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28 Feb 2018 13:08 - Diamo i Numeri
Statistiche della settimana: Tiafoe lancia la Next Gen, Svitolina infallibile in finale
Next Gen sugli scudi con le vittorie di Frances Tiafoe. Elina Svitolina inarrestabile in finale.
di Giancarlo Di Leva
Il futuro si fa avanti con sempre meno riguardi nei confronti di chi è stato protagonista finora. In settimana sono stati vittime della Next Gen specie a Delray Beach i vari Jack Sock (per mano di Reilly Opelka), Sam Querrey (ad opera di Taylor Fritz) e Juan Martin del Potro, battuto da Frances Tiafoe che poi ha alzato il suo primo trofeo in carriera. Una bruciante sconfitta ha dovuto digerire anche Tomas Berdych a Marsiglia in semifinale per mano di Karen Khachanov che non è più NextGen ma ha vinto il torneo superando in finale il beniamino di casa Lucas Pouille e violando così uno dei feudi più prolifici dei tennisti francesi. Per il tennista russo trattasi del secondo successo nel circuito maggiore dopo quello ottenuto a Chengdu nel 2016.
Due vittorie in una settimana che danno consistenza al bilancio fin qui conseguito nel 2018 dai tennisti della Next Gen (nella versione 2017 che contempla i nati a partire dal 1996):
Lo scorso anno ci fu la vittoria di Alexander Zverev a Montpellier e la finale di Medvedev a Chennai oltre alla semifinale del norvegese Ruud (classe ’98) a Rio De Janeiro. Quest’anno, prima delle due vittorie di questa settimana, c’era stato il successo di Medvedev a Sidney, e le finali di Andrey Rublev e dell’australiano Alex de Minaur (classe ’99) rispettivamente a Doha e a Sidney, cui si aggiungono la semifinale dello stesso De Minaur a Brisbane e del giovane canadese Shapovalov (classe ’99) a Delray Beach.
In campo femminile Elena Svitolina si conferma con grande autorevolezza regina di Dubai, impresa riuscita in passato solo a Henin (2003-2004 e 2006-2007) e V.Williams (2009-2010) e conquista il suo quinto torneo Premier in carriera dopo i successi del 2017 (Dubai stessa, Roma e Toronto) e quello di Brisbane del gennaio scorso. La tennista ucraina, unica tra le prime 5 dell’attuale ranking a non essere fin qui stata numero 1 del mondo, conferma la prerogativa di tennista killer, uscendo vincente da una finale per la settima volta consecutiva (undicesima volta in tredici finali complessivamente fin qui disputate in carriera):
La sua performance nelle finali fin qui disputate (84,6%) è la migliore in assoluto tra le tenniste in attività. Andando indietro nel tempo e fermandoci alle tenniste che hanno disputato almeno dieci finali, per trovare un risultato migliore, occorre risalire alla israeliana Smashnova che tra il 1999 e il 2006 vinse 12 delle 13 finali disputate con una performance del 92,30% .
Settimana positiva per gli italiani: a parte il ritorno tra i top 20 di Fognini dopo oltre tre anni (per l’esattezza dal 19 gennaio 2015) grazie alla semifinale raggiunta a Rio De Janeiro al termine di un torneo faticoso ma non entusiasmante, la notizia più interessante riguarda ancora una volta l’ennesimo progresso di Matteo Berrettini che a Bergamo, battendo in finale il connazionale Napolitano al termine di una finale molto combattuta, conquista il suo secondo Challenger in carriera (dopo quello di San Benedetto del Tronto dello scorso anno) e fa un ulteriore passo avanti in classifica che lo proietta al numero 104, a ridosso dei Top 100, traguardo ormai a portata di mano.
Oltre al tennista romano, ottengono il loro best ranking anche Travaglia, che ha ottimamente impressionato a Marsiglia dove al secondo turno ha costretto al set decisivo l’ex n.4 del mondo Berdych, e Sonego che, seppure battuto da Napolitano nella semifinale di Bergamo, sale al 157simo posto in classifica.
Altri numeri:
7 – record di lucky losers ripescati in settimana per effetto dei ritiri avvenuti in campo maschile (5) e in quello femminile (2)
8 – il nuovo best ranking del trentunenne sudafricano Anderson che approfitta dell’arretramento dell’americano Sock inciampato al secondo turno a Delray Beach dove era campione uscente.
10 – record per l’Era Open di avvicendamenti in testa al ranking Wta in soli 14 mesi, a partire dal primo gennaio 2017. La Halep infatti, pur senza aver giocato in settimana, torna ad essere numero 1 per effetto dei 585 punti che aveva in scadenza la Wozniacki, finalista a Dubai lo scorso anno e assente quest’anno.
12 – gli esponenti della Next Gen presenti nei main draw dei 3 tornei maschili della settimana.
18 – il nuovo best ranking dell’argentino Schwartzman che a Rio de Janeiro ha vinto il secondo torneo in carriera dopo quello di Istanbul del 2016.
30 – le posizioni guadagnate in classifica (da 80 a 50) dalla belga Van Uytvanch che ha ottenuto al torneo di Budapest la sua seconda vittoria in carriera.