Roger Federer si conferma numero uno del ranking ATP, ma non riesce per ora a garantirsi la certezza matematica del primato anche dopo Miami. A Indian Wells, dov’era campione uscente, il fuoriclasse di Basilea doveva raggiungere almeno le semifinali per non subire il controsorpasso dal pur momentaneamente infortunato Rafael Nadal. Federer non ha mancato l’appuntamento, arrivando al match clou, dove però non ha confermato il titolo dell’anno scorso. Pertanto il suo vantaggio sul maiorchino si assottiglia a 290 lunghezze (9660 a 9370): considerato che nel 2017 in Florida fu sempre Roger a imporsi, proprio in finale su Rafa (hanno in scadenza dunque rispettivamente 1000 e 600 punti), per restare in vetta l’elvetico dovrà spingersi almeno nei quarti (che ne danno 180, non basterebbero i 90 degli ottavi).

Immobili i top five, in sesta posizione (+ 2) si issa il trionfatore Juan Martin Del Potro. Il ritrovato argentino supera Dominic Thiem (settimo; – 1) e David Goffin (nono; – 2). Il belga viene sorpassato anche da Kevin Anderson, che con il piazzamento nei quarti eguaglia il primato personale (ottavo; + 1).

Fra i top ten, nonostante l’uscita al debutto, entra Lucas Pouille (decimo; + 2): il francese scavalca Jack Sock (11; – 1) e uno Stan Wawrinka in caduta libera. L’elvetico, finalista dodici mesi or sono, scivola addirittura fuori dai venti (21; – 10), dove figurava senza interruzioni dall’agosto 2012. Giù anche Pablo Carreno Busta (19; – 5), la cui caduta permette a Diego Schwarzman (16; + 1) di stabilire il best ranking.

Torna a salire Sam Querrey, fermatosi ai quarti (14; + 7): se avesse superato un turno in più, sarebbe stato l’americano a fare breccia nell’elite mondiale in luogo di Pouille. Notevoli i balzi in avanti dei semifinalisti, il redivivo Milos Raonic (25; + 13) e l’ormai ex Next Gen Borna Coric (36; + 13).

Fra gli italiani guida sempre Fabio Fognini (18; + 1) davanti a Paolo Lorenzi (57; – 2), Andreas Seppi (62; 0) e Thomas Fabbiano (86; – 9). Irrompe per la prima volta tra i cento migliori Matteo Berrettini, brillante finalista al Challenger di Irving (95; + 13). Alle spalle del romano troviamo Marco Cecchinato, impostosi a Santiago (97; + 10). Seguono Stefano Travaglia (123; 0), Alessandro Giannessi (161; + 1), Lorenzo Sonego (162; – 2), Simone Bolelli (165; – 13), Salvatore Caruso (177; + 8) e Stefano Napolitano (180; 0).

Nel ranking WTA Jelena Ostapenko stabilisce il career high malgrado l’eliminazione al terzo round in quel di Indian Wells. La lettone è quinta (+ 1) davanti a Karolina Pliskova, sesta (- 1), stavolta fuori nei quarti ma l’anno scorso giunta in semi.

Sfiora l’ingresso fra le top ten la finalista Daria Kasatkina, undicesima (+ 8): se avesse conquistato il titolo, sarebbe divenuta nona. A prevalere è stata la sorprendente Naomi Osaka, che compie un balzo di ventidue posizioni mancando di poco l’ingresso fra le prime venti: ora la giapponese di origini haitiane è ventiduesima.

Bene la croata Petra Martic, approdata ai quarti (40; + 11); crollano invece le russe Svetlana Kuznetsova (27; – 9) ed Elena Vesnina (43; – 19), rispettivamente finalista e vincitrice l’anno scorso.

In leggero calo le azzurre di punta: Camila Giorgi è sessantaduesima (- 2), Francesca Schiavone novantaduesima (- 3) e Sara Errani novantaseiesima (- 3). Seguono Jasmine Paolini (149; + 2), Roberta Vinci (166; – 19), Deborah Chiesa (177; – 3) e Martina Trevisan (200; + 1).

I top ten del ranking ATP: 1 Roger Federer, 2 Rafael Nadal, 3 Marin Cilic, 4 Grigor Dimitrov, 5 Alexander Zverev, 6 Juan Martin Del Potro (+ 2), 7 Dominic Thiem (- 1), 8 Kevin Anderson (+ 1), 9 David Goffin (- 2), 10 Lucas Pouille (+ 2).

Le top ten del ranking WTA: 1 Simona Halep, 2 Caroline Wozniacki, 3 Garbine Muguruza, 4 Elina Svitolina, 5 Jelena Ostapenko (+ 1), 6 Karolina Pliskova (- 1), 7 Caroline Garcia, 8 Venus Williams, 9 Petra Kvitova, 10 Angelique Kerber.