Us Open: Nadal si ritira, del Potro torna in finale dopo nove anni

Lo spagnolo, infortunato, alza bandiera bianca dopo aver perso i primi due set. L'argentino per la seconda volta in finale a New York

[3] J. del Potro b. [1] R. Nadal 7-6(3) 6-2 rit.

Dopo nove anni Juan Martin del Potro ritorna in finale a Flushing Meadows coronando un sogno a lungo accarezzato durante il difficile periodo costretto lontano dai campi per i polsi infortunati. Era quasi sul punto di smettere del Po e invece è ripartito da zero, risalendo pian piano la classifica fino ad arrivare in splendida forma a questo appuntamento e superare Rafael Nadal, numero uno e detentore del titolo, in una semifinale che, anche se forse si è giocata solo nel primo set, gli rende pieno merito.

La partita comincia senza emozioni, il gioco stenta e nei primi due game si registrano break e contro break frutto di errori gratuiti da ambo le parti. Rafa cede il servizio per primo sbagliando colpi in uscita dal servizio su risposte facilmente gestibili dell’argentino che subito dopo restituisce i regali facendosi passare a rete dopo aver avuto ben due volée consecutive da chiudere sulla racchetta aggiungendoci poi un dritto lungo e un rovescio largo tirati senza convinzione.

I giocatori iniziano subito a prestare maggiore attenzione al servizio anche se sono sempre i gratuiti da una parte e dall’altra a caratterizzare la prima parte del parziale. L’obiettivo di Rafa è quello di allungare gli scambi e quando ci riesce i punti sono praticamente tutti suoi mentre delpo punta ad accorciarli e per farlo spinge anche con il rovescio cercando spesso il lungo linea per poi cambiare direzione con il dritto dall’altra parte. A spezzare lo schema qualche attacco a rete o smorzata giocata a sorpresa da entrambi ma senza esagerare. La tattica premia delpo che nel nono game strappa il servizio a Rafa mettendo a segno il break che gli permette di servire per il set. L’argentino arriva per due volte a un passo dal chiuderlo ma va largo con un dritto inside-out per lui più facile da chiudere che da sbagliare e poi con altri due errori identici fallisce un altro set point cedendo infine il servizio a Rafa con un rovescio lungo linea che finisce in rete appena parte lo scambio. Si arriva al tie break e da subito si ha là sensazione che sia delpo ad avere più armi a sua disposizione, anzi un’arma che però è letale. Quando i suoi piedi si spostano verso l’angolo sinistro per lasciare andare l’inside-out, sempre ben preparato grazie ad un rovescio lungo linea profondo e preciso, il suo colpo genera vincenti a ripetizione che gli permettono di dominare e chiudere il set.

Il secondo set scorre via ancora più facilmente per l’argentino. I colpi sono ben rodati e ai vincenti di dritto aggiunge anche quelli di rovescio (tra cui pure i passanti) rendendo la situazione subito molto complicata per lo spagnolo. Rafa annulla due palle break nel secondo game trovando ace e prime vincenti mentre diventa sempre più evidente la sua difficoltà nell’entrare nello scambio per manovrare. delpo non sbaglia un colpo, al servizio concede poco o niente e da fondo impressiona per la continuità con la quale gioca a una spanna dalle righe con entrambi i fondamentali. Il break arriva nel quarto game e nel sesto ha altre due palle del doppio break che Rafa annulla ancora con il servizio. L’argentino sprigiona una forza incontenibile da fondo e grazia sotto rete, Rafa è sotto pressione, se prova ad alzare il ritmo sbaglia e nell’ottavo game concede una prima palla break, che è anche un set point, annullata con una coraggiosa discesa a rete ma sbaglia ancora e sulla seconda del po piazza l’ennesimo inside-out di dritto chiudendo 6-2. La partita finisce qui, Rafa non può più continuare distrutto nel fisico più che nel morale e lascia via libera all’argentino.

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