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05 Gen 2018 11:37 - WTA
WTA Shenzhen: Siniakova sgambetta Sharapova, la ceca in finale contro Halep
La campionessa in carica di Shenzhen Katerina Siniakova supera Maria Sharapova e torna in finale dove incontrerà Simona Halep.
di Redazione
I dettagli fanno spesso la differenza, e allora guardiamo i tabelloni che Katerina Siniakova ha affrontato per arrivare a giocare le ultime 3 finali: ha battuto Shuai Pena, Simona Halep e Johanna Konta lo scorso anno a Shenzhen (superando Alison Riske in finale), a Bastad ha sconfitto Anastasija Sevastova e Caroline Garcia (battendo Caroline Wozniacki in finale). ha battuto oggi Maria Sharapova a Shenzhen per tornare in finale. La giovane tennista ceca, con tanta grinta e qualità da ribattitrice, ha alzato il muro contro la russa di cui ha rivelato ieri essere stata il suo grande idolo durante l’adolescenza e che sperava un giorno di affrontare.
Non solo è riuscita a scendere in campo fianco a fianco della russa, ma l’ha pure sconfitta dopo un match comunque non bellissimo, reso ancor più difficile dalle gocce di pioggia che spesso cadevano sul centrale cinese e che hanno costretto all’interruzione nelle fasi finali del secondo set. 6-2 3-6 6-3 il punteggio finale con la ceca, di origine russa, che ha chiuso la pratica al quarto match point in un punto in cui è finita per terra una volta rischiando pure in una seconda, ma ha sempre recuperato la posizione, continuando a respingere tutti gli attacchi che arrivavano dall’altra parte del campo finché Sharapova, sfinita, ha tirato lungo l’ultimo dritto della sua partita.
Katerina Siniakova sets @ShenzhenOpenWTA Final against @Simona_Halep!
Sees off Sharapova 6-2, 3-6, 6-3! pic.twitter.com/FGKFz9BVt1
— WTA (@WTA) January 5, 2018
Siniakova, che ieri ha collezionato un incredibile rapporto di 26 vincenti e 4 errori gratuiti contro Krystina Pliskova, ha iniziato altrettanto bene oggi e dopo aver vinto il primo set 6-2 (con una Sharapova invece molto sotto tono) ha descritto così il secondo: “il punteggio dice 6-3 mi sentivo molto più vicina a lei”. Non ha mai avuto concrete chance di rientrare, ma quella convinzione deve esserle servita per non demoralizzarsi e ripartire nel terzo set molto carica, tenendo sempre la battuta fino al 3-2, allungando fino al 5-2 con in mezzo anche un brutto game al servizio dell’avversaria (doppio fallo sul 15-30, errore gratuito nel punto d’apertura). Il dritto di Sharapova c’era solo a sprazzi. Lo si vedeva dall’impatto: se aveva il timing giusto la palla viaggiava molto bene e diventata molto pericolosa, ma nel momento in cui qualcosa andava storto diventava spesso un errore. È stata brava a tirare su un game molto complicato sul 2-5, salvando due match point e chiudendo con due servizi vincenti, ma sul 5-3 Siniakova è riuscita a far sua la partita, al quarto match point, nella maniera forse più rocambolesca: cadendo due volte, rialzandosi e recuperando tutti gli attacchi della russa fino a portarla all’errore.
In finale domani avrà l’occasione di ritrovare una delle due top-10 battute qui un anno fa: Halep. La rumena ha ceduto appena 12 game fin qui nel suo torneo e oggi anche Irina Camelia Begu ha pagato questa tassa, rimediandone appena 5 e cedendo 6-1 6-4. Halep, domani, con una vittoria potrebbe diventare la prima numero 1 del mondo a vincere un titolo da Serena Williams a Wimbledon nel 2016.