M. Berrettini b. [3] K. Khachanov 6-2 7-6(4)
Altra splendida prova di Matteo Berrettini che, ancora una volta, ancora su erba, stende Karen Khachanov, confermandosi sua bestia nera, e va a prendersi la prima semifinale di un ATP 500 in carriera, la seconda in due settimane.
Il romano parte carico a pallettoni, risponde sempre e bene alle palle spesso scariche di un russo che, nello scambio, viene mangiato in testa e che sente, probabilmente, un po’ di tensione. Matteo, incassati i due break che gli valgono un nettissimo 4-0, al servizio è ingiocabile, solido, non fa entrare quasi mai l’altro nello scambio prolungato e con questo fondamentale, nell’arco di un intero primo set dominato, lascia la miseria di due punti per strada.
La seconda frazione si apre sulla falsa riga di quanto visto in precedenza. Berrettini sale subito a palla break e continuerà a farlo altre quattro volte nei successivi due giochi, ma Karen ogni volta, puntuale, stampa un ace o una prima vincente. D’altro canto, il neo-top 10 inizia a salire nettamente di livello anche in risposta, il che vale chance di break anche a lui, per ben tre volte, nel secondo gioco, con Matteo bravissimo a negargli l’allungo, e una volta, sul delicato punteggio di 4-3, ma stavolta è l’italiano a piazzare l’ace e ricacciare possibili paure che mai ha paventato. Il 23enne, infatti, dimostra i margini di crescita delle ultime settimane proprio a livello caratteriale, mantenendosi concentrato, solido e fiducioso nei suoi mezzi anche quando l’andamento del match effettivamente ha subito una svolta. Khachanov, si è detto, ha avuto la capacità di resettare un set inaugurale giocato malissimo, sbaglia nettamente di meno, ma quando lo fa, conferma la sua, a volte, impulsività e scarsa pazienza. Intanto Berrettini può recriminare contro sé stesso per la ghiotta palla break ritagliatasi nel nono gioco, fronteggiata sulla seconda del russo e non sfruttata all’interno di un rally che più volte poteva girare a suo favore.
Per un parziale così fortemente equilibrato, è giusto che sia il tiebreak a decidere le sorti. E il primo a spezzare lo stallo è proprio Matteo, che, con un dritto lungolinea bellissimo, lascia fermo Khachanov, va a prendersi il minibreak (3-1), poi consolidato con una grande smorzata e un attacco perentorio, ma conclusosi con un’imprendibile volee. Il russo, non ha nessuna voglia di lasciarsi scappare via l’incontro e fa il suo, rimanendo in scia, sul 5-4. Ma non ce n’è. Anche stavolta non ce n’è. Berrettini sopravvive ad uno scambio durissimo, procurandosi due match point, e sigilla la pratica al primo, scendendo a rete. Prova sontuosa, percorso sontuoso. Ora attende il vincente di Goffin – Zverev, per una semi che, in qualsiasi caso, sarà un ulteriore ed importante test.
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