di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
18 Mar 2018 20:21 - WTA
Splendida Osaka: a 20 anni è la nuova campionessa di Indian Wells
Primo, pesantissimo titolo della carriera di Naomi Osaka, che si aggiudica il WTA Premier Mandatory battendo in finale Daria Kasatkina.
di Diego Barbiani
N. Osaka b. [20] D. Kasatkina 6-3 6-2
Naomi Osaka è la nuova campionessa di Indian Wells, facendo jackpot dopo 10 giorni da grandissima protagonista lungo i campi della Coachella Valley. Ha battuto, anzi demolito, quasi tutte le sue avversarie tranne Maria Sakkari, che tra i due 6-1 rimediati nel primo e nel terzo set ha impedito alle altre 6 avversarie di vincere più di 4 game per set. Un cammino strepitoso, fatto di vincenti e di tanto bel gioco, a coronare una cavalcata da sogno. E questo sogno non può finire oggi.
È uno dei titoli più importanti della storia tennistica del Giappone e Naomi l’ha ottenuto a nemmeno 21 anni, che li compirà a metà ottobre. Un tennis talvolta potente, talvolta più paziente, un po’ monotono perché era quasi impossibile vederla uscire con soluzioni in slice, ma copriva il campo talmente bene che alla lunga non è quasi mai andata in difficoltà nonostante i tentativi iniziali di Kasatkina di allungare gli scambi e lasciare sempre all’avversaria il compito di rischiare.
Osaka, però, dopo qualche game per sciogliersi ha cominciato a macinare gioco e dopo aver annullato con un ace una palla break sul 3-3 e di mantenersi avanti, decidendo poi per il cambio di tattica decisivo: andare quasi solamente a puntare il dritto della russa. Kasatkina se viene lasciata impostare può sfogare il grande top spin che, come si è visto, fa saltare la palla fino a quasi 2 metri. Quando invece deve passare a difendersi, il colpo diventa più debole e se va sotto pressione può cominciare a commettere tanti errori. Così si è deciso il primo set, mentre nel secondo un doppio fallo sulla palla break ha subito dato il via all’allungo della numero 44 del mondo.
Osaka, alzando la pericolosità del servizio e mantenendosi tranquillamente avanti, ha raddoppiato il vantaggio sul 3-1 e consolidando per il 5-1. Due game più tardi, l’ultimo vincente, di rovescio, e un’esultanza molto composta perché travolta dalle mille emozioni di una giornata che non dimenticherà mai. Ha fatto bingo, è entrata nella storia del tennis e ora il futuro sarà tutto da scoprire, cominciando però da un best ranking che da lunedì la vedrà al numero 22 del mondo. Kasatkina, che è riuscita a trattenersi nel discorso di premiazione dalle lacrime per una sfida in cui ha mollato la presa troppo presto, sarà numero 11 del mondo, ma ripensando a come si sono concluse le ultime due finali giocate (Mosca e qui) c’è ancora tanto da fare per lo step decisivo. Le basi, in ogni caso, rimangono ottime.