[1] R. Nadal b. F. Fognini 6-3 6-1
Sarebbe comodo dire che Fognini abbia perso malamente perché, come alcune volte accade, non ci abbia nemmeno provato, ma semplicemente non è oggi il caso. Il ligure ha trovato dall’altra parte della rete una versione solida e brillante di Rafa Nadal, per nulla affaticato dai precedenti impegni in quel di Pechino.
I primi scambi del match sono duri, con Fognini che prova ad anticipare i colpi nel limite del possibile e lo spagnolo che rimanda tutto con grande energia. Fabio sa giocare in controbalzo e lo dimostra diverse volte, producendo accelerazioni vincenti anche con scarso aiuto delle gambe, oltre al fatto che la tenuta da fondo non è mai un particolare problema per lui. Questi fattori sembrano però non bastare nemmeno per fare partita pari, in quanto Nadal imposta sin da subito la partita a livelli di intensità piuttosto elevati. Il dritto mancino funziona a meraviglia e costringe Fognini a continui recuperi, anche dopo un colpo definitivo. Nadal coglie il break in apertura e da quel momento non rischia più nulla in battuta per tutto il set, 6-3.
Fognini sta giocando bene, con intraprendenza, ma Nadal gli sta davvero chiudendo tutte le porte in faccia.
Il secondo parziale sembra una fotocopia del primo, con il maiorchino che centra il break in apertura e il ligure che si dispera per i punti ben impostati che però non riesce a chiudere. Nel quarto gioco, Nadal si prende una brevissima pausa mentale e tanto basta a proiettare Fognini a due palle break. Lo spagnolo riprende però in mano la situazione con il sempreverde schema servizio e dritto e poi con un inedito serve & volley. L’occasione sfuma e di fatto la partita di Fognini termina lì. Nadal chiude 6-1, concedendo solamente la miseria di quattro game ad un avversario che non ha nulla da rimproverarsi.
[2] R. Federer b. A. Dolgopolov 6-4 6-2
Per la quinta volta Roger Federer trova sul suo cammino Aleksandr Dolgopolov e ne risolve la pratica. L’ucraino non è stato neanche stavolta in grado di opporsi al tennis brillante e rapido dello svizzero, oggi un po’ più falloso del solito con il rovescio.
Pronti partenza via e break in favore di Roger Federer, con Dolgopolov che fa fatica a trovare bene il campo nell’impostazione dello scambio. Man mano che l’ucraino inizia a colpire meglio la pallina, lo stesso fa Federer, i cui rovesci coperti steccati vanno diminuendo. Dolgopolov non riesce a rendersi pericoloso in risposta e deve cedere il primo set per 6-4.
Tornato dal toilet break, l’ucraino rischia di perdere immediatamente la battuta, ma con un ace risolve la situazione. Federer inizia a manovrare con più fiducia, non disdegnando soluzioni in back di rovescio per poi girare con il dritto dalla parte sinistra del campo. Fino al 2 pari l’ucraino riesce a tenergli testa, ma è solo questione di tempo prima del crollo definitivo. L’ucraino non riesce più ad aggiudicarsi nemmeno un game lasciando via libera allo svizzero, confermando le poche difficoltà che questi ha nell’affrontarlo (e batterlo).
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