Diamo i Numeri

WTA: Wozniacki ha in mano il numero 1, Halep costretta al (doppio) grande risultato

Stanno costando carissimo a Simona Halep le due sconfitte inattese sulla terra battuta ottenute tra Stoccarda e Madrid contro CoCo Vandeweghe e Karolina Pliskova. In Germania era una rumena sottotono, colpita a destra e a sinistra dalla potenza della statunitense senza troppa resistenza anche a causa di qualche malessere fisico alla gamba. In Spagna è stata fermata ai quarti di finale dopo aver subito, anche in questo caso, la partita perfetta della ceca, questo nonostante le sue condizioni fossero nettamente migliorate.

Arrivano così gli ultimi 2 tornei sulla terra rossa per entrambe e ora Halep è spalle al muro. Nonostante il ranking ufficiale WTA la veda ancora con poco più di 400 punti di vantaggio tra lei e la danese (7270 contro 6845), la situazione si capovolge totalmente se togliamo i punteggi ottenuti a Roma 2017: 585 punti per la rumena, che fece finale, e 0 per Caroline, che non partecipò per i soliti problemi di allergia al polline.

Dunque, con un calcolo rapido, a inizio settimana la situazione provvisoria è questa

1. Caroline Wozniacki 6845
2. Simona Halep 6686 (7270 – 585 come punteggio di Roma 2017 + 1 del primo risultato fuori dal suo ranking)

Come può materializzarsi il sorpasso dopo la settimana romana?

Premettendo anzitutto che Halep deve anche proteggersi da Garbine Muguruza, al momento terza ma che salirebbe a 6725 in caso di vittoria e al numero 2 in caso di sconfitta della rumena all’esordio (tutt’altro che facile, contro Victoria Azarenka o Naomi Osaka), entrambe non possono prescindere da un approdo ai quarti di finale.

Halep deve arrivare ai quarti per avere il numero di punti minimo per essere davanti a Wozniacki. Allo stesso modo Wozniacki deve raggiungere i quarti per avere un numero minimo di punti per difendersi in caso di un risultato importante dell’attuale numero 1 del mondo. Se entrambe arriveranno ai quarti di finale, a quel punto ad Halep servirà una vittoria in più della rivale.

La situazione spiegata nel dettaglio.

I punti che offre il torneo di Roma: R1 = 1, R2 = 60, R3 = 105, QF = 190, SF = 350, F = 585, W = 900.

Al momento ci sono 159 punti di differenza tra Halep e Wozniacki, in favore di quest ultima. Il fattore che viene leggermente in aiuto di Simona è che Caroline deve ottenere più di 100 punti per vedersi aggiunto qualcosa, visto che quel limite rappresenta l’ultimo risultato in questo momento parte del suo ranking (di 6845): i 100 punti dei quarti di finale a San Pietroburgo. Questo vuol dire che la danese deve raggiungere almeno gli ottavi e qualsiasi risultato otterrà deve subire una sottrazione di 100 punti. Il suo ranking quindi vedrà aggiungersi soltanto 5 punti (con un terzo turno), 90 punti (coi quarti di finale), 250 punti (con la semifinale), 485 (con la finale) e 800 (con la vittoria).

Tramutando tutto ciò in un elenco:

Entrambe raggiungono il terzo turno:
1 Caroline Wozniacki 6850
2 Simona Halep 6790

Entrambe raggiungono i quarti di finale:
1 Caroline Wozniacki 6935
2 Simona Halep 6875

A quel punto, la progressione di Halep la vede a: 7035 (semifinale), 7270 (finale), 7495 (vittoria).
La progressione invece di Wozniacki, dai quarti di finale: 7095 (semifinale), 7330 (finale), 7645 (vittoria).

Uno sguardo a Parigi.

Dovesse riuscire a salvarsi, Halep sarebbe comunque chiamata a un ottimo risultato a Parigi. Il distacco, comunque finisca il torneo di Roma, non sarà sufficiente a mettere una distanza importante tra lei e la danese, con 1300 punti (finale) che usciranno dal suo ranking quando inizierà il Roland Garros a fronte dei “soli” 430 (i quarti di finale) della danese. Poco meno di 900 punti da colmare.

L’ideale sarebbe, per lei, vincere Roma e sperare che Wozniacki perda all’esordio o agli ottavi, così da avere circa 700 punti di vantaggio. A quel punto, tolti 1300 punti a lei e 430 alla rivale, ci sarebbero poco meno di 200 punti a favore della danese da recuperare durante il secondo Slam del 2018, in una situazione abbastanza simile a Roma. Per questo, per Halep, ora non sono più ammessi passi falsi e il destino non sembra più nelle sue mani.

Diego Barbiani

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