di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
18 Mag 2018 14:35 - WTA
Sharapova gladiatrice a Roma, Halep mantiene il numero 1 WTA
Il big match non delude: 3 ore e 10 per una partita di grande equilibrio e straordinaria intensità, battuta Alona Ostapenko. Fuori Caroline Wozniacki, e Simona Halep approdando in semifinale sarà numero 1 al mondo al Roland Garros.
di Diego Barbiani
M. Sharapova b. [5] J. Ostapenko 6-7(6) 6-4 7-5
Wow, semplicemente wow. Era la sfida di cartello dell’intera giornata, forse dell’intera settimana, ed è stata tutto quello che volevamo avere. Una battaglia tra gladiatrici vere nel luogo più indicato perché questo avvenga: il Foro Italico. Una delle partite più belle della stagione per intensità, agonismo ed equilibrio è finita dopo 3 ore e 10 minuti con la russa che ha festeggiato dopo l’ultimo rovescio vincente della sua partita.
Una partita bella, a tratti bellissima, e con i suoi momenti di alti e bassi tipici quando si ha Jelena Ostapenko dall’altra parte della rete, ma la lettone è stata protagonista principale di una partita che veramente ha regalato tanto spettacolo e tante emozioni per 36 game vissuti in apnea. Il dato non è banale, perché la russa non ha mai perso prima d’ora quando la partita è arrivata ad almeno 35 game. E quando diciamo “prima d’ora” intendiamo in tutta la carriera, a cominciare da quando nel 2003 superava al terzo turno di qualificazioni al Roland Garros Yulia Beygelzimer 6-7 7-5 8-6. Dati, forse inutili, giri di parole, ma Sharapova sulla lunghissima distanza non perde mai.
Eppure bravissima la sua avversaria, che ha disputato una partita di cui dover andar fieri perché Sharapova in questa settimana è una giocatrice tornata a livelli più che accettabili e che mette paura a tutte ora che si avvicina il Roland Garros. Un primo set che avrebbe potuto vincere 6-1 se l’è dovuto invece sudare fino a u 8-6 dopo un’ora e un quarto. Aveva cominciato alla grande, semplicemente perfetta, facendo sembrare la sua avversaria una comprimaria. È questo l’effetto che porta Ostapenko quando comincia a colpire vincenti a destra e a sinistra, di dritto e rovescio. Semmai è particolare che lo abbia fatto anche oggi, contro una delle migliori colleghe che sanno abbinare potenza, attacco e precisione.
Eppure, come dicevamo, è una giocatrice che si presta qua e là a dei cali proprio per via di questo suo incredibile ritmo e velocità di esecuzione. Non di meno, oggi era molto più nervosa del solito alla battuta. Sono stati 11 i doppi falli totali, un numero che aveva raggiunto in tutto il 2018 soltanto nella partita d’esordio: il primo turno a Shenzhen contro Kristyna Pliskova perso 6-1 6-4. Poi, dalle settimane seguenti, aveva lavorato tanto con David Taylor su questo aspetto e piano piano i numeri erano rientrati. Soltanto contro Karolina Pliskova a Stoccarda, in un match anche lì lunghissimo (5-7 7-5 6-4 per la ceca) ne aveva commessi 8. Oggi è stato molto brava inizialmente a riprendere un primo set che avrebbe meritato arrivando al tie-break, salvando un set point sul 5-6 e concludendo con 3 vincenti di fila.
Sharapova è ripartita con un immediato break di ritardo, ma un brutto game al servizio per Ostapenko l’ha subito rimessa in gara. Da lì ha cominciato a gestire meglio i propri turni di battuta, non concedendo palle break con la stessa costanza del set d’apertura (8 delle 13 totali concesse sono arrivate nel primo set). Eppure, trovato l’allungo sul 4-2, è subito stata ripresa. La novità positiva per Ostapenko, oggi, era che riusciva spesso (o comunque quando possibile) a passare dalla fase offensiva a quella difensiva con slice di dritto per rallentare i colpi e creare difficoltà. Sul 4-4 la lettone ha spinto a tutta nel tentativo di andare a servire per il match e dopo essersi fatta riprendere da 0-30 e una serie di vantaggi, finalmente la chance era arrivata. Qui, il meglio della partita della ex numero 1 del mondo: un punto fatto di enormi rischi a ogni colpo, ma era quello che serviva per impedire a Ostapenko di prendere campo. Seconda di servizio sulla riga, dritto a pochi centimetri da quella di fondo, altro dritto a colpire in pieno la riga del corridoio.
