di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
15 Ago 2017 21:02 - WTA
WTA Cincinnati: Venus, esordio sul velluto. Ostapenko si scioglie nel caldo
Venus Williams parte bene nel WTA Premier 5 di Cincinnati. Jelena Ostapenko sconfitta in un match condizionato dai tanti errori arbitrali e da un colpo di calore.
di Diego Barbiani
[9] V. Williams b. A. Riske 6-2 6-0
Comincia con il piede giusto Venus Williams nel torneo WTA Premier 5 di Cincinnati. Chiamata al riscatto dopo la sconfitta pesante di Toronto contro Elina Svitolina, la statunitense infligge un netto 6-2 6-0 ad Alison Riske. Il campo ha mostrato la grande differenza che c’è tra le due giocatrici, permettendo alla ex numero 1 del mondo di avere un turno molto comodo in un tabellone che si farà da subito molto complicato.
Al secondo turno Ashleigh Barty, nel momento migliore dell’australiana, capace di guadagnare circa 250 posizioni da inizio stagione e di essere in corsa per un posto in top-30 a fine stagione. La stessa Barty che ha battuto Garbine Muguruza a Birmingham e ci ha perso in soli 3 set a Toronto, ha portato al terzo Petra Kvitova e Angelique Kerber ad inizio stagione. Al terzo, la possibile sfida contro Caroline Wozniacki e nei quarti il possibile incrocio contro la numero 1 del mondo Karolina Pliskova, che proprio in Ohio è chiamata a difendere la leadership dall’assalto di 4 giocatrici tra cui proprio Wozniacki.
Oggi è stato tutto molto semplice, ma già dal prossimo turno servirà la miglior versione della statunitense tutt’ora in lotta anche lei per un posto sul podio WTA a fine stagione.
[Q] A. Krunic b. [12] J. Ostapenko 6-4 6-2
È stata la peggior versione di Jelena Ostapenko da quando ha vinto il Roland Garros. O meglio, è stata la peggior versione della lettone almeno da diversi mesi a questa parte, forse addirittura dalla finale persa 6-3 6-1 a Charleston contro Daria Kasatkina. La numero 11 del seeding aveva anche cominciato con il piglio giusto, ma dal 3-0 in suo favore ha perso il controllo della partita e da lì in avanti è stato un insieme di errori e di distrazioni, complici le tantissime chiamate errate (o sviste complete) dei giudici di linea.
Aleksandra Krunic, vincitrice, ha avuto anche lei diversi momenti in cui si è lasciata andare ad esternazioni che non fanno parte del suo carattere. Ragazza estremamente educata e intelligente, in almeno due occasioni ha proprio perso il controllo lanciando la racchetta a terra e indicando col dito il punto dove la pallina era atterrata. Addirittura, nel quarto game della seconda frazione, ci sono state 3 non chiamate consecutive tutte a sfavore di Ostapenko, che l’avrebbero portata sullo 0-40 a 3 chance consecutive di controbreak. “Sei per caso cieco?” è stata la nervosa reazione nei confronti del giudice di sedia, con la racchetta che anche in questo caso assaggiava il bollente cemento nord-americano.
A fare da cornice a questo incontro pieno di errori, in tutti i sensi, il momento in cui la lettone è stata visitata dal fisioterapista per misurare la pressione, mentre si stava lasciando andare sulla sedia. Non ha avuto la forza di rimettersi a giocare il bel tennis che sa esprimere e che l’aveva portata rapidamente avanti nelle prime fasi. Tanto bel gioco non ancora pienamente supportato da una mentalità che ancora la costringe a giornate molto difficili. Contro Varvara Lepchenko, a Toronto, aveva disputato un ottimo match nella prima fase, uno molto simile a oggi fino al 2-5 nel terzo set, poi aveva saputo comunque rimettersi in carreggiata. Oggi non c’è stato proprio modo e la serba ha festeggiato una delle vittorie più belle dall’agosto 2014, quando si impose contro Petra Kvitova al terzo turno dello US Open. Ancora in nord-america, la ventiuquattrenne di Belgrado ha colto un risultato importante che conferma il bel momento intrapreso da aprile e che l’ha riportata nelle 100. Tutti punti utili, per lei che è passata dalle qualificazioni, a riavvicinarsi a quel best ranking di numero 61 del mondo datato 2015 che ancora sembra un’eresia in confronto al bel gioco che è capace di esprimersi. Bisogna però collegare tutto e darci quella continuità di cui necessita.
Risultati:
secondo turno
[4] G. Muguruza b. [Q] B. Haddad Maia 6-2 6-0
[7] J. Konta b. K. Bertens 6-3 6-3
[2] S. Halep 6-4 6-1
primo turno
[LL] N. Vikhlyantseva b. [Q] D. Vekic 6-3 2-6 6-3
[9] V. Williams b. A. Riske 6-2 6-0
[Q] A. Barty b. [Q] V. Lepchenko 6-4 6-4
E. Vesnina b. C. Garcia 4-6 6-u4 6-4
[Q] A. Krunic b. [12] J. Ostapenko 6-4 6-2
[Q] F. Abanda b. [Q] M. Linette 4-6 6-4 6-3
J. Goerges b. [10] A. Radwanska 6-4 6-4
[WC] S. Stephens b. L. Safarova 6-4 7-6(3)
E. Makarova b. B. Strycova 6-4 6-1
A. Cornet b. C. Bellis 6-7(5) 6-3 6-2
[11] D. Cibullkova b. A. Konjuh 5-7 7-5 6-2
[15] A. Sevastova b. S. Peng 3-6 6-4 6-2