L’ennesima encomiabile prestazione di Paolo Lorenzi, che agli US Open è approdato per la prima volta in carriera agli ottavi di finale di uno Slam (a 35 anni suonati), i ha appassionato e ci ha spinto a vegliare lunedì notte davanti al televisore. C’era la speranza di assistere ad un altro miracolo che il tennista ha forse assaporato, giungendo ad un passo dall’andarsi a giocare l’accesso ai quarti di finale al quinto set contro il sudafricano Kevin Anderson.
Il tennista senese che prima degli US Open dello scorso anno aveva vinto solo 2 match in 21 partecipazioni in tornei dello Slam, chiude la stagione dei Majors per la prima volta con un bilancio positivo: 6 match vinti e 4 persi risultando il migliore tra gli azzurri. Il risultato di Lorenzi ha contribuito in misura determinante alla performance complessiva del settore maschile che in taluni casi ha segnato record storici:
– il miglior risultato dal 2006 in termini di partecipazioni con 6 tennisti al via. Fabio Fognini, lo stesso Lorenzi, Andreas Seppi, Thomas Fabbiano, Alessandro Giannessi e Stefano Travaglia, quest ultimo proveniente dalle qualificazioni. Solo nel 1992 ce ne furono di più (7).
– sono stati vinti 6 match, come nel 1978 all’epoca dei Moschettieri (Adriano Panatta quell’anno raggiunse gli ottavi, sconfitto da Connors in 5 set). Il record assoluto è del 1977 quando i match vinti furono 7 e Barazzutti approdò in semifinale, miglior risultato di sempre degli italiani allo Slam americano.
– sono stati giocati complessivamente 12 match, uguagliando il record assoluto che fu stabilito nel 1992.
– per il quarto anno consecutivo la performance degli azzurri è positiva (50%)
C’è infine una nota che forse è la più importante di queste due settimane: è salito alla ribalta il venticinquenne Stefano Travaglia, che alla seconda partecipazione ad uno Slam ha saputo giungere al terzo turno vincendo peraltro il derby contro il numero uno azzurro Fognini. Il tennista ascolano, che vede nel mirino l’obiettivo top 100 (attualmente è numero 124), è reduce da anni di sofferenza a causa di ripetuti problemi che ne avevano frenato la carriera sportiva, di fronte ai quali tuttavia non si è mai arreso. Ha continuato a lavorare in umiltà, con la stessa perseveranza e dedizione al lavoro che hanno sempre ispirato Paolo Lorenzi che a sua volta, a 35 anni, ha raggiunto il risultato più importante della sua carriera. Paolo e Stefano sono gli esempi cui speriamo sappiano ispirarsi le nostre giovani promesse.
Il dato più sconsolante della spedizione azzurra che mette definitivamente fine al ciclo più glorioso del tennis italiano in generale, durato 10 anni, riguarda il settore femminile in cui al minimo di presenze dal 1999 (3) si è aggiunta l’umiliazione di non aver vinto neanche un match, cosa che non avveniva dal 2001.
Questo “disastro” fa seguito a 9 anni in cui avevamo sempre avuto almeno una azzurra nei quarti. Da lunedì per la prima volta dal 1995 non ci saranno azzurre tra le top-50 e numero uno d’Italia sarà per la prima volta l’eterna incompiuta del nostro tennis, Camila Giorgi, al numero 68.
Altri numeri azzurri:
2 – i match vinti da Fabbiano agli US Open: nei 5 Slam disputati precedentemente in carriera aveva sempre perso al primo turno.
6 – gli italiani approdati nella storia agli ottavi degli US Open: Corrado Barazzutti nel 1977, poi spintosi fino alle semifinali, Adriano Panatta nel 1978, Gianluca Pozzi nel 1994, Davide Sanguinetti nel 2005, Fognini nel 2015 e Lorenzi quest’anno.
10 – i match vinti nei tornei Slam da Lorenzi nel 2017. Ha ottenuto la migliore performance tra gli italiani con 6 vittorie e 4 sconfitte.
18 – le partecipazioni agli US Open di Francesca Schiavone, dietro soltanto a Martina Navratilova (21), Amy Frazier (20) e Venus Williams (19).
24 – le presenze in tabellone nell’Era Open di azzurri provenienti dalle qualificazioni: si sono ripetuti Cristiano Caratti (6 volte), Pozzi (4), Laurence Tieleman, Giorgio Galimberti e Fabbiano (2). Il miglior risultato fu di Pozzi che nel 1994 approdò agli ottavi dove cedette al tedesco Bernd Karbacker.
29 – le presenze complessive negli ottavi di uno Slam da parte dei tennisti azzurri.
51 – i match degli italiani agli US Open decisi al 5° set (bilancio 24 vittorie e 27 sconfitte). Recordman in questa speciale classifica è Caratti giunto al quinto set 6 volte, vincendo in 4 circostanze. Fognini ha vinto 3 volte (su 6) recuperando sempre 2 set di svantaggio.
68 – gli Slam disputati da Francesca Schiavone; terza di sempre dopo Venus Williams (76) e l’australiana Frazier (71).
101 – gli incontri disputati da Seppi negli Slam (bilancio 50 vittorie e 51 sconfitte). Più di lui ha giocato solo Pietrangeli : 125 match (86 vittorie e 39 sconfitte).
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