WTA New Haven: Sabalenka inarrestabile, Goerges costretta alla resa

Quinta vittoria contro una top-10 negli ultimi 2 mesi per Aryna Sabalenka, che a New Haven trova la seconda finale WTA in carriera. Battuta Julia Goerges, come a Eastbourne, dopo una partita quasi perfetta.

A. Sabalenka b. [5] J. Goerges 6-4 7-6(3)

Aryna Sabalenka, da due mesi, sta portando avanti una crescita dai connotati piuttosto chiari e che deve cominciare a mettere paura alle colleghe. La grande promessa del tennis bielorusso ha ottenuto a New Haven la seconda finale a livello WTA dopo Eastbourne e proprio dal torneo che fa da preludio a Wimbledon la numero 25 del mondo sta mostrando un carattere e un gioco di grande valore.

15 i successi ottenuti negli ultimi 5 tornei, un terzo dei quali maturato contro giocatrici in top-10, 9 quelli contro top-20. L’ultima di questa serie importante è stata Julia Goerges, già battuta sempre a Eastbourne ma stavolta in maniera completamente diversa. Sull’erba Sabalenka aveva sofferto per un set e mezzo prima di alzare il livello e vincere secondo e terzo parziale in maniera abbastanza tirata. Oggi ha messo insieme due set quasi perfetti, non fosse per un leggero passaggio a vuoto a inizio del secondo che l’ha spedita indietro di un turno di battuta.

Proprio al servizio, in ogni caso, ha fatto la differenza in un primo set chiuso 6-4 con un break all’ultimo gioco, ma raccogliendo quella che è stata una superiorità netta, cedendo un punto a game e mostrando qualcosa in più in risposta, sfiorando un primo break sul 2-1, poi sul 4-3 e raccogliendo infine sul 5-4 quando è salita subito 0-40 e ha bucato la sua avversaria a rete dopo un serve&volley abbastanza fuori dagli schemi.

Nel secondo ha alzato subito la qualità della risposta, cercando anche con più insistenza soluzioni centrali, che non dessero il tempo all’avversaria di prendere da subito il comando. Sabalenka per tutto il primo parziale sembrava ingiocabile, e senza neppure tirare a tutta ma palleggiando e decidendo ogni volta nel momento giusto (per esempio) quando aprire il campo chiudendo l’angolo. Preso il break, la tedesca è stata praticamente perfetta alla battuta fino al 4-2, ma nell’ottavo game ha improvvisamente avuto un calo e con 3 gratuiti ha rimesso in parità la situazione. Sabalenka ha ringraziato, e nel tie-break ha messo fine alla partita senza dover ricorrere all’ennesimo terzo set degli ultimi mesi, comunque da incorniciare.

Come accaduto la settimana prima di Wimbledon, dunque, lei sarà in finale. Stavolta non avrà una big come Caroline Wozniacki ma una giocatrice molto aggressiva come Monica Puig o una che con questo genere di tenniste ha spesso raccolto varie soddisfazioni come Carla Suarez Navarro. La domanda, semmai, è quante energie avrà ancora per affrontare uno Slam dopo 3 settimane di tennis di alto, altissimo livello. In ogni caso, questi 2 mesi potremmo forse ricordarli in futuro come il periodo in cui Sabalenka ha messo basi per un futuro veramente importante.

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