Il successo di Miami, e quello dello scorso settembre allo US Open, autorizzano Sloane Stephens a pensare in grande. La statunitense lunedì sarà nona nel ranking WTA, con 3938 punti, e la numero 3, Garbine Muguruza, è distante appena 2032 punti (5970). Se la distanza non sembra troppo elevata, la notizia più grande arriva da quello che si prospetta per i prossimi mesi: Stephens avrà 0 punti in uscita fino all’inizio di Wimbledon, addirittura 11 fino all’inizio del WTA Premier 5 di Montreal, a metà agosto.

Questa situazione così unica si è verificata perché lei, un anno fa, in questo periodo girava con un tutore alla caviglia e avrebbe ricominciato a camminare soltanto a fine aprile, rientrando sui campi a Wimbledon dopo 11 mesi di stop. Nessun torneo, nessun punto raccolto, e ora la caccia al podio del tennis femminile si fa estremamente interessante.

Per i calcoli esatti bisogna vedere come evolvono le prime settimane post-Miami e come evolve, soprattutto, la situazione del sedicesimo risultato delle giocatrici sopra di lei tra Monterrey, Charleston e Lugano, ma possiamo già definire un piccolo scenario: Muguruza avrà in uscita, soltanto considerando Roma e gli Slam, 2590 punti (Roland Garros e Wimbledon); Elina Svitolina 1570 (Roma, Roland Garros e Wimbledon); Jelena Ostapenko 2745 (Charleston, a cui non parteciperà, Roland Garros e Wimbledon); Karolina Pliskova 1795 (Stoccarda, Roma, Roland Garros, Eastbourne e Wimbledon); Caroline Garcia 860 (Roland Garros e Wimbledon); Venus Williams 1730 (Roma, Roland Garros, Wimbledon).

Questi calcoli non sono definitivi, perché a tutte loro manca il torneo di Madrid, ad esempio, che uscirà dal ranking ma non dovrebbe creare grandi cambiamenti. Per i numeri esatti bisogna vedere dall’inizio della prossima settimana, ma Stephens comincia a fiutare la chance di podio.