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07 Set 2017 07:26 - US Open
Us Open – Federer: “Ho commesso troppi errori ma del Potro è un leone”
Le dichiarazioni di Federer dopo la sconfitta contro del Potro: "In queste condizioni non avrei potuto battere Nadal".
di Salvatore De Simone
Del Potro b. Federer 7-5 3-6 7-6(8) 6-4
Puoi spiegare quello che è successo, soprattutto nel quarto set con quattro set point sprecati?
Capita. Non so, è dura da spiegare: qualche volta fai la cosa giusta ma la fa anche l’altro e poi il match prende una brutta piega. Non penso di aver giocato male. Alla fine del tie-break potevo giocare meglio, certo, ma non credo che quei quattro punti abbiano fatto tutta questa differenza; anche nei primi due set ho sbagliato colpi che non avrei dovuto sbagliare. Lui ha colpito bene quando ne aveva bisogno e forse io gli ho dato una mano. Lui ha giocato meglio di me nei momenti importanti.
È più frustante se pensi che avresti potuto essere in semifinale…
Ad essere onesto no. È stato un torneo duro e sinceramente pensavo solo al match di stasera: sapevo che sarebbe stato un match difficile e durante il torneo ho combattuto molto e dunque non pensavo più in là. Da un certo punto di vista sono contento di aver raggiunto i quarti, non sono deluso perché ho fatto un gran anno fin qui: sfortunatamente stasera mi sono trovato di fronte uno che è stato migliore di me.
I fans si aspettavano un super match tra te e Nadal
Non c’ho nemmeno pensato perché ho perso e dunque non si verificherà. Adesso devo pensare a quello che non ha funzionato. Ovviamente è un peccato che non ci sarà tal partita. Comunque, ad essere sinceri Juan Martin avrà una chance più di me a battere Rafa: credo che il livello in cui ho giocato e sto giocando non sarebbe stato sufficiente per vincere il torneo. Juan Martin ha meritato la semifinale e da un certo punto di vista è meglio che io sia fuori perché qualcun altro ha migliori chance di vincere il torneo.
Quando hai perso contro del Potro nel 2009 hai detto che non era stata una sconfitta così pesante da non poter andare avanti negli ultimi mesi dell’anno. E dopo quella di stasera?
Lo dirà il tempo. Certamente non è sempre una delusione quando perdi, fai le valigie e vai a casa. Non è la parte più divertente per un tennista e in questi momenti hai presente solo le cose brutte. Ma se guardo con la giusta prospettiva, alla mia età e con quello che è successo nei mesi scorsi, penso che recupererò abbastanza velocemente.
Pensi che i match dei primi turni, in cui ha dovuto lottare molto, ti siano costati energie? Questo potrebbe forse spiegare gli errori compiuti oggi che di solito non commetti?
Sono dovuti anche alla preparazione. Non ho cominciato il torneo nelle migliori condizioni mentali. Poi potrebbe dipendere molto dallo sfidante ma a me non piace quella sensazione. Non l’avevo in Australia e a Wimbledon e giustamente sono fuori dal torneo: non mi sono sentito a mio agio col mio corpo, la mia mente e il mio gioco.
Sembravi poco riposato e moto stressato in campo. È questa la ragione per cui non hai dato il meglio?
L’ho appena spiegato. Penso che le tre cose di cui ho detto prima abbiano reso tutto più difficile: quando il diritto non va dove vuoi che vada, allora non puoi sentirti al massimo. Ma alla fine penso di essere stato calmo nonostante il peccato di aver perso molte opportunità oggi.
Hai perso l’occasione di ritornare numero 1. Pensi che possa avere un impatto su di te nei prossimi tornei?
Non credo. Adesso devo riposare perché mi sento molto stanco. Non ero sicuro di giocare, ad essere onesti, quindi sono felice di potermi riposare. Il mio calendario però rimane sempre quello che ho annunciato: Laver Cup, Shanghai, Basilea, Parigi e infine Londra, non cambia nulla. Spero di essere al 100% a Praga per la Laver Cup in modo da essere competitivo in Cina.
Stasera è dura per te ma hai avuto grandi soddisfazioni quest’anno…
Eh sì (sorriso). Ne riparleremo alla fine dell’anno ma è ovvio che questo già adesso è un anno meraviglioso per me. Ora è tutto un bonus per e del resto non posso vincere sempre. Inoltre stasera ho giocato contro uno che è stato più forte di me e anche questo fa parte del gioco. Juan Martin ha combattuto come un leone. Certo ho dei rimpianti perché avrei potuto ritornare ad essere numero uno ma ho ancora delle priorità per i prossimi mesi e di solito gioco bene nell’ultima parte dell’anno. Ora ho solo bisogno di recuperare ed essere al meglio per le prossime sfide. Come al solito, voglio semplicemente giocare bene a tennis e divertirmi.