Ci sarà anche Danielle Collins al via della prossima stagione tennistica. La statunitense, che concluderà il 2024 in top-10 dopo gli ottimi risultati della prima parte di stagione, prenderà parte con la maglia degli Stati Uniti alla United Cup che inaugurerà l’anno nuovo tra Sydney e Perth. La notizia è che la finalista dell’Australian Open […]
04 Ott 2018 08:13 - WTA
WTA Pechino: impresa di Sabalenka contro Garcia, Wang elimina ancora Pliskova
"Ci tenevo a fare bene perché oggi è il compleanno del mio coach Sascha Bajjin" così Naomi Osaka dopo una nuova partita da applausi. La giapponese è ai quarti di finale a Pechino ed eguaglia Justine Henin.
di Diego Barbiani
A. Sabalenka b. [4] C. Garcia 5-7 7-6(3) 6-0
Quella pazza, impossibile idea di andare a Singapore, per Aryna Sabalenka, sta diventando giorno dopo giorno un’ipotesi sempre meno improbabile. Clamorosa la vittoria odierna della ventenne bielorussa, che ha battuto in una giornata per lei molto complicata Caroline Garcia, campionessa in carica a Pechino e che si vedrà costretta a dire addio alla top-10.
Quello che ha fatto Sabalenka, per quasi tutto il primo set, è stato forse il tennis più falloso e nervoso dell’ultimo periodo. La racchetta ha cominciato a sbattere per terra fin dai primi punti, aggrediva in risposta ma al servizio non riceveva alcun aiuto e un’ottima Garcia ha cancellato ogni tentativo di allungo fino a raccogliere i frutti di questo lavoro nel quinto game, con la sua avversaria che non riusciva a calmarsi e sbagliava tantissimo. Salita per la prima volta avanti nel punteggio, ha continuato la serie positiva fino al 5-2. In questo momento, sia nel primo che nel secondo set, è successo quello che malgrado le dimostrazioni di forza da parte di Sabalenka di quest ultimo era comunque difficile aspettarsi: il rientro, di prepotenza, nell’incontro.
Garcia stava guidando con buona sicurezza la partita. Se nel primo set approfittava del nervosismo dell’avversaria, nel secondo aveva subito preso il controllo del parziale e stava conducendo senza avere offerto chance. Un po’ come Muguruza due giorni fa, stava dando la sua miglior prestazione nel momento più delicato. Come la spagnola, la corsa al Master era praticamente chiusa, ma la sensazione è che avessero tanta voglia di dimostrare contro un’avversaria che sta salendo a tutta velocità battendo top-20, top-10, e prendendosi le luci della ribalta, che loro valgono. Garcia lo scorso anno arrivava alle Finals di Singapore con la doppietta memorabile tra Wuhan e Pechino, quest anno la condizione mentale era molto diversa eppure era quasi riuscita a tornare tra le migliori 8 dell’ultimo Premier Mandatory della stagione.
Vinto al fotofinish un primo set divenuto tiratissimo da quando ha perso la battuta sul 5-3, nel secondo no è riuscita a fare altrettanto. Lo scatto in avanti di Aryna dall’ottavo game è stato tremendo e, una volta riportatasi in parità tenendo a zero il servizio nel decimo game è arrivata con molta facilità al tie-break. Un dritto sbagliato aveva portato la francese sul 3-1, ma da lì Sabalenka si è di nuovo calmata e gli errori sono divenuti vincenti, e sono arrivati soprattutto 6 punti di fila a riequilibrare il punteggio, ma a spostare completamente l’inerzia dalla sua parte. Questa volta la vittoria ha un sapore molto importante, perché dopo quell’inizio, dopo aver perso il primo set per un nulla pur avendo trovato un buon livello di gioco, e dopo essere scivolata sotto in quel modo nel secondo set, ci voleva un carattere e una testa che vanno oltre i 20 anni.
Sabalenka, almeno adesso, ha saputo rispondere “presente” anche a questa situazione e nel parziale decisivo ha finito per dilagare con l’ottava vittoria nelle ultime 10 uscite(da Eastbourne) contro una top-10 e soprattutto, lei esce indenne dalla giornata in cui sia Karolina Pliskova che Kiki Bertens sono state eliminate. Singapore dista “soltanto” 570 punti, che potrebbero ridursi a 300 in caso di vittoria domani contro Qiang Wang. Il sogno di essere al Master, però, passa necessariamente dall’arrivo quantomeno in semifinale.
