A Barcellona la crisi di Alexander Zverev continua inarrestabile e sempre più grave.
Questa volta perde con il cileno Nicolas Jarry, in tabellone come lucky loser. Dopo aver dominato il primo set Sascha cala progressivamente fino a crollare alla fine del secondo e fino alla metà del terzo, sotto 0-3 con due break al passivo. Rientrato in gioco non per meriti suoi, non riesce comunque a scrollarsi per trarne vantaggio e al tie break decisivo, avanti 3-0, si fa rimontare offrendo il peggio di sé. I primi quattro game della partita, dominati dai giocatori al servizio, servono a Zverev per studiare la situazione. Terminata l’analisi il tedesco mette a segno il primo break nel quinto game.
Non c’è partita, la palla di Zverev viaggia ad una velocità ingestibile per il cileno che se non ottiene punti diretti o quasi dal servizio non tiene uno scambio e nel nono game cede nuovamente il servizio e quindi il set. Il secondo parziale inizia sottotono. Zverev accusa un momento di distrazione, commette un doppio fallo e un paio di errori con il dritto e si trova 15-40 riprendendosi però immediatamente e salvandosi ai vantaggi. Anche Jarry tentenna al servizio e la partita prende una piega poco esaltante, entrambi sbagliano molto e il ritmo si spezza in continuazione. I giocatori portano avanti i propri turni di battuta senza affrontare più palle break fino all’undicesimo game durante il quale Jarry inizia a prendere in mano gli scambi con il dritto fin dalla risposta e spostando il tedesco, troppo passivo e lontano dalla riga di fondo, lo porta ai vantaggi e si procura tre palle break.
Zverev annulla le prime due con una gran prima e un ace di seconda ma è sempre Jarry a spingere e alla terza occasione gli strappa il servizio chiudendo poi 7-5 con sicurezza. Il calo progressivo del tedesco si trasforma in crollo nel terzo parziale, 0-3 con doppio break. Jarry gioca con i piedi sulla riga di fondo e i suoi colpi cadono nei pressi di quella di Zverev che se ne allontana sempre di più non riuscendo a superare la metà campo con i suoi. La partita sembra finita ma bisogna avere anche il carattere per chiuderla e Jarry non ce l’ha. Non solo permette a Zverev, aggrappato a ogni quindici con i denti e con le unghie e nient’altro, di rimontare fino al tre pari, ma nuovamente in vantaggio di un altro break grazie al quale spegne la rimonta di Zverev nel settimo game e che andrebbe solo amministrato, restituisce a sua volta il servizio.
Si arriva al tie break dopo un match point fallito in risposta fallito dal tedesco nel dodicesimo game. All’inizio l’esperienza e la personalità di Zverev fanno la differenza portandolo il vantaggio di due mini break ma, fedele al trend di oggi, li restituisce subito con due errori clamorosi, commettendo un clamoroso doppio fallo nell’ottavo punto. Jarry fa altrettanto e l’equilibrio si ricompone. Il primo match point è peri cileno che lo gioca in risposta e l’errore di Zverev in uscita dal servizio, gli regala un secondo turno da favola contro il vincitore del match tra Grigor Dimitrov, testa di serie numero tredici e Fernando Verdasco che andrà in scena domani.
Kei Nishikori, quarta forza del tabellone, è il primo a esordire sulla “Pista Rafa Nadal” in ritardo sul programma a causa della pioggia e supera facilmente, a parte qualche tentennamento iniziale, lo statunitense Taylor Fritz, penalizzato da un problema fisico nel secondo parziale. I primi game si concludono ai vantaggi ma se Fritz, partito al servizio per primo, ottiene al momento giusto punti diretti e non soffre più di tanto, Nishikori con una prima che entra poco, fa molta più fatica. Sottotono, commette molti errori specialmente con il dritto e nel secondo game si salva solo al diciassettesimo punto dopo quasi dieci minuti. Lo statunitense invece gioca con convinzione, piazza risposte violente sulle seconde tremolanti del suo avversario e, contando sulla pesantezza del suo dritto, nel quarto game gli porta via il servizio. Fritz sale con sicurezza 4-1 mentre Nishikori si trascina ancora ai vantaggi ma non concede palle break e rimane in scia.
