Nick Kyrgios è ai quarti di finale del torneo ATP 250 di Brisbane, ma ci sono dei dubbi sul fatto che potrà scendere in campo contro Aleksandr Dolgopolov. L’australiano non sta bene, e oggi fin dal primo set è stato ripetutamente trattato nella gamba destra per un problema nella zona del ginocchio.
Il primo medical time out è giunto sul 5-4 per Matthew Ebden nel primo set, poi un altro al termine del primo set, poi ancora nel secondo per sistemare una fasciatura. Rispetto a tante volte, bisogna quantomeno apprezzare la volontà dell’australiano di non lasciare il gioco quando invece, probabilmente, avrebbe avuto tutte le ragioni per farlo. Già nel primo game è arrivato il primo dolore al ginocchio, poi trattato. Da lì in avanti sono state due ore di partita dure, difficili, ma in cui Nick ha voluto a tutti i costi la vittoria. Se l’altro giorno parlava di voler continuare con un atteggiamento positivo, questo è un primo passo interessante. A patto che il tutto non sia stato “provocato” dal fatto che si giocasse in Australia, davanti al suo pubblico.
In ogni caso Kyrgios è stato bravo a non perdere la testa e dare il massimo di quello che aveva, un po’ come è successo poche ore prima ad Aliaksandra Sasnovich nel torneo femminile, anche se lì si trattava di un altro problema fisico (la coscia). La bielorussa, gestendo le energie e riducendo i movimenti, ha battuto in rimonta Anett Kontaveit. Kyrgios ha fatto uguale, chiedendo ancora di più al servizio nel secondo set, la fase più delicata per lui dell’intero incontro, e poi ha dato tutto nel terzo, quando in certi momenti provava anche a rincorrere alcune palle corte del connazionale.
Il break decisivo è arrivato sull’1-1, raddoppiato poi da un secondo sul 4-2. Domani, se ce la farà, sarà chiamato però a sfidare un Dolgopolov apparso estremamente in forma. Ottima la prova dell’ucraino contro Horacio Zeballos, con una partita colma di gioielli tennistici tipici del suo estro. “Non avevo alcun genere di problema prima di questo torneo” ha detto l’australiano nell’intervista in campo, “e questo problema al ginocchio è comparso negli ultimi due giorni, spero non sia nulla di grave”.
Oltre a Kyrgios, gli australiani festeggiano anche per il grande risultato del diciottenne Alex De Minaur, “protetto” di Lleyton Hewitt che l’ha messo sotto il suo radar da ormai diverso tempo e lo sta seguendo e gli sta girando ogni informazione possibile per aiutarlo. De Minaur, con un gran carattere, ha battuto Milos Raonic 6-4 6-4 evidenziando il ritardo di condizione del canadese e regalando una soddisfazione enorme ai tanti australiani sulle tribune.
Roger Rasheed, ex tecnico di Gael Monfils, Grigor Dimitrov e Jo Wilfried Tsonga, girando per la sala stampa diceva che De Minaur poteva fare partita alla pari da fondo campo. Probabilmente nessuno gli avrà creduto, ma alla fine ha avuto ragione in pieno. De Minaur è stato solidissimo, commettendo un solo gratuito in tutta la partita a strappando 3 volte la battuta a chi invece dovrebbe avere in quel particolare uno dei propri punti di forza. A nulla è servito il rientro del numero 4 del seeding, da 2-5 a 4-5 nel secondo parziale, perché alla seconda chance l’australiano ha tenuto la battuta a zero. Adesso la sfida a Michael Mmoh, anche lui debuttante per questo livello. Ci sarà un semifinalista a sorpresa, giovane e dal carattere decisamente acceso. Una boccata d’aria fresca.
Risultati:
[3] N. Kyrgios b. M. Ebden 6-7(3) 7-6(5) 6-2
A. Dolgopolov b. H. Zeballos 6-1 6-2
[Q] M. Mmoh b. [8] M. Zverev 6-2 5-7 6-4
[WC] A. De Minaur b. [4] M. Raonic 6-4 6-4
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