A tanto così dallo sprofondare, a tanto così dal ribaltare l’equilibrio. Ostapenko ha pagato il colpo e in un game dove ha messo a segno anche il decimo doppio fallo ha ceduto la battuta, complice un’ottima risposta di rovescio incrociata sul set point della russa. Nel terzo set la ex numero 1 del mondo partiva con un importante vantaggio a livello psicologico, ma Alona ha saputo resettare tutto alla perfezione. Dopo oltre due ore mezza, però, perdendo un brutto game di battuta (uno dei tanti dove era avanti 40-15) ha dato modo alla rivale di allungare.
Sul 5-3 Sharapova non ha chiuso, con un doppio fallo sul 30-30 che ha fatto innervosire pure Hogstedt in tribuna e subendo l’aggressività di Ostapenko nello scambio successivo il distacco si è ricucito. La seconda della lettone continuava a essere preda degli assalti avversari ma con gran coraggio ha messo in campo due servizi che hanno portato Sharapova all’errore in entrambi i match point sul 4-5. Il rovescio a chiudere, in lungolinea, faceva esplodere il Campo Centrale. Altre emozioni, altri punti combattuti. Due gladiatrici che si sono sfidate a viso apertissimo, ma come sempre quando i match arrivano ai 35 game è Sharapova a festeggiare.
Prima semifinale a Roma dal 2015, sfiderà domani la vincente del match serale tra Simona Halep e Caroline Garcia.
Altri risultati
Fuori Caroline Wozniacki, sconfitta 6-3 6-1 contro Anett Kontaveit. Partita mai in discussione in favore di un’estone scatenata che nell’ultimo mese ha raccolto una serie enorme di risultati battendo 6 top-20 di cui 3 top-10, la semifinale a Stoccarda, gli ottavi a Madrid e ora la semifinale a Roma. Dopo il successo contro Venus Williams la numero 26 del mondo (che è certa di migliorare il proprio best ranking, ha impiegato un’ora per superare una danese probabilmente vittima anche delle fatiche di ieri contro Anastasija Sevastova. Questo risultato permette a Simona Halep, che ha eliminato con abbastanza facilità Caroline Garcia (6-2 6-3) di rimanere numero 1 al mondo anche lunedì prossimo e di essere quindi numero 1 del seeding al Roland Garros, dove tutto tornerà di nuovo in ballo.
Elina Svitolina coglie la sesta vittoria consecutiva contro Angelique Kerber, sconfiggendola per 6-4 6-4. Molto importante nell’economia del risultato il parziale di 4-0 dal 4-2 Kerber nel primo set quando ha cambiato la propria tattica cercando di caricare molto di più i propri colpi e cacciando sempre più indietro la tedesca. Bellissima, soprattutto, la serie di punti che l’ha portata dal 4-4 40-15 al punto che le ha dato la chance di servire sul 5-4, con anche un’ottima discesa a rete dove ha arpionato un passante tutt’altro che facile della sua avversaria. L’inizio del secondo set è stato più combattuto, ma il break preso sul 2-2 e il successivo salvataggio da 15-40 hanno creato i presupposti per un nuovo successo in favore dell’ucraina che torna così in semifinale.
Risultati
[1] S. Halep vs [7] C. Garcia
M. Sharapova b. [5] J. Ostapenko 6-7(6) 6-4 7-5
[4] E. Svitolina b. [11] A. Kerber 6-4 6-4
A. Kontaveit b. [2] C. Wozniacki 6-3 6-1