ATP Parigi Bercy: del Potro a una vittoria da Londra, out Goffin e Dimitrov

Dimitrov spreca ancora una volta, l'austriaco Thiem si "riposa" in vista di Londra, l'argentino del Potro si avvicina sempre più alle Finals. Goffin sconfitto da Benneteau avrà comunque il suo slot per l'evento di fine anno.

Arrivati a questo punto sembra ormai certo che ad occupare gli ultimi due posti alle Finals saranno Goffin e uno tra del Potro e Carreno-Busta con percentuale che pende sul piatto argentino. La sconfitta odierna di Pouille, che avrebbe dovuto vincere il torneo per avere speranza di qualificarsi, ha fatto sì che a giocarsela siano rimasti loro tre. Con il solo Delpo però ancora in corsa che dovrà vincere domani contro Isner per sorpassare Carreno che può solo sperare da casa. Goffin che ha anche perso quest’oggi fortunatamente per lui aveva abbastanza vantaggio da stare tranquillo, sarà settimo o ottavo, ma questo poco importa.

[13] J. del Potro b. R. Haase 7-5 6-4

Juan Martin del Potro apre la quarta giornata del Master 1000 di Parigi Bercy con la vittoria sofferta contro Robin Haase, ulteriore passo di avvicinamento a Londra. Come confermano i tre precedenti tra i due che vedono del Potro sempre vincitore, anche oggi l’impressione è che l’argentino sia superiore nonostante cominci sottotono, lento negli appoggi e macchinoso nei movimenti. Haase invece è più reattivo e parte meglio ma quando i game diventano pesanti non gioca sereno e il suo tennis, fatto di variazioni improvvise e tocchi smorzati, perde l’efficacia iniziale. del Potro gioca sottoritmo gli scambi da fondo permettendo all’olandese di mischiare bene le carte senza dargli riferimenti. Con qualche difficoltà in più per l’argentino nel tenere i propri turni di battuta, il primo parziale si sblocca nel nono game che da il via a tre break consecutivi. Comincia l’olandese, fino a quel momento sicuro e pungente al servizio, che non trova la prima e non riesce cosi ad evitare il dritto di del Potro che ne infila tre vincenti e gli strappa il servizio. Subito dopo è delPo ad accusare un passaggio a vuoto che gli costa l’immediato contro break a zero. Fatali all’argentino due errori con il rovescio e un numero di Haase che para un passante sottorete mettendo a segno una super stop volley che cade sulla riga e torna nel suo campo. Il servizio a questo punto conta fino a un certo punto. Gli scambi partono con maggiore frequenza, Haase fallisce quattro palle del 6-5 e poi commette doppio fallo sulla prima palla break cedendo la battuta. del Potro soffre, annulla due palle del contro break e vede sfumare tre set point prima di riuscire finalmente a chiudere 7-5. Nel secondo parziale la storia non cambia. del Potro sembra in difficoltà, il suo gioco funziona poco ma Haase gli da una mano a risolvere la partita. Nel quinto game, dopo un errore gravissimo con il dritto, si innervosisce e ne commette altri cedendo il servizio. Basta questo vantaggio a del Potro, pur senza brillare, anzi quasi sofferente, per chiudere il match e guardare ai quarti di finale che giocherà contro Isner, match che come detto deve assolutamente vincere per qualificarsi alle Finals.

F. Verdasco b. [5] D. Thiem 6-4 6-4

Esce di scena invece Dominic Thiem, testa di serie numero cinque del seeding, battuto con un doppio 6-4 da Fernando Verdasco, protagonista di un grandissimo torneo. I due arrivano al match in condizioni opposte. Thiem, probabilmente segnato nello spirito dalla sanguinosa sconfitta subita da Juan Martin del Potro a Flushing Meadows, ha raccolto zero vittorie nella trasferta asiatica, alcune delle quali con match point a favore come a New York, e ha perso al secondo turno la settimana scorsa a Vienna. Lo spagnolo invece è in fiducia, reduce da due lotte che l’hanno visto prevalere con Rublev prima e Anderson ieri, frutto di una forma psico-fisica ottimale. Fin da subito il linguaggio del corpo dei due è l’emblema della partita. Verdasco è pimpante e, a parte qualche errore iniziale con il dritto forse un po’ imballato dopo il lungo match di ieri, appena scioglie il braccio va avanti come un rullo. Convinto, volitivo e aggressivo lo spagnolo concede solo tre palle break nel quarto game, annullate con un paio di dritti vincenti in uscita dal servizio. Thiem invece non riesce a scrollarsi, gioca scarico e sbaglia tantissimo cedendo la battuta subito dopo. In questo modo si arriva al 6-4 finale chiuso da Verdasco con assoluta tranquillità.
Nel secondo parziale la partita continua sullo stesso sentiero. Thiem è subito in difficoltà, salva una palla break nel primo game ma nel terzo non ci riesce e capitola. Sempre più sfiduciato, sembra che l’austriaco non veda l’ora di finire la partita ma nell’ottavo game ha un moto d’orgoglio, mette a segno qualche bel colpo in risposta e rientra in gioco. Dura solo un attimo però, la nebbia cala nuovamente nella sua mente, perde la battuta mentre Verdasco serve bene e sigla la vittoria che gli permette di raggiungere per la prima volta, a 33 anni, i quarti di finale di Bercy. Per il Thiem visto oggi è paradossalmente un bene finire qui. Londra è alle porte ha un assoluto bisogno di provare a ricare le pile per tornare ad essere competitivo.

