A San José, in California, il tabellone del WTA Premier di apertura della stagione sul cemento nord-americano si è allineato ai quarti di finale.

Ben sei le teste di serie rimaste in gara e una di queste, Donna Vekic, ha prevalso contro Victoria Azarenka nel match della sessione serale di giovedì con un punteggio abbastanza netto.

6-4 6-3 il risultato finale, che è stato però frutto di due netti parziali a favore della giovane croata che ha prima rimontato un 1-4 e doppio break di svantaggio nella prima frazione e poi un nuovo break di ritardo all’inizio della seconda.

Quelle fasi sono state un po’ lo specchio dei rispettivi momenti delle due giocatrici in questa stagione. Vekic, che sta maturando sempre più seppur tra tornei ancora di medio livello, ha alzato tanto il proprio gioco mandando in grande difficoltà una bielorussa che ha avuto la colpa principale di perdere completamente ritmo al servizio, colpo che si sta ritagliando uno spazio molto decisivo nell’ultimo periodo, sia nel bene che nel male.

Come è evidente ormai da tempo, ad Azarenka manca la capacità di mantenersi su una costanza di rendimento che possa davvero spingerla almeno nella zona delle prime 20 del mondo, lì dove Vekic sta riuscendo a mantenersi con molta bravura fin da inizio stagione. La classifica “normale” vede Donna ancora fuori da quel limite, ma nella Race si è sempre mantenuta tra numero 10 e 15 del mondo, frutto anche di due finali tra San Pietroburgo e Nottingham oltre ad altri bei piazzamenti. E si vede, nella croata, che c’è molta più incisività soprattutto col dritto, da sempre colpo “pesante” ma tante volte fuori controllo.

Tre doppi falli della bielorussa sul 4-3 e servizio, nel primo set, hanno mandato definitivamente all’aria la prima buona mezz’ora di partita e spostato l’inerzia sulle spalle della croata che nel secondo parziale, malgrado l’immediato svantaggio, ha trovato poi quasi subito l’aggancio e ha brekkato per il 5-3 e servizio con altri gratuiti della ex numero 1 del mondo. Salvando poi due palle break nel game finale ha chiuso la partita. Per lei, ai quarti di finale, la qualificata Khristie Ahn.

Se la sua stagione può dirsi fin qui di buon spessore, tutt’altro discorso invece andrebbe fatto per Elise Mertens. Numero 3 del seeding, la belga è stata superata 6-4 6-4 dalla statunitense Ahn, alla prima vittoria in carriera contro una top-20. Quest anno, al di là del successo (ottimo, per come arrivò) a Doha Mertens ha faticato tanto in tutto il proseguimento della stagione. Significativo, da quel punto di vista, l’addio forzato a David Taylor con il coach australiano che poco dopo il successo nell’Emirato ha dovuto lasciare per tornare a casa e cominciare un nuovo cammino nella federtennis australiana. Taylor, un po’ come accaduto con Alona Ostapenko un anno fa, stava riuscendo a raccogliere importanti risultati prima della rottura e Mertens aveva vinto in quella settimana a Doha giocando un ottimo tennis, battendo tre top-10 come Kiki Bertens, Angelique Kerber e Simona Halep meritando ogni successo. Da marzo sono però cominciati i problemi, e le tante partite perse sul filo di lana devono aver lasciato un segno per essere in campo ora con così poca fiducia e rimediare un pesante ko.

Nessun problema invece per Amanda Anisimova. Numero 4 del seeding, la diciassettenne statunitense ha cominciato il suo cammino con un netto 6-2 6-2 ai danni di Madison Brengle dominando ogni turno di risposta. Ai quarti di finale avrà Saisai Zheng, che ha travolto inaspettatamente Danielle Collins 6-2 6-0.

Risultati

[4] A. Anisimova b. M. Brengle 6-2 6-2
S. Zheng b. [6] D. Collins 6-2 6-0
[5] D. Vekic b. V. Azarenka 6-4 6-3
[Q] K. Ahn b. [3] E. Mertens 6-4 6-4