca e Hobart.