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15 Mar 2018 23:24 - WTA
WTA Indian Wells: Kasatkina è un treno, brilla la classe 1997
Daria Kasatkina e Naomi Osaka: due giocatrici nate nel 1997 entrambe in semifinale in un WTA Premier Mandatory. Travolta Angelique Kerber.
di Diego Barbiani
[20] D. Kasatkina b. [10] A. Kerber 6-0 6-2
Si è risolta in un’ora la prima partita della giornata sullo Stadium 1 dell’Indian Wells Tennis Garden, partita che ha raccontato ben poco se non che Daria Kasatkina non sembra volersi accontentare di un “semplice” bel risultato.
Dopo la partita superlativa vinta contro Caroline Wozniacki, e prima ancora contro Sloane Stephens, la russa ha oggi fatto ancor meglio, spazzando via dal campo Angelique Kerber, lasciandole appena 2 game. È un treno, come abbiamo definito nel titolo, perché questo è un risultato che fa tanto rumore, soprattutto se sommato ai precedenti, e se aggiunto alle belle prestazioni di San Pietroburgo (semifinale, dove perse contro Kristina Mladenovic) e poi a Dubai, dove fu sconfitta in finale contro Elina Svitolina.
Raramente si era vista una russa così efficace, così pratica e perfetta nelle varie operazioni in campo. Il suo top-spin, anche oggi, ha mandato subito nel pallone un’incontrista come la tedesca, che ha ricevuto alcune mazzate pesanti nei primi game e non si è più ripresa. Tra tutti, da segnalare il rovescio slice in allungo, difensivo, divenuto vincente sul punto che le ha dato il doppio break. Kerber non è mai entrata in partita, incapace di reagire ed estremamente fallosa. Ha ricordato, sotto certi aspetti, quella del primo set perso contro Ekaterina Makarova e, pur vincendolo, contro Elena Vesnina. Quelle false partenze erano poi state coperte da rimonte, ma oggi non c’era spazio per questo scenario perché Kasatkina ha dimostrato come mai da lunedì prossimo diventerà numero 1 russa e come mai, in questo momento, è capace di esprimere il miglior tennis della carriera.
Non ha ancora 21 anni e questa, a conti fatti, sarà la semifinale più importante della carriera. Un po’ come per Naomi Osaka, l’altra giocatrice classe 1997 arrivata finalmente alle soglie della top-30 ma con un gioco che al momento la vede al numero 9 della Race. Con Jelena Ostapenko che, nonostante il momento di flessione, rimane la campionessa uscente del Roland Garros e un’altra giocatrice da tenere costantemente sotto i riflettori, la Coachella Valley si conferma in questo 2018 un torneo aperto a tutte le giovani: 12 al secondo turno aveva 21 anni o meno, poi 8 al terzo, 4 agli ottavi, 2 ai quarti e in semifinale.