S. Tsitsipas b. [2] A. Zverev 3-6 7-6(11) 6-4
Stefanos Tsitsipas continua in crescendo la sua settimana canadese, batte in rimonta Alexander Zverev annullando due match point, raggiunge la prima semifinale in carriera in un Master 1000 e da lunedì prossimo toccherà il best ranking a numero 18 del mondo. Sascha Zverev invece perderà i 1000 punti del titolo conquistato lo scorso anno e cederà il terzo posto nel ranking ATP a Juan Martin del Potro.
L’inizio della partita è uno shock, otto punti a zero per Tsistsipas con break nel secondo game. Che è successo in quei due game, specialmente nel secondo, perso a zero dal tedesco al servizio con doppio fallo sullo 0-40? Niente, forse Zverev ricordava di non aver fatto troppo fatica a battere Tsitsipas nella semifinale giocata meno di una settimana fa a Washington e quindi è partito senza la dovuta concentrazione. Poi però l’altro l’ha provocato e questo non gli è piaciuto: “adesso si gioca come piace a me”. E come piace a Sascha vuol dire tirare forte sulle righe. Con il rovescio lo faceva da sempre, la novità è che dopo Wimbledon Sascha ha iniziato a spingere anche con il dritto, ottimizzando il movimento e giocando sempre più in anticipo. Con i piedi sulla riga di fondo (e non più nella sua comfort zone sui teloni) Zverev spinge, non perde campo e si trova spesso a rete con naturalezza mostrando miglioramenti notevoli (a campo aperto è facile chiudere le volée si dirà ma prima non succedeva). Fatto sta che dopo i primi due game, Zverev ha iniziato a giocare, a rispondere, a dominare e dal 2-0 iniziale per il greco, in un battibaleno si è passati al 6-3 per il tedesco.
Il secondo set non riserva nemmeno l’emozione di un paio di game da rimontare. Pochi scambi, servizi a dominare e nel quarto game Zverev cambia marcia e mette a segno il break arrivando a servire per il match sul 5-3. Per Sascha la partita è finita e serve con leggerezza, Tsitsipas lo intuisce e si mette con umiltà a giocare in difesa allungando gli scambi. Zverev va in confusione, si auto brekka da solo e il secondo set si riapre e si riapre anche la partita perché lo vince il greco al tie break dopo due match point falliti da Zverev e quattro set point da Tsitsipas prima di chiudere al quinto. Zverev è troppo conservativo, non rischia più un colpo e così il greco, che non ha niente da perdere, fa i numeri e porta il match al terzo.
Il parziale decisivo inizia a dare segnali eloquenti dal terzo game. Tsitsipas serve ed è sotto 0-40, rimonta, annulla altre due palle break e poi si salva tirando fuori giocate straordinarie. Tra i due Tsitsipas sembra messo meglio nell’economia del match, giocare da sfavorito è sempre un vantaggio mentre il tedesco, che non è più sciolto come all’inizio, inizia a manifestare problemi sul lato destro con il dritto tornato ad essere poco incisivo e troppo lavorato che gli permette solo di non regalare costringendo Tsitsipas a fare sempre gioco prendendosi rischi che però non sempre pagano. Nel quinto game il greco infatti cede il servizio ma Zverev non riesce a sfruttare il vantaggio e lo restituisce a zero con un turno di battuta che definire orribile è un complimento: due errori di dritto, doppio fallo e volée facile a metà rete. Il nervosismo del tedesco è talmente evidente che quasi si materializza sul campo accanto a lui ma riesce a trovare la forza per stare almeno in campo e procurarsi altre tre palle break, tutte ancora fallite, nel nono game. Le occasioni perse prima o poi si pagano e Zverev non sfugge alla regola. Nel decimo game pasticcia con un serve e volley improvvisato che manda Tsitsipas a match point e poi è talmente in vena di regali che risolve tutto con un doppio fallo.
[4] K. Anderson b. [5] G. Dimitrov 6-2 6-2 (Simone Milioti)
È durata poco più di un’ora il quarto di finale, rivincita del quarto dell’edizione 2014, tra Grigor Dimitrov e Kevin Anderson. Ribaltati i pronostici della vigilia che vedevano il bulgaro comodamente aventi negli head to head per 7-1, 3-1 sul cemento. In realtà il match in sé è finito dopo nemmeno 20 minuti, quando Anderson ha ottenuto il break nel primo set e ha conquistato una serie di 7 giochi consecutivi che ammazzavano di fatto l’incontro.
Dimitrov nei primi game sembrava anche in palla, gestiva i suoi turni di battuta, i primi due, e provava a inventarsi qualcosa in risposta, troppo poco però. Nel quinto gioco il buio improvviso, Anderson si porta 0-40 sul servizio del bulgaro che, sorpreso dalla profondità del dritto del recente finalista di Wimbledon, cede il servizio. Comincia a quel punto lo show del sudafricano che, restando ingiocabile al servizio, comincia a rispondere forte e vincente sulle linee, specie col dritto, rendendo impotente Dimitrov.
Grisha come detto subirà una serie di giochi persi pesante, cedendo anche il servizio in apertura di secondo set. Nel sesto gioco del secondo set rianimerà un pochino il pubblico portandosi sul risultato di parità. Nulla da fare però contro il servizio di Anderson che oggi in giornata di grazia, oltre l’81% di punti vinti con la prima, 12 ace e 0 palle break concesse. Il match non avrà altre emozioni, con Dimitrov che cederà nuovamente la battuta, 4 volte in totale nel match, chiudendo con l’umiliante punteggio finale di 6-2 6-2.
Missione compiuta quindi per Anderson che vendica il quarto di finale giocato e perso sempre qui a Toronto nel 2014 e contro Dimitrov facendosi annullare 2 match point nel tie-break del terzo. Per il numero uno sudafricano sesta semifinale raggiunta in questa annata (Pune, New York, Acapulco, Madrid, Wimbledon e Toronto) come nel 2015 (Auckland, Memphis, Acapulco, Houston, Queen’s, Winston-Salem), ma senza tornei del livello di due 1000 e uno Slam.
Adesso partirà sfavorito contro Tsitsipas, il greco è avanti di un solo precedente giocato quest’anno su terra rossa, ma attenzione Anderson non sembra aver smesso di sorprendere in questa caldissima estate, mentre Stefanos potrebbe voler eliminare il quarto top10 questa settimana.
Risultati quarti di finale:
[4] K. Anderson b. [5] G. Dimitrov 6-2 6-2
S. Tsitsipas b. [2] A. Zverev 3-6 7-6(11) 6-4
K. Khachanov vs R. Haase
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