Una sola settimana. Tanto è durato il ritorno in vetta al ranking ATP di Roger Federer. Conquistato l’ottavo titolo agli Internazionali d’Italia, Rafael Nadal si riprende lestamente il primato appena perduto a Madrid. Il maiorchino, che dodici mesi or sono aveva interrotto la propria corsa romana già nei quarti, si mette nuovamente alle spalle il rivale di sempre per i “soliti” cento punti di differenza, riportandosi a quota 8770 a fronte degli 8670 dell’elvetico, che come noto non partecipa alla stagione sul rosso.
Resta saldo sul gradino più basso del podio Alexander Zverev. Da segnalare che grazie alla finale il tedesco guadagna la testa della Race, scavalcando anche in questo caso Federer per sole 25 lunghezze (3135 a 3110, con Nadal che è a 3040).
Tornando sulla graduatoria a base dodici mesi, Marin Cilic, semifinalista, risale al numero 4 davanti a un Grigor Dimitrov eliminato al debutto, mentre il piazzamento nei quarti consente a David Goffin di sorpassare John Isner e riconquistare la nona piazza.
Fra i primi venti si registrano i career high dell’argentino Diego Schwartzman, pur uscito al secondo turno (12; + 3), e del britannico Kyle Edmund, fermatosi agli ottavi (17; + 2). Scivola al di fuori della top twenty, invece, Novak Djokovic (22; – 4), che non si trovava così in basso dall’ottobre 2006. Al serbo, giunto in semifinale (dodici mesi fa era stato finalista), poteva comunque andare ben peggio: il rischio, in caso di eliminazione immediata o quasi, era precipitare oltre la trentesima piazza.
Fabio Fognini, capace di strappare un set a Nadal nei quarti, si conferma il leader azzurro, rientrando fra i venti dopo sette giorni di assenza: il ligure è diciannovesimo (+ 2). Dietro di lui troviamo Andreas Seppi (51; – 2), Marco Cecchinato (72; + 1) e Paolo Lorenzi (74; – 2). Entra per la prima volta nei cento Matteo Berrettini (96; + 7), che agli Internazionali ha superato un turno in main draw.
Seguono Thomas Fabbiano (115; + 3), Lorenzo Sonego (126; + 14 con il secondo round capitolino), Simone Bolelli (130; + 2), Stefano Travaglia (145; + 1), Alessandro Giannessi (198; – 6) e il redivivo Luca Vanni (199; + 60 grazie al titolo nel Challenger di Samarcanda).
Nel settore femminile Simona Halep si conferma numero uno, il che non era affatto scontato: al Foro Italico, infatti, la rumena aveva necessità di ottenere un piazzamento migliore della diretta inseguitrice Caroline Wozniacki per mantenere il primato. È riuscita nell’intento con un certo margine, avendo raggiunto la finale rispetto allo stop nei quarti della danese.
Allo stesso turno di Caroline si è fermata Jelena Ostapenko: la giovane lettone, campionessa in carica del Roland Garros, rientra comunque fra le top five (dov’era stata brevemente un paio di mesi fa), scavalcando Karolina Pliskova, out all’esordio tra le polemiche.
Più in basso, prosegue la risalita di una Maria Sharapova ben decisa a rientrare nelle posizioni che contano: grazie alla semifinale la russa, che due settimane fa era uscita dalle cinquanta, diviene ventinovesima, undici gradini più in alto di lunedì scorso.
Fra le italiane guida sempre Camila Giorgi, cinquantacinquesima (+ 1). Alle sue spalle figurano Sara Errani (74; + 1), Jasmine Paolini (131; + 3), Deborah Chiesa (163; + 3), Martina Trevisan (185; + 4) e l’ormai ritirata Roberta Vinci (187; + 4).
I top ten del ranking ATP: 1 Rafael Nadal (+ 1), 2 Roger Federer (- 1), 3 Alexander Zverev, 4 Marin Cilic (+ 1), 5 Grigor Dimitrov (- 1), 6 Juan Martin Del Potro, 7 Kevin Anderson, 8 Dominic Thiem, 9 David Goffin (+ 1), 10 John Isner (- 1).
Le top ten del ranking WTA: 1 Simona Halep, 2 Caroline Wozniacki, 3 Garbine Muguruza, 4 Elina Svitolina, 5 Jelena Ostapenko (+ 1), 6 Karolina Pliskova (- 1), 7 Caroline Garcia, 8 Petra Kvitova, 9 Venus Williams, 10 Sloane Stephens.
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