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ATP San Pietroburgo: non basta la buona prova di Sinner, fuori anche Travaglia

Dopo la parentesi della moribonda Coppa Davis è iniziata l’ultima parte della stagione che si sposterà in estremo oriente per far poi ritorno nei palazzetti europei in vista delle Finals di Londra. Questa settimana è il turno di Mets e, appunto verso oriente, di San Pietroburgo, che ospitano due “250”. In Russia tornerà il finalista dello US Open e soprattutto, per noi, Matteo Berrettini, chiamato a far vedere come gestirà la sua nuova posizione di top15. In attesa dei più forti, oggi c’erano due incontri in cartellone, entrambi con la presenza di un giocatore italiano. Entrambi hanno perso, ma tutto sommato non c’è da fare troppe tragedie. Stefano Travaglia ha impegnato per un set Adrian Mannarino, ma al coperto il francese sembra decisamente più forte del nostro giocatore, anche se c’è un po’ di rammarico per il primo set, nel quale Travaglia è andato avanti 4-1 prima di essere raggiunto sul 4 pari e superato per 7-5. Secondo set senza storia, col francese che è andato avanti per 4-0 e poi ha controllato il resto del match.
Naturalmente l’attesa maggiore era per Sinner, di cui continuiamo a misurare i progressi. Dopo la wild card per le Finals Next-Gen (no comment) l’altoatesino era impegnato con uno dei vecchi marpioni del circuito, quel Mikhail Kukushkin che al coperto vale almeno la top30. Il kazakho ha vinto ma ha sofferto le pene dell’inferno già a partire dal primo game, con Sinner che non ha sfruttato una palla break. Andato avanti 3-1 il set si è deciso nel settimo game, quando Kukushkin ha salvato quattro palle break, le prime tre consecutive. Sinner ha evitato il 2-6 ma si è dovuto arrendere nel nono game. Jannik nel secondo set ha mostrato una tigna notevole, visto che per due volte Kukushkin era scappato e per due volte è stato imemdiatamente raggiunto. Sinner ha anche avuto la palla per portare il match al terzo set, grazie ad uno splendido scambio concluso da una volée agevole che però è stato il risultato di uno straordinario dritto incrociato che ha buttato fuori dal campo Kukushink, ma il kazakho ha piazzato una buona prima esterna e si è salvato. Sinner è riuscito ad arrivare al tiebreak, che però ha cominciato male e il parziale recupero dall’1-4 “pesante” non è riuscito. Però si cresce, e questo è quello che conta e wild card è stata più che meritata.

Primo turno

[7] A. Mannarino b. S. Travaglia 7-5 6-2
M. Kukushkin b [WC] J. Sinner 6-3 7-6(4)

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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