[9] J. Isner b. [6] G. Dimitrov 7-6(10) 5-7 7-6(3)

I loro precedenti incontri erano in parità, due vittorie a testa, l’ultimo confronto era stato vinto da Dimitrov a Cincinnati, il suo primo torneo 1000, e solamente in due tie-break a voler sottolineare l’equilibrio che c’era stato, a Bercy il copione è stato pressoché lo stesso. Nel primo parziale i protagonisti concedevano le briciole al servizio, percentuale dei punti con la prima intorno al 90% per entrambi. Il tie-break lungo ed estenuante veniva vinto da Isner per 12 punti a 10. Grisha però non batteva ciglio e nel secondo ricominciava la durissima partita soprattutto psicologica sui turni di battuta, stavolta il bulgaro riusciva a evitare il tie-break ottenendo il break giunti quasi alla volata finale. Dimitrov prendeva slancio e conquistato il break a inizio terzo si involava verso i quarti di finale con Isner ormai rassegnato ad andare in doccia. Proprio nel momento di servire per chiudere l’incontro il numero sei del seed si bloccava concedendo le palle del controbreak su cui Isner si faceva trovare pronto. Giunti ancora al tie-break a spuntarla era ancora l’americano, stavolta senza neanche bisogno di fare gli straordinari. Long John potrà così provare a difendere la finale conquistata lo scorso anno, Dimitrov invece è in forma ma al Master dovrà evitare certi passaggi a vuoto.

[WC] J. Benneteau b. [7] D. Goffin 6-3 6-3

Poteva chiudere ufficialmente la sua rincorsa al Masters il belga, gli sarebbe bastato vincere contro il francese Benneteau che aveva sconfitto nell’unico precedente a livello di circuito maggiore tra i due lo scorso anno al primo turno dello Us Open. A guardare l’incontro, l’atteggiamento di Goffin e il punteggio finale sembrerebbe che il numero sette del seeding abbia mollato il colpo consapevole della qualificazione ormai ottenuta. In effetti sarebbe molto difficile farsi sfuggire l’occasione ma la matematica ancora non lo lasciava tranquillo. Il vincitore dell’incontro invece con un piede in campo e uno in salotto a godersi la pensione ha deciso di rovinare la festa a molti. Invitato a Bercy con l’idea di chiudere con la stagione anche la carriera, sta giocando forse il miglior tennis  da anni, tanto che forse ha ripensato proprio a non ritirarsi. Così mentre lui decide tremano tutti coloro che sono ancora in corsa per le Finals, dopo Tsonga e Goffin toccherà a qualche altro soccombere alla wild card francese ad un passo dal traguardo?

[16] J. Sock b. [17] L. Pouille 7-6(6) 6-3

Un match generoso, proprio questo l’aggettivo che più si addice a questa partita. L’americano vince un match in cui l’inerzia è passata dalle mani di uno alle mani dell’altro lungo tutto il match. Il primo a concedersi in uno slancio di generosità è stato il francese che da buon padrone di casa ha concesso il break all’avversario. Sock però non chiudeva il parziale con il servizio e nel tie-break si faceva rimontare regalando anche uno smash in rete che portava Pouille a chiudere il gioco decisivo con il servizio. Ovviamente il francese ancora una volta rifiutava e finiva per ritrovarsi un set sotto. Nel secondo stessa storia, break iniziale di Sock, recuperato a metà parziale dal francese sospinto dal proprio pubblico che però finiva per ricedere servizio e perdere l’incontro. Jack Sock avanza in quarti, mentre termina il magic moment di Pouille iniziato a Vienna settimana scorsa. Lucas con la sconfitta odierna toglie la sua persona e quindi anche i disturbo dalla corsa alle Finals.

Risultati terzo turno:

[13] J. del Potro b. R. Haase 7-5 6-4
F. Verdasco b. [5] D. Thiem 6-4 6-4
[16] J. Sock b. [17] L. Pouille 7-6(6) 6-3
[3] M. Cilic vs [14] R. Bautista Agut
[WC] J. Benneteau b. [7] D. Goffin 6-3 6-3
[9] J. Isner b. [6] G. Dimitrov 7-6(10) 5-7 7-6(3)
[Q] F. Krajinovic b. [WC] N. Mahut6-2 3-6 6-1
[1] R. Nadal vs P. Cuevas

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