[20] D. Schwartzman b. [6] A. Zverev 3-6 6-2 6-4 6-3
Diego Schwartzman sfodera un’altra brillante prestazione e, pur perdendo il primo set a New York quest’anno, supera Alexander Zverev raggiungendo per la seconda volta in carriera i quarti di finale agli Us Open. La partita comincia e si mette subito male per il tedesco che subisce il break in avvio. L’argentino risponde e gioca bene, produce scambi che gli portano frutti ma nel quarto game Zverev inizia ad abituarsi al gioco, si apre il campo e mette a segno il contro break alla quarta occasione utile cominciando ad essere sempre più intraprendente. Viene a prendersi i punti a rete, aggredisce da fondo con potenza e precisione, trova finalmente nel servizio un buon alleato e gioca con crescente fiducia. Nel sesto game il tedesco strappa ancora il servizio all’argentino e fa uno scatto in avanti che riesce a non cedere, nonostante due set point falliti nel nono game, quando era comunque in controllo del gioco.
Nel secondo parziale la storia si ripete. Schwartzman è una macchina, risponde e ribatte vicino alle righe e nel secondo game strappa il servizio al tedesco che fa altrettanto subito dopo e si ritorna in parità. L’argentino è via via sempre più in difficoltà messo alle corde dal tedesco che gioca con crescente aggressività. Nel quinto game però l’argentino annulla quattro palle break e dopo venti punti giocati riesce a tenere un turno di servizio di importanza ben più grande dei freddi numeri. La partita si gioca da fondo e si procede a strappi. È una battaglia che si disputa sul ritmo, su chi riesce a prendere il sopravvento prendendo il campo per primo e nel sesto game Schwartzman mostra tutto il suo carattere, combatte con il cuore e con colpi di gran classe strappando ancora il servizio al tedesco che perde sempre più confidenza con il suo colpo migliore. I doppi falli di Zverev arrivano puntuali e il secondo set gira in favore di Schwartzman.
Il terzo parziale non porta cambiamenti, i due continuano a martellarsi da fondo cercando l’errore dell’altro in un braccio di ferro costante. Gli angoli non esistono, si gioca sulle righe di fondo, gli scambi si allungano e conta chi sbaglia meno. Nel secondo game Zverev si salva ai vantaggi cancellando le sue insicurezze con il servizio. Subito dopo Schwartzman sbaglia tre dritti senza senso consecutivi e si trova 0-40 ma il tedesco non ne approfitta, anzi fa di peggio e gli regala cinque punti consecutivi che permettono all’argentino di salvarsi. Gli scambi diventano sempre più duri e lottati e il giocatore che conquista il punto non lo fa mai senza soffrire. Nel quinto game Schwartzman sale facilmente 40-0 ma quell’altro non molla e, quando sembra impossibile, inizia a tirare sempre più forte conquistando un punto dietro l’altro fino a prendersi la palla break con un dritto lungo linea passante a banana, degno di quello di Rafa. Il momento è favorevole e il tedesco passa giocando ancora con grande intensità. Il break di vantaggio non è però facile da gestire per Zverev che tra doppi falli e seconde facilmente attaccabili, si fa trascinare ai vantaggi restituendo il servizio dopo aver fallito ben quattro occasioni di salire 4-2. Si gioca sempre da fondo, chi si azzarda a scendere a rete perde sistematicamente il punto e gli scambi si caricano di una tensione emotiva che cresce sempre di più. Nel nono game Zverev offre due palle break (e due set point) con il tredicesimo doppio fallo (contro uno dell’argentino) e dopo aver annullato la prima con un valido supporto dal servizio, sulla seconda scende a rete, non chiude e si offre al passante di rovescio dell’argentino che fa suo il set.
Nel quarto set Zverev parte per la terza volta 0-2 cedendo il servizio nel secondo game, in totale confusione tattica. Non fa male al servizio, sbaglia le scelte di gioco e si mette in difesa offrendosi all’argentino che fa quello che vuole. Schwartzman comanda il gioco e si prende gioco del tedesco procurandosi tre palle consecutive del doppio break nel quarto game. Zverev reagisce e risale con un sussulto d’orgoglio ma poi sbaglia ancora, concede la quarta chance e con l’ennesimo doppio fallo cede ancora il servizio. Il tedesco lotta, si aggrappa all’orgoglio e recupera uno dei due break di vantaggio. All’argentino ne resta però ancora uno da gestire anche se Zverev fa di tutto per togliergli la certezza di avere in mano la partita. Ma Schwartzman è prudente e coraggioso e si difende bene salendo 40-15. Zverev prende penalty point per qualche parola di troppo scambiata all’indirizzo del proprio angolo senza sapere di aver preso warning in precedenza per un lancio di palla, e l’argentino incamera il 5-2. Serve il tedesco che tiene il game e la palla passa all’argentino per chiudere il match che non trema e va a prendersi i punti che gli mancano.
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