Prosegue la stagione su erba in preparazione ai Championship e in quel di Antalya va in scena la seconda giornata, che vede, tra i partecipanti, giocatori come Basilashvili, qualificati e wild card e la testa di serie numero 6 del torneo, Viktor Trocki.
Apre il programma sul centrale Sousa – Albot, match valido per la parte bassa del tabellone. Il portoghese è leggermente favorito, ma inizia molto svogliato, mentre il suo avversario cerca di prendere spesso l’iniziativa, anche sbagliando qualcosa e andando più volte ai vantaggi sul proprio servizio. È da un suo rovescio in rete che arriva la prima palla break dell’incontro targata Sousa, prontamente convertita. Nonostante il vantaggio, il giocatore di Guimaraes non da particolari certezze e, nel momento in cui deve chiudere il parziale, sul 5-4, si fa strappare la battuta, grazia ad un passante miracoloso e un po’ fortunato di Albot. Sarà quindi tiebreak. Sousa subisce subito un minibreak che gli taglia le gambe e che lo porta al cambio campo sotto 1-5- Il macedone, con la situazione in pugno, chiude 7-2. Il secondo set è un suo monologo, sale in cattedra con due break di vantaggio e il portoghese si scioglie come neve al sole, non reggendolo più fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Chiude quindi la pratica Albot, che approda ai quarti, ad attenderlo c’è Paolo Lorenzi.
Ci si aspettava sicuramente di più dalla prima volta tra Basilashvili e Baghdatis, mentre quello che ha espresso il campo è stato un buon allenamento per il cipriota ex finalista Slam. Praticamente mai in difficoltà, ha sempre tenuto il pallino del gioco, sia negli scambi corti che nei lunghi. Strappa applausi, si diverte e chiude in 48 minuti, mettendo sotto un avversario che, di fatto, non è uscito dallo spogliatoio.
Match molto frizzante quello che ha contrapposto il qualificato Safwat alla wild card e beniamino di casa Ilkel, in chiusura di programma sul centrale. Quest’ultimo inizia molto in palla, sicuro dei propri colpi e brekka in apertura, gestendo i turni di servizio e chiudendo 6-4. Grande carattere da parte dell’egiziano, però, che non ci sta a fare la comparsa in campo e, complice l’insicurezza dell’avversario, piazza l’allungo nel secondo gioco e da lì in poi concederà solo quattro punti alla battuta, portando tutto al set decisivo, che si apre con break e contro-break. Questo suonerà un campanello d’allarme per entrambi, non vogliono esporsi più del dovuto e si assicurano la salvaguardia del proprio servizio fino al tiebreak. Ilkel ottiene un minibreak in apertura che gli permette di dilagare, portandosi sul 6-2. Ma, si è detto, Safwat non molla, annulla quattro match point consecutivi, cinque in tutto e con uno rocambolesco, ma intenso, scambio a rete vince la partita. Affronterà il francese Mannarino.
Un po’ a sorpresa il primo verdetto del campo 1, che vede uno spento Dutra Silva venire eliminato per mano del qualificato Ramanathan, giovane con buona mano e colpi particolarmente efficaci. Ed è proprio lui a salire a palla break nel sesto game, prontamente annullata dal brasiliano, che però ritarda solo l’inevitabile. Perde il successivo servizio, consentendo all’avversario di salire 5-3 e di chiudere il set con il 93% di punti con la prima e praticamente zero rischi. 6-3 in mezz’ora. Ci si aspetterebbe una risposta da Dutra Silva, ma crolla alla battuta dopo aver recuperato un quarto game da 0-30 e si trascina inerme fino all’epilogo della partita, in cui l’indiano potrebbe concedere qualcosa, sprecando 4 match point e regalando una palla break, ma il brasiliano è ancora troppo passivo e allora game, set and match per il ventiduenne di Chennai, che si regala un quarto contro la testa di serie numero uno del torneo, Dominic Thiem.
È il turno quindi di Troicki, che affronta Berlocq in una partita che lo vede favorito e che si schioda dal precario equilibrio iniziale, dettato dall’insicurezza in risposta e dalla solidità in battuta, con un quinto game giocato con sufficienza dall’argentino e, nonostante riesce ad impedire per tre volte che venga scardinato il suo servizio (una grazie ad un nastro molto fortunato che fa stizzire il serbo), alla fine cede in quello che, per Troicki, sarà l’allungo fondamentale per portare a casa il primo set, non concedendo di fatto chance nitide per un rientro e, anzi, bissando il break in un infinito nono gioco. È 6-3 in 43 minuti. Il secondo parziale si apre con una situazione inedita per il tennista di Belgrado, che fronteggia palla break, non annullandola. Perde totalmente lucidità, attuando scelte incomprensibili e sconsiderate che gli permettono di vincere solo un suo game a fronte di gratuiti e nervosismo. Dall’altra parte della rete Berlocq deve fare esclusivamente ordinaria amministrazione per portare la partita al terzo. Di nuovo palla break, di nuovo allungo argentino che concede le briciole e si issa sul 5-2. Si concede un passaggio a vuoto facendo sì che il serbo recuperi uno dei due break, ma è tutto inutile e dopo il cambio campo, Berlocq va alla battuta e raggiunge Baghdatis al prossimo turno.
Nessun problema per il protagonista dell’unico match di singolare maschile sul campo due, Yuichi Sugita, reduce dalla sconfitta contro Federer ad Halle, che non concede nessuna speranza al qualificato Ebden. Nel primo parziale gli strappa tre volte la battuta, una addirittura a zero, chiudendo con un netto 6-1 in 25 minuti. L’australiano prova a trattenere una partita che gli sta sfuggendo troppo velocemente di mano e costringe ai vantaggi il giapponese nel turno inaugurale del secondo set, ma appena subisce il break si spegne, vincendo solo tre game. Sugita affronterà un David Ferrer alla ricerca di buone sensazioni in una stagione che non sta andando come dovrebbe.
Giovanni Putaro
Risultati:
R. Albot b. J. Sousa 7-6(2) 6-2
M. Baghdatis b. N. Basilashvili 6-2 6-1
[Q] R. Ramanathan b. R. Dutra Silva 6-3 6-4
C. Berlocq b. [6] V. Troicki 3-6 6-2 6-4
Y. Sugita b. [Q] M. Ebden 6-1 6-3
[Q] M. Safwat b. [WC] C. Ilkel 4-6 6-3 7-6(7)
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