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06 Set 2017 22:32 - US Open
Altro che NextGen, Nadal manda a scuola Rublev
Rafa distrugge il giovane russo lasciandogli appena cinque game in 96 minuti di gioco. Torna in semi a New York dopo quattro anni dove attende Roger o del Potro...
di Daniele Rossi
dal nostro inviato a New York
[1] R. Nadal b. A. Rublev 6-1 6-2 6-2
Era tanta l’attesa per questo scontro generazionale che vedeva opposto il numero 1 del mondo contro il giovane talento esploso qui a New York. Stadio pieno, col tetto chiuso visto la giornata piovigginosa, e atmosfera da grande evento. E invece l’evento non c’è stato.
Nadal in cattedra dal primo all’ultimo punto, con l’allievo Rublev a nascondersi dietro la lavagna. Il 19enne moscovita ha sofferto l’impatto dell’Arthur Ashe e ovviamente il gioco di quello che era il suo idolo di infanzia. Andrey ha sofferto la brutta giornata al servizio (1 ace, 7 doppi falli, appena il 55% di punti vinti con la prima) e col rovescio, colpo con cui ha regalato errori in serie. Del resto il russo era spesso e volentieri costretto a forzare per cercare soluzioni vincenti spettacolari, visto che Nadal copriva il campo come ai tempi belli, sbagliava pochissimo e faceva sempre la cosa giusta al momento giusto.
Il risultato parla da solo: Rublev dovrà prendersi questa partita come lezione per crescere. E’ anche però il segnale del fatto che la NextGen rimane ancora molto molto lontana dai mostri sacri del nostro tempo.
Prestazione impeccabile di Rafa che ha ritrovato profondità di colpi, condizione atletica e un rendimento al servizio che ricorda quello del 2013, anno del suo ultimo trionfo a Flushing Meadows.
Sarà la sesta semifinale a New York, chissà se sarà la prima con Roger Federer. Lo scopriremo stasera.
A fine match Rafa è stato bombardato di domande sulla possibile semifinale con Federer: ‘Per ora sono felice di essere in semifinale e di come ho giocato oggi. Se sarà contro Roger sarà speciale visto che sarebbe la prima volta qui. In effetti è strano che non ci siamo mai incontrati a New Yorl. Abbiamo dato vita a dei match classici con il nostro contrasto di stili. Cosa ammiro più di Roger? Beh non voglio che sembra che voglio diventare il suo ragazzo! Scherzi a parte, ci rispettiamo molto, abbiamo giocato contro tante volte, abbiamo fatto cose importanti per il tennis. E’ un grande ambasciatore di questo sport e un grande esempio per i bambini. In campo ovviamente lo ammiro perché tutti sanno quanto è suo completo il suo gioco. La strategia del match di oggi? La strategia è sempre la stessa, giocare bene! Oggi ho cercato di cambiare il ritmo, ho provato a dargli palle più alte e variare con lo slice e di non dargli possibilità di colpire in posizioni comode’