di Giovanni Putaro
R. Albot b. [2] P. Lorenzi 6-3 6-4
Si chiude il frammentato programma degli ottavi, già iniziato ieri, ad Antalya. Ci si aspettava di più dall’esordio di Paolo Lorenzi, che ha aperto le danze sul centrale. La testa di serie numero 2 viene travolta 6-3 6-4 dal ventisettenne Radu Albot. Era partito anche discretamente, portando ai vantaggi il suo avversario nel terzo gioco. Ma poi ha iniziato drasticamente a perdere campo sotto i colpi del moldavo che, nel game successivo ha trovato il break grazie ad un rovescio in corridoio di Lorenzi e successivamente ha allungato ancora, portandosi sul 5-1. A quel punto l’italiano ha dimezzato lo svantaggio, ma questo servirà solo a rendere meno severa la punizione dal punto di vista del punteggio.
Il secondo parziale inizia nel peggiore dei modi: un bel passante di Albot porta il moldavo a palla break ed uno slice largo di Lorenzi gli concede subito il balzo in avanti. La giornata storta del senese si nota non solo dalla scarsa profondità dei suoi colpi, ma anche e soprattutto dal suo linguaggio del corpo: testa sempre bassa e mai un incoraggiamento. Per tutta la partita non è stato in grado di trovare una chiave di lettura e ha sempre commesso scelte sbagliate, come approcci a rete folli o mancata chiusura del punto. E questo lo porterà a perdere di nuovo la battuta. Nonostante anche in questo set recupererà un break, sarà tutto inutile e Albot accederà ai quarti.
A. Seppi b. J. Tipsarevic 3-6 6-4 6-4
Sorte opposta riservata al suo collega di Coppa Davis Andreas Seppi, che si impone in tre set su Janko Tipsarevic, faticando comunque non poco, soprattutto all’inizio, nel trovare ritmo e misure. Si è trovato, infatti, in difficoltà già da subito sulla propria battuta, dovendo recuperare da 0-30 nel primo game e cedendo nel terzo. Il serbo, dal canto suo, per tutto il primo parziale ha dimostrato grande solidità e non ha permesso all’italiano di arrivare a palla break, sfornando ace e martellando col dritto. Se poi aggiungiamo un Seppi che consegnava il set con doppio fallo, la frittata è fatta.
Fortunatamente l’altoatesino non si è perso d’animo ed è riuscito a strappare il servizio nel terzo gioco in quello che di fatto è l’unico passaggio a vuoto di Tipsarevic di tutto il set. Breve, ma sufficiente. Si è andati così al terzo. Le energie non abbondavano, né da una parte, né dall’altra: il serbo ha allentato molto la presa rispetto ai primi punti, commettendo anche qualche errore in più, l’italiano si è limitato a tenere con ordine i propri game di battuta. Ha rischiato un po’ in un delicatissimo sesto gioco, che ha portato a casa ai vantaggi e riuscendo a brekkare sul 4-4. Chiamato a servire per un posto nei quarti non ha fallito ed un dritto lungo dell’avversario gli permetterà di affrontare proprio Albot.
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