Siamo reduci da una settimana interlocutoria, che non ha logicamente inciso più di tanto sui due ranking mondiali. Il circuito maschile era fermo per la disputa di semifinali e playoff di Coppa Davis, mentre il Tour donne aveva in programma solo due eventi International, Quebec City e Tokyo.
In entrambi i tornei a conquistare il titolo sono state giocatrici non accreditate alla vigilia, Alison Van Uytvanck e Zarina Diyas. Partiamo da quest’ultima, che con il successo ottenuto in Giappone mette a segno un brillantissimo + 37 che la issa direttamente al sessantatreesimo posto. Il career high (trentunesima nel gennaio del 2015) è ancora distante, ma per la kazaka è enorme la gioia del primo centro a questo livello, specie dopo aver superato una serie di traversie dal punto di vista fisico. Zarina proveniva dalle qualificazioni, così come una delle semifinaliste, la croata Jana Fett (99; + 24), e l’altra finalista, la beniamina di casa Miyu Kato (123; + 48).
In Canada si è imposta la belga Van Uytvanck, che con un bel + 30 diviene sessantottesima. Anche per lei si tratta del primo titolo di questo valore (in precedenza aveva in carniere solo il 125k di Taipei 2013), ma il best ranking, numero 41 nell’ottobre di due anni fa, resta lontano.
In ascesa anche la finalista Timea Babos (53; + 10) e la semifinalista Lucie Safarova (28; + 5). Giù, al contrario, Oceane Dodin (62; – 14) e Christina McHale (81; – 19), cui sono usciti dal conteggio i punti per le rispettive vittorie a Quebec City e a Tokyo di dodici mesi or sono, non adeguatamente compensati dalle prestazioni di quest’anno: secondo turno per la francese, semifinale per l’americana.
Tra le italiane guida per la seconda settimana di fila Camila Giorgi, che perde una posizione diventando sessantanovesima. Alle sue spalle troviamo Francesca Schiavone (80; + 1), Roberta Vinci (84; 0), Jasmine Paolini (135; – 3), Martina Trevisan (171; – 25) e Georgia Brescia (197; 0).
Ben scarsi i movimenti di rilievo nel settore maschile, con i primi quaranta immobili. Si fa notare il tedesco Florian Mayer, che, grazie alla finale nel Challenger di Stettino, risale sei gradini fino al numero 63. Da rimarcare l’ingresso fra i primi cento del “Next Gen” Alexander Bublik, in semi nel Challenger di Istanbul (96; + 5), e i cali di Dudi Sela (75; – 8) ed Ernesto Escobedo (89; – 8).
Stabili i migliori azzurri: Fabio Fognini è ventinovesimo, Paolo Lorenzi trentottesimo. Nuovo career high per Thomas Fabbiano, settantesimo (+ 2). Dietro ad Andreas Seppi (85; + 1) e a Marco Cecchinato (103; – 4), migliora se stesso il più valido esponente nostrano della nuova generazione, Matteo Berrettini (127; + 14). Il tennista romano è stato ottimo finalista in Turchia, dove ha eliminato proprio Bublik prima di arrendersi con parecchi rimpianti all’esperto tunisino Malek Jaziri.
Seguono Stefano Travaglia (129; – 4), Alessandro Giannessi (132; – 39; l’anno scorso aveva vinto a Stettino), Luca Vanni (158; – 6), Salvatore Caruso (175; – 8), Stefano Napolitano (176; – 10) e Lorenzo Giustino (198; 0).
I top ten del ranking ATP: 1 Rafael Nadal, 2 Roger Federer, 3 Andy Murray, 4 Alexander Zverev, 5 Marin Cilic, 6 Novak Djokovic, 7 Dominic Thiem, 8 Stan Wawrinka, 9 Grigor Dimitrov, 10 Pablo Carreno Busta.
Le top ten del ranking WTA: 1 Garbine Muguruza, 2 Simona Halep, 3 Elina Svitolina, 4 Karolina Pliskova, 5 Venus Williams, 6 Caroline Wozniacki, 7 Johanna Konta, 8 Svetlana Kuznetsova, 9 Dominika Cibulkova, 10 Jelena Ostapenko.
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