Giornata di grande interesse ad Eastbourne dove era di scena un match che le ultime volte era stato una semifinale slam o un incontro delle Finals. Ma le vicissitudini di Andy Murray e di Stan Wawrinka sono sin troppo note per essere qui ricordate e se lo svizzero è in fondo tornato a giocare già dall’inizio dell’anno lo scozzese, che quando ha giocato l’ultima partita era ancora numero 1 del mondo, aveva giocato un solo match, contro NIck Kyrgios al Queen’s. In teoria sarebbe stato logico attendersi una prestazione quanto meno equilibrata, considerata anche la superficie, e invece proprio il giocatore rientrato dopo, Murray, ha passeggiato su un Wawrinka in piena crisi di gioco. Lo scozzese si è preso un paio di game per ambientarsi e poi è filato come un treno sul 6-1, con Wawrinka del tutto incapace di trovare la misura di dritto e rovescio. Nel secondo lo svizzero è riuscito almeno a tenere i primi due servizi ma alla prima occasione Murray ha trovato il break e anche se ha avuto più di qualche incertezza negli ulti due turni di battuta, ha potuto chiudere grazie ad un doppio fallo di uno stralunato Wawrinka nel nono game.
Abbastanza inutile trarre indicazioni da questo match, che doveva serivre per mettere minuti sulle gambe e ambientarsi alla superficie, nel caso di Wawrinka, e all’impegno agonistico tout court, nel caso di Murray. Andata bene al secondo, che adesso avrà un altro incontro tosto, quello con la testa di serie numero 2 e che ha preso il posto di Murray come numero della Gran Bretagna, Kyle Edmund. In altri tempi non ci sarebbe stata storia, adesso sarebbe un gran passo avanti per lo scozzese bissare il successo del primo turno. Vedremo.
Oggi c’erano in campo anche due italiani, Seppi e Berrettini. Mentre Seppi si è lasciato andare alla solita maratona contro Istomin – questi due converrebbe farli giocare sul set secco, tanto finiscono sempre al fotofinish – Berrettini ha un po’ deluso anche se Ferrer è il classico avversario rognoso, soprattutto per un givoane alle prime armi. Ma se davvero Berrettini vuol fare qualcosa in più del vivacchiare tra i cento, queste partite dovrebbe vincerle, facendo valere il peso della sua giovane età. Fra l’altro il romano aveva cominciato benissimo, mettendo sin dalle prime battute lo spagnolo in difficoltà al servizio. Avanti 3-1 Ferrer ha mostrato quanto la volontà di ferro possa ancora provare a nascondere i difetti dell’età che avanza, e con una tenacia forse sconosciuta al giovane italiano si è adddirittura porta a servire per il set sul 5-3 brekkando due volte l’italiano, che sull’erba non dovrebbe mai perdere il servizio con questa frequenza. Lì si sono intraviste le buone qualità del romano, che ha annullato 4 set point, è rientrato in partita sul 5 pari e chissà, di nuovo avrà pensato che il più era fatto. Mai fare questo errore con Ferrer, che al dodicesimo game ha incamerato il set.
Il secondo set si è aperto ancor acon uno scatto di Berrettini che però è durato pochissimo. Ferrer ha trovato modo di recuperare prima il break perso e poi andare avanti e stavolta nel nono game non si è distratto e ha chiuso recuperando un buon lob di Berrettini per infilzarlo a rete. Speriamo che gli serva come esperienza.
Primo turno
[LL] J. Clarke b. R. Harrison 6-4 6-1
D. Istomin b. A. Seppi 6-3 6-7(4) 7-6(4)
J. Millman b. G. Muller 6-7(5) 6-3 6-2
J. Donaldson b. T. Fritz 6-7(8) 6-3 7-6(3)
[6] D. Ferrer b. [Q] M. Berrettino 7-5 6-3
[WC] A. Murray b. [WC] S. Wawrinka 6-1 6-3
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