Se a Wuhan Simona Halep era riuscita, quantomeno, a portare a termine la partita persa all’esordio contro Dominika Cibulkova, a Pechino la situazione si è fatta più grave. Sei giorni fa la numero 1 WTA, malgrado un primo set perso 6-0, aveva trovato il modo di rendere equilibrato un secondo parziale dove malgrado le difficoltà al servizio riusciva a rendere la vita difficile alla slovacca con una buona spinta dei colpi.

Oggi, invece, c’era poco e nulla della Halep combattiva che eravamo abituati a vedere e dopo un medical time out sul 4-1 per la sua avversaria, Ons Jabeur, passata attraverso le qualificazioni. La tunisina aveva appena mancato di concretizzare un doppio break di vantaggio, ma la facilità con cui dopo i 5 minuti di pausa è riuscita a salire sullo 0-40 era forse il fattore più indicativo di come oggi la rumena non poteva assolutamente fare nulla. Spenta, con i colpi deboli, con un servizio che pur con la prima palla non arrivava neppure ai 150 chilometri orari e una profondità da fondo campo che comunque dava modo alla sua avversaria di gestire e affondare i propri colpi.

Dopo la sconfitta a Wuhan Halep era molto dispiaciuta per questo problema, arrivato all’improvviso durante un allenamento con Petra Kvitova. Oggi, con la situazione che sembrava più complicata, la numero 1 del mondo a fine set ha deciso di non rischiare oltre e ora qualche dubbio sul finale di stagione non può non nascere.

Nonostante le difficoltà a staccarsi da Yafan Wang, Caroline Garcia ha portato a casa l’esordio da campionessa in carica. 7-6(10), 6-7(4) 6-3 il punteggio finale che premia, alla fine, la continua aggressività della francese, ben lontana dalla condizione di un anno fa e che passerà una settimana nel tentativo di difendere quanti più punti possibili dei 1000 ottenuti lo scorso anno. Comodo, invece, l’esordio di Angelique Kerber che con un doppio 6-2 ha avuto la meglio dell’altra francese, Kristina Mladenovic.

(aggiornamenti a breve)