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01 Mar 2018 04:39 - WTA
WTA Acapulco: Stephens salva un match point, soffre (ma passa) anche Mladenovic
Rischiano tanto le prime 2 teste di serie ma entrambe raggiungono i quarti di finale. Avanti facile Lesia Tsurenko, campionessa in carica: ci sarà la riedizione della finale 2017 contro Mladenovic.
di Diego Barbiani
Una delle 2 a un solo punto dalla sconfitta, l’altra costretta a tanta sofferenza per tutto il match e a spuntarla solo al fotofinish. Si sintetizzano così, in breve, le partite che hanno affrontato Sloane Stephens e Kristina Mladenovic, numero 1 e 2 del seeding di Acapulco, torneo WTA International.
La statunitense ha battuto 5-7 7-6(6) 6-0 la qualificata Arantxa Rus giocando una brutta partita, fallosa per gran parte del tempo, eppure per sua fortuna le è bastato trovare due accelerazioni decisive nel momento più disperato per capovolgere l’inerzia. Non è un dettaglio che gioca tanto a suo favore, perché se contro la numero 122 del mondo è bastato è logico attendersi ben altra conclusione quando le avversarie saranno di livello superiore.
L’olandese ha fatto il suo, giocando coraggiosamente ed esaltandosi in difesa vincendo qualche bello scambio coprendo il campo e ribattendo tutto quasi in controbalzo, ma il match era sempre sulla racchetta della sua avversaria. Lo si è intravisto in un frangente del secondo set, quando da 2-0 Stephens non riusciva a tenere una palla in campo e veniva rimontata finendo sotto 2-3 e servizio, ed essendo appena più precisa è stata in grado di capovolgere tutto fino al 4-3 con 8 punti vinti velocemente. Di nuovo 2 brutti game di battuta e ritornava con le spalle al muro: 7-5 5-4 Rus e servizio, che però non concretizzava l’occasione di chiudere col servizio.
Salvato più tardi un set point sul 6-5, l’olandese dominava la prima parte del tie-break andando a un soffio dal 5-1, quando però Stephens ha vinto il punto più bello dell’intera partita con un rovescio incrociato stretto in controbalzo che ha pizzicato gli ultimi centimetri di riga. Mentalmente lì è stata una botta ancor più forte del contro break subito sul 5-4, perché salendo avanti di 4 punti avrebbe affossato forse definitivamente le speranze della numero 1 del seeding di raggiungere il terzo set. L’aggancio è arrivato sul 5-5, ma c’è stata comunque l’occasione del match point per la qualificata, annullato grazie a un dritto vincente della sua avversaria che poi si aggiudicava i successivi due punti e finiva per dominare il set decisivo approfittando dello sconforto crescere di Rus, che assaporava il primo successo contro una top-20 dal secondo turno di Wimbledon 2014 quando batté la numero 5 del mondo Samantha Stosur a Wimbledon. Per la statunitense, adesso, la sfida contro Stefanie Voegele che ha superato 6-3 6-3 Maria Sakkari.
Tanta fatica anche per Kristina Mladenovic, che è venuta a capo del suo match contro Beatriz Haddad Maia solo per 3-6 6-3 7-5. Scivolato via con troppa facilità il primo set, nel secondo dal 3-2 è cominciata una girandola di 3 break consecutivi con Haddad Maia che sprecava nel sesto e nell’ottavo game un vantaggio di 40-15, mentre sul 5-3 Mladenovic non sfruttava la palla del quarto break consecutivo. Nel parziale decisivo, la francese saliva avanti 4-1 e servizio ma i problemi continuavano: il primo break di vantaggio è stato ceduto subito, il secondo sul 5-4 e servizio, quando addirittura era avanti 40-0 e non è riuscita a capitalizzare alcun match point. Poteva nascere una nuova partita, ma la brasiliana è stata nuovamente tradita dallo scarso rendimento con la seconda (40% in tutto il match) e ha concesso una nuova chance di chiudere alla sua avversaria che stavolta non ha sbagliato.
Ai quarti di finale la riedizione della finale 2017 contro Lesia Tsurenko, campionessa in carica, che ha battuto 6-3 6-1 Arina Rodionova. L’ucraina lo scorso anno ha superato la francese in 2 circostanze: oltre ad Acapulco, si impose anche sull’erba di ‘s-Hertogenbosch. Avanti anche la numero 3 e 4 del seeding, Daria Gavrilova e Shuai Zhang. L’australiana è venuta a capo della sfida contro la wild-card locale Renata Zarazua 7-5 6-3 nonostante una nuova giornata da dimenticare al servizio e qualche momento di nervosismo di troppo nel finale: 12 doppi falli, di cui uno sul primo match point, seguito da un servizio vincente e da un urlo (“Mejico”) di frustrazione non particolarmente apprezzato dal pubblico di casa che l’ha un po’ beccata con dei fischi. Shuai Zhang ha avuto invece ragione della qualificata Jil Teichmann 7-6(5) 6-4.
Risultati
[1] S. Stephens b. [Q] A. Rus 5-7 7-6(6) 6-0
[Q] S. Voegele b. M. Sakkari 6-3 6-3
[4] S. Zhang b. [Q] J. Teichmann 7-6(5) 6-4
[Q] R. Peterson b. M. Puig 6-1 6-4
V. Cepede Royg b. [5] I. C. Begu 7-6(4) 6-1
[3/WC] D. Gavrilova b. [WC] R. Zarazua 7-5 6-3
[7] L. Tsurenko b. [Q] A. Rodionova 6-3 6-1
[2] K. Mladenovic b. B. Haddad Maia 3-6 6-3 7-5