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30 Ott 2017 19:32 - Diamo i Numeri
Race to London: due poltrone per dodici
A Bercy ancora dodici giocatori in gara per gli ultimi due posti alle Finals. Ma uno è già con più di un piede e mezzo a Londra, e in cinque sono praticamente fuori. Ma la partita che conta è agli ottavi di finale...
di Daniele Vallotto
Più conturbante di un qualsiasi giallo di Agatha Christie eccoci ancora a rendervi edotti sulla corsa alle Finals di Londra. La settimana scorsa in corsa erano addirittura 23 ma Basilea e Vienna hanno emanato i loro duri verdetti, riducendo a 12 i candidati. Sarebbero stati tredici, ma un magnanimo Fognini ha generosamente dato spazio agli avversarsi, consapevole che tanto l’anno prossimo non ci saranno problemi per qualificarsi. Alla poltrona attualmente occupata da Goffin (2895) e Carreno Busta (2615), ambiscono dunque Querrey (2535), Anderson (2480), del Potro (2425); Tsonga (2320), Pouille (2155); Bautista Agut (1935), Isner (1915); Ramos (1845); Sock (1775); Schwartzman (1640). I 990 punti che tutti quanti possono aggiungere alla propria classifica (10 li otterranno scendendo in campo) potrebbe potenzialmente farli arrivare davanti a Goffin e Carreno Busta, o – da Ramos in poi – al solo Carreno Busta. Naturalmente non sarà così semplice, e quindi vediamo qualche possibile scenario.
Cominciamo da David Goffin, che è praticamente già qualificato. La situazione peggiore per il belga è quella che lo vedrebbe sconfitto a primo turno – cosa non impossibile, contro il vincente del match tra Ferrer e Mannarino – e la finale tra i due che lo seguono, cioè Carreno Busta e Querrey. Il fatto è che i due sono stati sorteggiati dalla stessa parte del tabellone e si incontreranno a terzo turno, rendendo quindi impossibile l’evento. Gli immediati inseguitori che, vincendo il torneo, potrebbero superare Goffin sono Anderson, del Potro, Tsonga, Pouille, Bautista Agut e Isner. Di questi anche del Potro e Isner sono stati sorteggiati nella parte alta del tabellone e quindi – per evitare la qualificazione di Goffin – si dovrebbe verificare una finale tra uno tra Carreno Busta, Querrey e del Potro (tutta gente che perdendo in finale supererebbe ugualmente un Goffin sconfitto a primo turno) e uno tra Anderson, Tsonga (giocatori che anche perdendo la finale supererebbero Goffin), Pouille, Bautista e Isner (giocatori che vincendo la finale supererebbero Goffin). Se Goffin vince una partita dall’elenco vanno tolti Bautista e Isner; se arriva in semifinale tutti i giochi sono chiusi.
Più appetibile, sembra, il posto di Carreno Busta. Lo spagnolo giocherà contro Mahut e poi avrà, come accennato, con molta probabilità proprio Sam Querrey. È un vero e proprio spareggio, perché se mai dovesse perdere Carreno Busta non andrebbe a Londra, visto che si fermerebbe a 2695 punti e l’avversario andrebbe a quota 2705. Se vincesse, per Carreno Busta non sarebbe invece finita ma certo avrebbe fatto un bel passo avanti. Perché per superare quota 2785 Anderson avrebbe bisogno della semifinale; del Potro e Tsonga della finale; Pouille, Bautista, Isner e Sock di vincere il torneo. Insomma un bel pezzo di qualificazione a Londra se la giocheranno negli ottavi di finale Querrey e Carreno Busta.
E gli altri? Di Querrey abbiamo detto, e per lui vale quello che vale per Carreno: dovesse batterlo non sarebbe fatta ma quasi, la differenza è che anche a del Potro e Pouille basterebbe arrivare in semi, se Querrey perdesse al turno successivo.
Anderson e Pouille sono in rotta di collisione a livello di semifinali, posto che ci arrivino. Anderson ha prima uno tra Verdasco e Rublev e poi probabilmente Thiem. Pouille, che ha preso il posto lasciato vacante da Federer, esordirà contro Herbert o Lopez e poi forse avrà Sock, un altro che non è ancora matematicamente tagliato fuori.
Per del Potro e Tsonga non ci sono troppi conti da fare. O arrivano in finale oppure a Londra non ci andranno.
Rimangono Bautista Agut, Isner, Sock, Ramos e Schwartzman. Sock e l’argentino dovrebbero essere fuori già dopo la prima partita, Ramos lo sarà verosimilmente dopo la seconda. Rimangono Isner, che fece finale a Parigi l’anno scorso e Bautista. Anche per loro giovedì sarà l’ultima giornata.