[2] C. Wozniacki b. A. Kontaveit 7-5 6-4
Tra le 8 partecipanti al via del Master di fine anno ci sarà anche la campionessa in carica. Wozniacki ha infatti superato 7-5 6-4 Anett Kontaveit in un nuovo match estremamente equilibrato dopo quello di ieri contro Petra Martic e ha raggiunto Siniakova tra le migliori 8 rimaste dell’ultimo Premier Mandatory della stagione. Per la numero 2 del mondo, è stata ancora determinante la capacità di trovare il guizzo nella fase più importante della partita malgrado qualche piccolo momento di difficoltà a set in corso.
Nel primo parziale, soprattutto, ha perso un game potenzialmente devastante sul 5-4 in suo favore, poco dopo aver mancato la chance di chiudere con il servizio a disposizione. Kontaveit, recuperato il break con un bel dritto incrociato sul punto del 4-5, ha poi tenuto un turno di battuta da 14 minuti dove ha cancellato 4 set point e chiuso alla decima parità. Wozniacki qui ha risposto “presente” cancellando dalla propria mente ogni chance non sfruttata (alcune di queste anche con errori di un certo peso da parte sua) e ha tenuto a zero il servizio con un ace sul colpo del 6-5, rientrando da 30-15 per l’estone e approfittando dell’eccessiva spinta dell’avversaria che ha commesso due gratuiti di dritto negli ultimi punti.
Il secondo parziale poteva presentarsi a senso unico, viste anche le difficoltà fisiche di una Kontaveit che si è fatta massaggiare la gamba destra, già fasciata, ma che non ha avuto grandi risentimenti durante tutto il corso dell’incontro. Proprio per questo, probabilmente, il secondo parziale ha visto ancora tanto equilibrio. Wozniacki ne aveva di più, ma la sua avversaria non cedeva e continuava a mantenersi a galla. Non solo, aver recuperato il break dal 2-4 con un altro dritto di grande valore sul 30-30 le ha ridato grande spinta e sul 4-4 ha avuto la chance di andare a servire per il set, ma ancora un po’ di tensione, e un’ottima Wozniacki, le hanno negato questo desiderio e a quel punto, al servizio sul 4-5, l’esito più probabile era scivolare subito in svantaggio con la danese pronta a colpire, cosa successa con un break a zero che ha chiuso l’incontro.
[8] N. Osaka b. [10] J. Goerges 6-1 6-2
Un’ora e 8 minuti per battere Zarina Diyas, 52 minuti per superare Danielle Collins, un’ora e 5 minuti per fare altrettanto con Julia Goerges. Il cammino di Naomi Osaka in questa settimana sta ricalcando il trend degli ultimi tornei, quando gli aggettivi “impressionante” e “travolgente” venivano più volte ripetuti per sottolineare partite dove la giapponese è riuscita a chiudere con parziali dominanti.
Anche Julia Goerges, seppur protagonista fin qui di un’ottima stagione, ha dovuto pagare dazio con un duro 6-1 6-2 che mette la parola fine ai suoi sogni di essere alle WTA Finals. Singapore era un sogno abbastanza complicato da raggiungere, ma dopo aver speso gran parte della stagione a contatto con le prime 10 del mondo forse aveva anche sperato di essere un po’ più protagonista nella fase decisiva del 2018. Contro Osaka, invece, anche lei ha subito una dura sconfitta e per la giapponese c’è la soddisfazione, per quanto relativa, di aver agganciato Justine Henin a quota 53 vittorie consecutive dopo aver vinto il primo set (e la striscia di Steffi Graf tra il 1994 e il 1996).
Lei probabilmente non lo saprà, molto più concentrata a portare avanti un momento di forma che ha i contorni completamente diversi rispetto al post-Indian Wells. Dopo il successo in California arrivò un virus gastrointestinale, e successivamente un momento di grande difficoltà a livello mentale sopraggiunto durante la settimana di Charleston. Andò in vacanza col suo team, giocò una discreta parte di stagione su terra ed erba, ma senza vincere più di due partite di fila se non a Nottingham. A inizio agosto, un messaggio sui propri profili social per aggiornare i suoi fan che nonostante un problema fisico a Washington era tornata a sentirsi bene in campo, e da lì si arriva al giorno d’oggi dove al di là di un primo game abbastanza equilibrato ha poi dettato legge con la solita pressione e attenzione che in questo momento sembrano non poterla abbandonare neppure per un istante.
Dopo aver tenuto il primo turno di battuta in 8 minuti, con una prima di servizio che latitava e salvando con una buona seconda l’unica palla break concessa, Naomi ha dilagato. Goerges ha perso subito contatto, con due doppi falli nel proprio game d’esordio al servizio e una risposta d’incontro della sua avversaria che l’hanno messa subito alle corde. Preso il break, Osaka ha poi vinto dodici dei successivi 13 punti, con l’atteggiamento di chi si era scrollata dalle spalle un po’ di ruggine ed era già alla consueta velocità da crociera mentre Goerges annaspava, subendo tanti servizi vincenti tra ace e colpi non risposti e lei di colpo si trovava con un primo set ormai andato. Il break immediato della giapponese a inizio del secondo set ha spezzato ancor di più le speranze della tedesca, che non è riuscita a sbloccarsi sullo 0-2 mancando una palla game e finendo nuovamente sotto 0-4. I 13 vincenti totali della partita della campionessa dello US Open mostrano forse più di tutto come non abbia necessariamente cercato l’aggressività ma una grande costanza di rendimento che in questo momento le sta facendo fruttare tanto.
