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WTA Doha, l’ottovolante Giorgi non riparte: incredibile sconfitta contro Bertens

[5] K. Bertens b. C. Giorgi 0-6 7-6(7) 6-4

Bruciante sconfitta per Camila Giorgi, soprattutto perché arrivata contro un’avversaria che seppure aveva affibbiato lo status di top-10 era in una giornata molto negativa ed è stata in numerose circostanze sul punto di crollare. Un match che definire rocambolesco è essere leggeri, probabilmente, vissuto molto più sull’altalenante rendimento di un’azzurra a cui alle volte verrebbe da spellarsi le mani per come riesce a generare forza e angoli, mentre lascia di stucco l’ancora enorme facilità che ha nel perdere il controllo delle partite.

Sanguinosa la sconfitta di oggi, perché Kiki Bertens era tutt’altro che in una bella giornata. 1 vincente nel primo set, 6 nel secondo, 19 totali a cui si sono contrapposti 35 gratuiti in due ore di partita vissute senza mai elevarsi a un rendimento e una costanza tale da permetterle di tenere testa alla potenza e all’aggressività dell’azzurra che però, più volte vicina al traguardo, si è sempre spenta.

Camila non aveva mai perso una partita dopo aver vinto un parziale per 6-0, Bertens non aveva mai vinto una partita dove aveva subito un 6-0. Potremmo partire da qui per raccontare l’incredibile 0-6 7-6(7) 6-4 in favore della numero 8 del mondo che sogna di avvicinare la top-5, dove al momento l’ultima posizione è occupata da Karolina Pliskova, sorteggiata nel suo stesso quarto di finale. Dovesse accorciare, potrebbe anche diventare la seconda olandese nella storia in top-5 dopo Betty Stöve nel 1977 (n.5).

Rispetto al successo di San Pietroburgo, la giornata di Kiki è cominciata malissimo. Non preparata a rispondere a una Giorgi da subito carica a molla, tirando vincenti o palle pesanti e profondissime. Bertens, totalmente in balia, quando riusciva a rigiocare la palla o era corta o comunque non impensieriva l’avversaria, libera di colpire e rientrare dallo 0-40 nell’unico momento di leggera difficoltà in un parziale dominato e chiuso in 20 minuti. Il problema è come tutto si sia spento in un black-out improvviso. Sul punteggio di 1-1, con l’olandese che aveva appena vinto il primo game del match, Camila cominciato con 3 doppi falli consecutivi, i primi della sua partita. Un brutto rovescio e Bertens prendeva il primo vantaggio, svanito 3 game più tardi. Di nuovo però, a conferma di qualche incertezza di troppo, cedeva la battuta e lasciava consolidare il 5-3 all’olandese, che nel momento di massima difficoltà della sua avversaria arrivava fino al 15-40, nel nono gioco, non riuscendo però a concretizzare i set point. Tanti, in quel momento, i meriti di Camila che prima con un ace e poi con un punto in avanzamento ha cancellato entrambe le occasioni.

Al servizio per portare il match al terzo, l’olandese ha mostrato ancora di non avere alcuna certezza, vanificando per la seconda volta il lavoro che stava cercando di costruire in una giornata per lei molto difficile. Raggiunta sul 5-5, scivolata indietro 5-6 0-30, sembrava prossima alla sconfitta. Ha raccolto quello che aveva cercando di alzare il proprio livello e anche grazie a un nastro favorevole si è portata fino al tie-break dove una partenza molto negativa l’ha spinta sotto 1-5. Malgrado sia stata 6 volte vicina alla vittoria, Giorgi non ha mai raggiunto il match point. Sono tornati gli errori, tanti, uno dietro all’altro. Al quinto set point, e dopo averne mancato uno con proprio servizio, Bertens ha portato all’errore l’azzurra con una risposta profonda mal centrata di rovescio. Era il momento migliore della numero 8 del mondo, che cominciava a gestire con più sicurezza i propri game al servizio mentre trovava più profondità da fondo e trovava, ribaltando lo scambio sulla palla break a proprio favore, la fuga per il 3-0. È bastato un nulla, a Camila, per tornare in gara, il tempo di far schioccare un paio di vincenti di dritto, e il match subiva un nuovo capolgimento in suo favore: sul 3-3 Bertens perdeva un brutto turno di battuta regalando tra una smorzata mancata e un doppio fallo, condito da un gratuito di dritto finale. Quando tutto avrebbe dovuto essere in discesa, l’azzurra si è bloccata di nuovo e tra doppi falli, prime che non entravano, e tanti tanti gratuiti vistosi ha perso 12 degli ultimi 14 punti giocati.

Il bilancio contro le top-10, aggiornato, parla di 9 vittorie e 16 sconfitte contro le top-10,  forse spiegabile in due modi: il primo è che una top-10, per la sua esperienza, sa che al di là di una grande frenesia a Camila è spesso mancata costanza, e anche ora che sembra in crescita ha comunque momenti di buio nel proprio gioco che possono arrivare nel momento forse meno prevedibile, come oggi, o nel momento in cui le si fa perdere ritmo portandola, possibilmente, fuori dalla sua zona di comfort; il secondo è provare a imporre il proprio gioco con una certa costanza, come è stato anche nel caso di Karolina Pliskova a Melbourne.

Finisce così una grande possibilità per l’azzurra di cancellare immediatamente un negativo weekend di Fed Cup. E questa sconfitta per certi versi è forse la più dolorosa delle ultime 3.

Risultati

L. Tsurenko b. [LL] L. Arruabarrena 6-3 6-0
[LL] A. Riske b. [LL] P. Hercog 6-4 6-3
[Q] A. Tomljanovic vs [9] J. Goerges
A. Ostapenko b. M. Buzarnescu 6-1 4-6 6-2
S. W. Hsieh b. A. Sasnovich 6-2 6-0
[Q] K. Muchova b. [LL] S. Stosur 6-4 6-2
[Q] A. Blinkova b. [7] A. Sevastova 7-6(4) 6-4
A. Kontaveit b. [Q] L. Zhu 7-6(3) 6-3
[5] K. Bertens b. C. Giorgi 0-6 7-6(7) 6-4
C. Suarez Navarro b. [WC] O. Jabeur 6-3 6-1
E. Mertens b. K. Siniakova 6-4 6-2

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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