di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
03 Set 2017 23:24 - US Open
US Open: Sevastova distrugge i sogni di Sharapova, bene Venus Williams
Anastasija Sevastova batte in rimonta Maria Sharapova e si qualifica per i quarti di finale degli US Open: per Masha rientro Slam senza lieto fine.
di Redazione
[16] A. Sevastova b. [WC] M. Sharapova 5-7 6-4 6-2
Questo è il miracolo di Anastasija Sevastova, la ragazza lettone che nel 2013 si arrese ai tanti infortuni e decise per il ritiro prima di provare a darsi una nuova chance nel 2015 e ripartire, dall’inferno degli ITF di ultiimo livello, ed arrivare oggi a confessare che sì, sta facendo più di un pensiero alle Finals di Singapore di fine anno, il torneo riservato alle migliori 8 giocatrici del mondo. Questo è il successo più bello della seconda carriera di una ragazza che sembrava non poter mai arrivare a vivere giornate simili, dove è lei a recitare il ruolo di ammazza grandi, perché stagnata ad un best ranking di numero 39 del mondo, e che invece già un anno e mezzo dopo aver ripreso era in procinto di migliore.
Se lo scorso anno i quarti di finale che la lettone raggiunse a New York furono sorprendenti, quelli di quest anno si può dire siano ancor più incredibili. Dodici mesi fa superava Garbine Muguruza (non la “vera” Garbine, una copia sbiadita) e Johanna Konta, quest anno Sua Altezza Maria Sharapova, al rientro in uno Slam dopo 19 mesi e in grado di battagliare come sempre fatto in carriera.
Verrebbe da pensare al Davide contro Golia, in termini di riconoscimenti, titoli, importanza globale, e quanti più altri fattori si vogliono inglobare. E come nella narrativa della Bibbia, alla fine ha finito per prevalere il “piccolo” Davide, che non ha usato la fionda ma un tennis elegante e vario, ideale per creare problemi a chi, invece, gioca un tennis molto aggressivo e con poche rotazioni. Sevastova che avrebbe anche potuto vincere il punto più incredibile del match, a metà della seconda frazione, quando ha fatto correre la maratona di New York alla sua avversaria, costretta a due lob con la mano sinistra, che ha comunque finito per aggiundicarsi il punto a causa di una palla corta colpita male dalla lettone.
Sevastova, fino a quel momento, stava già dando tantissimo da fare (e da pensare) alla sua rivale. Un primo set vinto sul filo di lana, un secondo dove ha preso vantaggio, la numero 16 del seeding, già nel terzo game e l’ha portato a casa, nonostante non sia propriamente il suo colpo migliore, senza soffrire particolarmente se non sul 4-3, quando ha annullato due palle break. I numeri del secondo parziale raccontano tutta la bontà del gioco della lettone: 2 soli gratuiti in tutto il set, 8 vincenti, controllo totale della situazione.
Le energie, per Sharapova, sono venute meno ad inizio del terzo set. Un problema di vesciche ad un dito ha poi prodotto una partenza molto a rilento dove Sevastova ha vinto 13 dei primi 14 punti giocati. C’è stato un ultimo tentativo di recupero, dal sul 3-2 Sevastova ha tenuto un importantissimo turno di battuta che l’ha portata ad un nuovo break ed alla chiusura del match al terzo match point. Gioia enorme non solo per lei, ma anche per tutta la Lettonia. La piccola nazione baltica sta vivendo infatti un 2017 superlativo: se in Australia sia Sevastova che Ostapenko avevano ottenuto come risultato un terzo turno, in Francia Ostapenko ha vinto il titolo, a Wimbledon la stessa Jelena ha raggiunto i quarti di finale, traguardo bissato ora da Sevastova che andrà a caccia, contro Sloane Stephens, della prima semifinale Slam in carriera.
[9] V. Williams b. C. Suarez Navarro 6-3 3-6 6-1
Non si ferma il cammino di Venus Williams, che supera anche un ostacolo per lei tradizionalmente complicato come Carla Suarez Navarro e si qualifica per i quarti di finale dello US Open 2017.
Partita complicata per due terzi, con la statunitense che non riusciva a scrollarsi di dosso l’avversaria capace di vincere 3 dei 7 confronti diretti disputati. Carla ributta sempre la palla di là, tiene un ritmo alto, ha profondità di colpi, se non trova angolo col palleggio manda comunque in difficoltà la sua avversaria. I loro match hanno quasi sempre seguito queste trame, a differenza di quanto accade invece tra la spagnola e Serena, che ha sempre vinto con parziali disarmanti.
Nel primo set lo snodo decisivo è la fase centrale, quando 3 break di fila alla fine portalo all’allungo della ex numero 1 del mondo che chiuderà poi 6-3. Nel secondo Suarez Navarro è partita fortissimo e con tanto bel gioco e precisione otteneva due break di vantaggio, ridotti solo parizlamente dal tentativo di rimonta di Venus, che sul 3-5 perdeva un turno di battuta da 40-15 e concedeva la parità assoluta. Nel set decisivo Suarez Navarro è scesa di livello, favorendo alla lunga la vittoria della rivale che dall’1-1 si è involata verso la linea del traguardo. Ai quarti di finale attende una tra Garbine Muguruza e Petra Kvitova.
Risultati:
[9] V. Williams b. C. Suarez Navarro 6-3 3-6 6-1
[WC] S. Stephens b. [30] J. Goerges 6-3 3-6 6-1
[16] A. Sevastova b. [WC] M. Sharapova 5-7 6-4 6-2