[7] D. Thiem b. [4] R. Federer 3-6 6-3 7-5
Nel giorno in cui eguaglia le finali ai 1000 di Nadal, quarantanove, Roger Federer non riesce ad aggiudicarsi anche il sesto titolo ad Indian Wells, regolato da Dominic Thiem, in una partita senza mai un vero e proprio padrone, col risultato continuamente ribaltato e con l’austriaco che è riuscito, in partenza, a sindacare qualcosa, a creare problemi allo svizzero quando gli scambi si dilatavano, e successivamente ha infiammato la situazione, spaccando la pallina e approfittando dei down del suo collega, nel momento di dare la stoccata decisiva.
L’elvetico, nemmeno il tempo di scendere in campo, prende subito il largo, brekkando ed issandosi 3-0. Si dimostra, però, un filino in calo rispetto al resto della settimana, soprattutto al servizio. Sbanda un po’ nel settimo gioco e dà una mezza chance a Thiem di rientrare in pista, consegnandogli la battuta; ma quest’ultimo subisce gli scambi corti, la pressione e, nel gioco immediatamente successivo, accusa il break, dopo una risposta impattata benissimo da Roger, lanciato verso la conquista del parziale. Mezz’oretta, poco più, e 6-3 in cascina.
C’è, invece, un gran bel black out a tinte svizzere, alla ripresa, che non cozza affatto col personaggio: sfilza di palle break non concretizzate e poi tac, arriva il contraccolpo. Thiem è bravo ad approfittarne, alzando anche l’asticella, forzando coi fondamentali. Fa break, Federer rincorre e resta in scia, fortunosamente, ma non basta. A parti invertite, 6-3, e terzo set in vista.
Equilibratissima l’ultima frazione. Vige la regola dei servizi, sui quali i due si concentrano meticolosamente per evitare buchi che potrebbero costare caro. Proseguono le briciole per il giocatore in risposta, fino alle fasi clou, fino a quando la mano inizia a tremare e ogni punto si vende a peso d’oro. È in questo setting che Thiem, nell’ottavo gioco, sotto 4-3, sparacchia fuori due dritti e scivola prima 0-30, poi 30-40. Coi piedi di piombo annulla il delicatissimo break point e, ai vantaggi, si apre un fiume di dodici punti totali, culminato col 4-4 dell’austriaco, che non ci sta a mollare la presa. Da fondo, un martello, cui Federer non può resistere. All’undicesimo gioco, con sua stessa complicità ed una prima che è in ferie, viene brekkato e poi travolto dalla foga del 25enne, che la chiude e sigla la primissima vittoria ad un Master 1000.
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