A fine partita la dedica e il ringraziamento a Sascha Bajin, suo allenatore che oggi compie gli anni. In questo momento non potrebbe esserci persona migliore al suo fianco.
Altri incontri
Katerina Siniakova manda la connazionale Petra Kvitova al Master di Singapore. La ceca ha ripetuto l’ottimo cammino di Wuhan dove, partendo dalle qualificazioni, è arrivata fino ai quarti di finale e anche stavolta, sempre partendo dal tabellone cadetto, ha saputo portarsi fino alle migliori 8 di uno dei tornei più importanti della stagione.
Dopo le vittorie contro Caroline Garcia e Garbine Muguruza la scorsa settimana, Siniakova ha compiuto la sua impresa anche nella capitale cinese battendo 6-4 6-3 Kiki Bertens, che dopo tanta lotta per un set e tre quarti è crollata nelle fasi finali a causa della tanta tensione. L’olandese si giocava tantissimo oggi: non solo la possibilità di continuare a sperare in maniera concreta per un posto alle WTA Finals (comunque ancora possibili) ma anche di vedere ufficializzato il proprio approdo in top-10 (comunque ancora possibile se Aryna Sabalenka o Anastasija Sevastova non dovessero vincere il titolo) e nelle fasi finali gli errori gravi sono stati tanti, soprattutto con un’avversaria non al meglio che cominciava a patire il grande sforzo delle ultime 2 settimane con qualche fastidio alla schiena.
Alla fine, Bertens ha sbagliato l’ultimo schiaffo al volo e per Siniakova è stata l’ora di festeggiare, pur in maniera abbastanza contenuta. Lei che in Cina si è già fatta conoscere vincendo il titolo a Shenzhen nel 2017 e raggiungendo la finale quest anno battendo Maria Sharapova, tornerà in campo domani contro Caroline Wozniacki per un successo che la porterebbe in top-30. Come lei, fuori anche Karolina Pliskova. La numero 8 della Race non riesce a staccare l’olandese venendo sconfitta per la seconda settimana di fila da Qiang Wang. Il match, che a Wuhan finì con un 6-1 3-6 6-3 in favore della cinese, stavolta termina con un doppio 6-4 e dando ancor più credito al lavoro dell’attuale numero 1 del paese orientale, protagonista di un primo set vinto con classe e con nervi saldi per il forte rientro della ceca nel decimo game nel tentativo di riprendere il break perso in apertura e poi di un secondo dove è stata bravissima a resistere al momento migliore della sua avversaria, quando dopo aver trovato l’allungo sul 3-0 salvando due palle break consecutive nel terzo game ha provato in più modi a mettere in cassaforte il parziale. Un game da 14 punti sul 4-1, un altro da 16 sul 4-3, entrambi hanno premiato il coraggio della giocatrice di Tianjin che nel frattempo aveva ripreso il break nel settimo game con un doppio fallo della sua avversaria sulla palla break. Sospinta dal pubblico e da un momento di forma davvero invidiabile, è stata molto più lucida negli ultimi 2 game dove invece Pliskova pativa il contraccolpo delle occasioni mancate e terminava la sua giornata negativa. Sia lei che Bertens si daranno appuntamento a Tianjin settimana prossima e la loro speranza, ora, è che Sabalenka non vinca il titolo o si ritroverebbero entrambe con un piede e mezzo fuori dalle Finals, retrocesse in nona e decima posizione e 120 punti da recuperare a Elina Svitolina.
Fuori Angelique Kerber, vittima di una giornata no contro una Shuai Zhang che invece andava a tutta e ha fatto valere le tante motivazioni in più in un terzo set dove la tedesca ha vinto appena 7 punti chiudendo con lo score molto altalenante di 6-1 2-6 6-0.
Risultati odierni
[WC] S. Zhang b. [3] A. Kerber 6-1 2-6 6-0
[8] N. Osaka b. [10] j. Goerges 6-1 6-2
[WC] Q. Wang b. [7] Ka. Pliskova 6-4 6-4
A. Sabalenka b. [4] C. Garcia 5-7 7-6(3) 6-0
[Q] K. Siniakova b. [11] K. Bertens 6-4 6-3
[2] C. Wozniacki b. A. Kontaveit 7-5 6-4