Nel settimo game Nishikori inizia a dare continuità e profondità ai suoi colpi limitando il numero degli errori finora concessi mentre Fritz, costretto a giocare sempre un colpo in più, comincia a regalare subendo il contro break. Una volta trovato il tempo sulla palla Nishikori alza l’intensità degli scambi e nell’undicesimo game piazza un altro break che gli permette di chiudere il parziale. Prima dell’inizio del secondo Fritz chiede l’intervento del fisioterapista per qualche problema all’interno coscia della gamba destra e, alla ripresa del gioco, impegnato in un brusco spostamento laterale, accusa una forte fitta. In qualche modo riesce a tenere il servizio e chiede subito il medical time out che gli viene concesso. Al ritorno in campo, condizionato però dall’infortunio, rischia molto per muoversi il meno possibile ma sbaglia anche tanto e subisce due break consecutivi nel terzo e quinto game che spianano la strada al giapponese.
David Ferrer al suo penultimo ultimo appuntamento con il circuito prima del ritiro che avverrà tra due settimane a Mardrid, si regala una brillante vittoria contro Mischa Zverev. Subito pimpante, lo spagnolo risponde profondo tenendo il tedesco lontano dalla zona del campo che predilige e smista il gioco con la consueta profondità e precisione. Da fondo non c’è storia e il tedesco, obbligato a fare il tergicristallo, cede il servizio nel secondo game. Ogni volta che serve Zverev, non riuscendo quasi mai a prendere in tempo la rete, affronta palle break salvandone sette in totale mentre Ferrer ne concede tre, tutte insieme, nel settimo game ma le salva con una serie di dritti tirati a braccio sciolto da e in ogni parte del campo e per il resto amministra il vantaggio chiudendo 6-3. Il secondo set è ancora più agevole per Ferru che lascia al tedesco solo il primo game e raggiunge il secondo turno atteso da Lucas Pouille, numero quindici del torneo.
A sorpresa, la diciannovenne wild card locale Nicola Kuhn, numero 276 della classifica ATP, supera in tre set Federico Delbonis, numero 76, vincendo la sua seconda partita a livello ATP dopo il primo turno superato a Miami nel 2018, e sfiderà Fabio Fognini, testa di serie numero otto del torneo. Avanza anche Albert Ramos-Vinolas che supera con un doppio 6-2 Cameron Norrie raggiungendo Daniil Medvedev, settimo favorito del torneo. Nessun problema per Dominic Thiem che rifila un doppio 6-3 a Diego Schwartzman; non fa più notizia invece la sconfitta di David Goffin, battuto anche dal tedesco Jan-Lennard Struff. Agli ottavi Stefanos Tsitsipas, finalista lo scorso anno, che ha avuto la meglio su Fucsovics.
Risultati primo turno:
[WC] N. Kuhn b. [Q] F. Delbonis 7-6(3) 4-6 6-2
M. Jaziri b. [LL] G. Andreozzi 6-7(3) 6-4 6-2
[WC] D. Ferrer b. M. Zverev 6-3 6-1
[Q] A. Ramos-Vinolas b. C. Norrie 6-2 6-2
C. Garin b. M. Klizan 7-5 6-4
G. Pella b. J. Sousa 3-6 7-6(1) 6-2
Risultati secondo turno:
[4] K. Nishikori b. T. Fritz 7-5 6-2
[LL] N. Jarry b. [2/WC] A. Zverev 2-6 7-5 7-6(5)
J. Munar b. [14] F. Tiafoe 6-4 6-3
[3] D. Thiem b. [Q] D. Schwartzman 6-3 6-3
J. Struff b. [10] D. Goffin 7-6(6) 6-3
[5] S. Tsitsipas b. M. Fucsovics 6-3 6-4
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