[6] C. Garcia b. [WC] M. Sharapova 3-6 7-6(6) 6-4

È stato un grandissimo deja vu. Due ore e quarantacinque minuti di grande partita tra Caroline Garcia e Maria Sharapova che hanno ricordato molto da vicino quanto successe un anno fa, sullo stesso campo, tra la stessa russa e Kristina Mladenovic. Ci sono alcune differenze, come il break di vantaggio che la ex numero 1 del mondo aveva nel secondo set lo scorso anno, o il break di vantaggio che qui invece ha avuto (al terzo) ma ha sperperato malamente, ma alla fine siamo ancora qui a parlare di un 3-6 7-6(6) 6-4 in favore della transalpina di turno.

Una partita che era cominciata nel migliore dei modi, per Sharapova, con il set iniziale tranquillamente catalogabile a migliore della stagione (appena 2 vincenti e una qualità di gioco altissima) e poi alla mancanza di killer instict quando serviva: sul 4-4 nel terzo, quando Garcia ha cancellato due palle break che avrebbero mandato l’avversaria a servire sul 5-4; nel tie-break quando aveva ripreso la situazione da 3-6 ma dal 6-6 in poi ha commesso due gratuiti di dritto identici, con la palla appena sotto il nastro.

Le statistiche finali raccontano di una Sharapova che avrebbe probabilmente meritato più fortuna: 18 ace, 39 vincenti, appena 25 errori gratuiti. Eppure, dalla metà del secondo set, è sembrata non trovare più spazio per avere punti agevoli con la facilità del primo set. Una Garcia più aggressiva, più precisa, ha cominciato a mettere la sfida sul piano di un equilibrio che non si è più schiodato fino alla fine.

La russa, nel terzo set, ha il rimpianto enorme di un vantaggio di 2-0 e servizio, 30-0, dilapidato perdendo 4 punti di fila, ma nel complesso la sua prova è stata nettamente migliore di quelle tra Doha e Indian Wells, o di quella vissuta quasi da comparsa contro la straordinaria Angelique Kerber vista in Australia. Eppure è arrivata una nuova sconfitta, la quarta di fila, tra doppi falli che aumentavano (0 nel primo set, 10 a fine partita) per la scelta di rischiare sempre tanto per non essere aggredita dalla risposta della francese agli errori con la palla che non aveva più la stessa pericolosità iniziale e cominciava a scontrarsi un po’ troppo spesso con la rete.

Alla fine ha cercato di darsi un’ultima chance, salendo 0-30 sul 5-4 e servizio Garcia, annullando il primo match point, ma non potendo nulla su quello dopo. La francese esulta, e adesso agli ottavi ha il personaggio del torneo: Marta Kostyuk.

Altri incontri

Marta Kostyuk non si ferma. La quindicenne ucraina è al secondo turno con il successo per 6-4 6-1 ai danni di Antonia Lottner, wild-card tedesca numero 155 del mondo. Lei, numero 158, è certa di portare nelle vicinanze delle prime 130 del ranking, con una Race che addirittura la vede attorno al numero 50 del mondo.

Un iniziale vantaggio di 3-0 è stato, come ieri contro Alizé Cornet, bruciato anche a causa di una caduta per fortuna senza troppe conseguenze. Dal 3-3, però, l’ucraina è ripartita e ha vinto 9 degli ultimi 11 game giocati, trovando il primo successo a livello di main draw WTA.

Parte molto bene anche Karolina Pliskova, numero 5 del seeding, che ha battuto con uno score abbastanza sorprendente Kiki Bertens, a cui ha lasciato appena 4 game (6-2 6-2) continuando sull’ottima scia della Fed Cup.

In serata la netta e sorprendente sconfitta di Julia Goerges, trafitta dal bel gioco di Marketa Vondrousova, classe 1999 e che ha nella terra una superficie che adora particolarmente. La giovanissima ceca però si è superata, lasciando appena 4 game alla numero 1 di Germania. Il pubblico di casa però può festeggiare per la vittoria di Laura Siegemund su un’altra atleta ceca, Barbora Strycova. La campionessa in carica si è imposta 6-4 6-3 e attende ora la vincente di CoCo Vandeweghe contro Sloane Stephens.

Risultati

[WC] L. Siegemund b. B. Strycova 6-4 6-3
[Q] M. Vondrousova b. J. Goerges 6-2 6-2
[Q] M. Kostyuk b. [WC] A. Lottner 6-4 6-1
[6] C. Garcia b. [WC] M. Sharapova 3-6 7-6(6) 6-4
[5] Ka. Pliskova b. K. Bertens 6-2 6-2